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Speranze & dubbi. Arte giovane tra Italia e Libano | Gabriele Basilico. Beirut 1991
fondazione merz i quaderni.4
con un testo inedito di Mario Merz
pagine: 160
formato: 14,5 x 21 cm
data di pubblicazione: dicembre 2009
immagini: 65 col., 21 b/n
confezione: brossura
lingua: italiano/inglese
isbn 978-88-7757-242-4
€20,00
Risvolto →
Il numero 4 della serie fondazione merz i quaderni presenta la mostra collettiva di otto artisti libanesi e otto italiani, speranze & dubbi (a cura di Costantino D’Orazio), allestita alla Fondazione Merz dal 22 gennaio al 1 marzo 2009 e la personale di Gabriele Basilico: Beirut 1991. La Fondazione Merz ha scelto di ospitare contemporaneamente due mostre con l’intento di “raccontare” un luogo dove lavora una nuova generazione di artisti che è cresciuta proprio nel periodo tra la distruzione e la ricostruzione della città di Beirut, momento che lo sguardo di Gabriele Basilico ha puntualmente catturato.
L’esposizione speranze & dubbi, che dal 20 al 23 dicembre 2008 è stata ospitata a Beirut, punta alla costruzione di un ponte ideale tra la scena artistica italiane e libanese, attraverso le opere di alcuni artisti contemporanei che propongono visioni del mondo accomunate dal medesimo atteggiamento interrogativo. Malgrado le vicende storiche dei due paesi siano così diverse, tra Italia e Libano esiste un comune sentire in tutti gli ambiti della creatività. Gli artisti libanesi hanno sempre mostrato una naturale proiezione verso i linguaggi del Mediterraneo occidentale e, allo stesso tempo, gli artisti italiani condividono con i colleghi libanesi una simile attitudine nella descrizione della precarietà del mondo attuale. Il progetto nasce da un contesto in evoluzione costante, come il Libano, in cui è impossibile prevedere gli sviluppi e impossibile fermare il movimento di crescita.
Gabriele Basilico ha raccolto circa venti scatti tratti dal grande servizio fotografico realizzato a Beirut nel 1991 al termine della guerra civile che devastò il paese. Il risultato è un documento fotografico che propone una riflessione su ciò che resta di una città dopo il conflitto bellico e che si appresta a “ricominciare”. L’occhio del fotografo ritrae i luoghi con discrezione e rispetto, con uno sguardo chiaro e preciso e con una attenzione al dettaglio che rivela la formazione architettonica dell’artista milanese.
Artisti: Gabriele Basilico, Elisabetta Benassi, Ginou Choueiri, Elisabetta Di Maggio, Michael Fliri, Francesco Gennari, Pascal Hachem, Lina Hakim, Joanne Issa, Zena el Khalil, Marzia Migliora, Randa Mirza, Giuseppe Pietroniro, Luisa Rabbia, Marwan Rechmaoui, Rima Saab, Andrea Salvino.
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