0
Login
Petrit Halilaj. Shkrepëtima
con un testo di Leonardo Bigazzi
pagine: 24
formato: 23 x 27 cm
data di pubblicazione: ottobre 2018
confezione: brossura punto Omega
lingua: italiano/inglese
isbn 9788877572745
€5,00
Risvolto →
In occasione della mostra Shkrepëtima di Petrit Halilaj (dal 29 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019), è stata pubblicata la documentazione fotografica che riproduce l’allestimento alla Fondazione Merz.
Il progetto Shkrepëtima presentato alla Fondazione Merz prosegue l’indagine dell’artista sulle radici storiche di Runik, la cittadina kosovara dove è cresciuto, dalle sue origini Neolitiche fino al suo passato recente. La mostra rappresenta il momento culminante e conclusivo di un articolato progetto, curato da Leonardo Bigazzi, e declinato in tre diverse tappe. Il primo e fondamentale capitolo è la performance tenutasi il 7 luglio 2018 presso le rovine della Casa della Cultura di Runik, luogo che per oltre trent’anni è stato il simbolo dell’identità culturale dei suoi cittadini. A questa è seguita la mostra al Zentrum Paul Klee di Berna, Svizzera (20 luglio - 19 agosto 2018).
La mostra presenta una serie inedita di sculture e installazioni monumentali che ricontestualizzano all’interno della Fondazione Merz le scenografie, i costumi e gli oggetti di scena della performance ospitata negli spazi risistemati della Casa della Cultura di Runik. Nell’opera di Halilaj le macerie della Casa della Cultura ritrovano una funzione di testimonianza storica diventando espressione di una volontà precisa di ricordare il passato in un contesto in cui invece è molto forte il desiderio di rimozione. Attraverso il suo linguaggio onirico e visionario l’artista ha raggiunto un sorprendente bilanciamento tra il peso della storia di questi frammenti e la leggerezza fisica data dalla loro sospensione.
Halilaj è riuscito a mettere in relazione due edifici e due realtà molto diverse, che però rappresentano certamente un punto di riferimento per le comunità che sono nate e cresciute intorno ad esse. Il suo intervento ci ricorda non solo la centralità dei luoghi della memoria nella costruzione della nostra identità, ma anche che il loro potenziale non è necessariamente limitato ad una città o ad una nazione, e può esprimersi in varie forme generando uno spazio di riflessione condiviso.
Nella stessa collana
-
ANTEPRIMA
Push the LimitsRisvolto →
-
Arte povera Italian LandscapeRisvolto →
-
Mario Merz Prize. Third EditionRisvolto →
-
Petrit Halilaj. ShkrepëtimaRisvolto →
-
Mario Merz. SitinRisvolto →
-
Carlos Garaicoa. El Palacio de las Tres HistoriasRisvolto →
-
Massimo Bartolini. Four OrgansRisvolto →
-
Marzia Migliora. VelmeRisvolto →
-
Mario Merz Prize. Second EditionRisvolto →
-
Wael Shawky. Al Araba Al MadfunaRisvolto →
-
Wael Shawky. Al Araba Al MadfunaRisvolto →
-
Mario Merz. La natura è l'equilibrioRisvolto →
-
Botto&Bruno. Society, you’re a crazy breedRisvolto →
-
Christian Boltanski. DOPORisvolto →
-
Mario Merz Prize. First EditionRisvolto →
-
MASBEDO. TodestriebeRisvolto →
-
Elisabetta Benassi. Voglio fare subito una mostraRisvolto →
-
Alfredo Jaar. Abbiamo amato tanto la rivoluzioneRisvolto →
-
Simon Starling. The inaccessible poemRisvolto →
-
Kara Walker. A negress of noteworthy talentRisvolto →
-
Mario Merz. Corteo della pittura/Pageantry of paintingRisvolto →
-
De Serio. No fire zoneRisvolto →
-
Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini. Messico famigliareRisvolto →
-
Wolfgang LaibRisvolto →
-
Luisa Rabbia. In viaggio sotto lo stesso cieloRisvolto →
-
Speranze & dubbi. Arte giovane tra Italia e Libano | Gabriele Basilico. Beirut 1991Risvolto →
-
Matthew Barney. Mitologie contemporaneeRisvolto →
-
Gino De Dominicis alla Fondazione MerzRisvolto →
-
CRONOSTASIRisvolto →
-
Sol LewittRisvolto →
-
Mario Merz. DisegniRisvolto →
-
Lo spazio dell’uomoRisvolto →
-
Candida Höfer. Bologna seriesRisvolto →
-
INBETWEENESS Balcani: metafore di cambiamentoRisvolto →
-
Elisa SighicelliRisvolto →
-
Mario Merz. DisegniRisvolto →
-
Alfredo PirriRisvolto →
-
Botto & Bruno. Waiting for the early busRisvolto →
-
Giovanni AnselmoRisvolto →
-
Marzia Migliora. TANATOSIRisvolto →
-
Sabrina Mezzaqui. C'è un tempoRisvolto →
-
Mario MerzRisvolto →
-
Tony CraggRisvolto →
-
Renata Rampazzi. Frammenti di un discorso cromaticoRisvolto →
-
S.N.O.W. Sculpture in Non-Objective WayRisvolto →
-
Luisa RabbiaRisvolto →
-
Gilberto ZorioRisvolto →
-
Gilberto Zorio. PhosphorosRisvolto →
-
Fondazione Merz 2002-2005Risvolto →
-
disegnare il marmoRisvolto →
-
Filippo Scroppo. Un artista tra pittura e criticaRisvolto →
-
vedovamazzeiRisvolto →
-
Marisa MerzRisvolto →
-
NON TOCCARE LA DONNA BIANCARisvolto →
-
Mario Merz. Domenico BianchiRisvolto →
-
Piero Martina. Percorsi di pittura dagli anni trenta agli anni settantaRisvolto →
-
Sol Lewitt Mimmo PaladinoRisvolto →
-
Pier Paolo Calzolari. GiornataRisvolto →
-
Mario MerzRisvolto →
-
Gino Gorza 1923-2001Risvolto →
-
Mario MerzRisvolto →
-
IL ‘900 IN FOTOGRAFIA e il caso torineseRisvolto →
-
Mario Merz. Die katze, die durch den garten geht, ist mein arzt |The cat that walks through the garden is my doctorRisvolto →
-
Arnulf Rainer. Retrospettiva 1948-2000Risvolto →
-
Mario Merz. Il gatto che attraversa il giardino è il mio dottore | Le chat qui traverse le jardin est mon docteurRisvolto →
-
Gian Enzo Sperone. Torino Roma New York. 35 anni di mostre tra Europa e AmericaRisvolto →
-
Francesco Menzio. AutoritrattoRisvolto →