Il volume monografico è pubblicato in occasione della mostra Piero Fogliati, Poeta della luce allestita presso gli spazi espositivi dei Tendoni di Ponte Mosca a Torino dal 6 novembre 2003 all’11 gennaio 2004.
Il volume raccoglie la documentazione fotografica dei lavori realizzati da Piero Fogliati nella sua carriera artistica, suddivisi in tre grandi capitoli: luce, suono e disegni, avvalendosi del contributo di approfonditi saggi critici a cura di Piero Bianucci, Jasia Reichardt, Marisa Vescovo e Lara-Vinca Masini.
Sono riprodotte un centinaio di opere, corredate da puntuali schede biografiche redatte da Alessandro Trabucco.
“Le opere di Fogliati sono concepite come strumenti/macchina – oggetti senza una loro identità estetica forte, ma in compenso nemmeno casuali, perché costruiti dall’autore, con grande passione, pezzo per pezzo dalla vite all’interrutore – dalle quali fuoriescono fasci luminosi che sollecitano lo sguardo a esplorare la molteplicità delle relazioni che si possono intuire a partire dal loro tracciato, dalle vibrazioni che scaturiscono dal flusso energetico che si espande in flusso reale e virtuale.” (Marisa Vescovo)
Piero Fogliati (Torino 1930-2016), nella sua ricerca artistica utilizza processi di percezione inconsapevole. Opera nell’invisibile con suoni e luci. L’arte di Piero Fogliati utilizza principi scientifici in tutte le sue sculture e le sue installazioni e, più precisamente, studia ed impiega fenomeni della fisiologia e della psicologia della percezione.