Monografia completa e aggiornata dell'artista torinese, pubblicata dopo la personale allestita alla Galleria Giorgio Persano.
Il libro documenta l'ampia produzione artistica di Luisa Rabbia, presentando in ordine cronologico una sessantina di lavori che mettono in scena materie e diversi materiali, dal silicone fino alla carta e al suono. Circa novanta immagini introdotte da un saggio di Achille Bonito Oliva.
Luisa Rabbia registra l’impercettibile soglia tra l’inerzia e la volontà di vivere, sguardo attivo e passivo, soggetto pulsante e materia inanimata: “Prediligo i materiali che registrano e raccontano la nostra relazione col tempo, in un dialogo fra la mente e il caso. Per questo il disegno è così centrale in questa fase della mia ricerca, per me è un nodo che unisce costruzione razionale con immaginazione, secondo dopo secondo”.
"Luisa Rabbia transita attraverso riferimenti linguistici e culturali da cui sicuramente si emancipa attraverso un’opera che rappresenta un vero e proprio esodo dentro i meandri della storia dell’Arte per approdare nel felice isolamento di un altrove in cui abita la sua opera" (Achille Bonito Oliva).