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pubblicazioni
  • Mario Merz

    testi di Adriana Rosenberg, Danilo Eccher, Giorgio Guglielmino, Lucas Fragasso, Hugo Petruschansky
    pagine: 120
    formato: 23 x 27 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2002
    immagini: 101
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese/spagnolo
    isbn 9788877571625



    €28,00

    Il volume è il catalogo della mostra Mario Merz. Opere storiche – installazioni presentata negli spazi della Fundación Proa di Buenos Aires dal 19 ottobre 2002 al 10 gennaio 2003. La mostra, a cura di Danilo Eccher, presenta per la prima volta il lavoro di Mario Merz in America Latina. Il catalogo include una conversazione tra il curatore e l’artista, testi di Giorgio Guglielmino, Lucas Fragass e Hugo Petruschansky e un’ampia documentazione fotografica.

  • Bernd & Hilla Becher, Robert Smithson. Field trips

    a cura di James Lingwood
    pagine: 167
    formato: 16,5 x 23 cm
    data di pubblicazione: luglio 2002
    immagini: 67
    confezione: cartonato
    lingua: portoghese/inglese/italiano
    isbn 9788877571465



    €41,50

    Il volume è catalogo della mostra di Bernd & Hilla Becher e Robert Smithson al Museu de Arte Contemporânea de Serralves, Porto, dal 30 novembre 2001 al 3 marzo 2002. La mostra, a cura di James Lingwood, riunisce gruppi specifici di opere di Robert Smithson e di Bernd e Hilla Becher, il cui punto di partenza è la visita che fecero insieme a Oberhausen, nella zona della Ruhr, in Germania, nel 1968. Robert Smithson e i Becher sono tra i nomi più rilevanti della storia dell’arte della seconda metà del ventesimo secolo. Concepita da James Lingwood – per lungo tempo associato ai Becher e organizzatore della prima mostra retrospettiva importante dell’opera di Smithson in Europa – questa nuova mostra presenta opere scelte di Smithson e dei Becher risalenti al breve periodo fra la pubblicazione del foto-saggio seminale di Smithson A Tour of The Monuments of Passaic, nel dicembre del 1967, e la pubblicazione del primo libro dei Becher Anonyme Sculpturen nel 1970.

  • Tobias Rehberger. Deaddies

    Avvistamenti | Sightings

    testi di Magrit Brehm, Alessandra Pace, Tobias Rehberger
    pagine: 112
    formato: 21 x 28 h cm
    data di pubblicazione: giugno 2002
    immagini: 90 col.
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877571540



    €14,46

    Il decimo catalogo della collana Avvistamenti | Sightings, dedicato all'artista tedesco Tobias Rehberger, viene pubblicato in occasione della personale allestita alla GAM, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, dal 4 maggio al 30 giugno 2002.
    La monografia si apre con la documentazione fotografica della mostra per poi raccontare attraverso le immagini il percorso artistico di Rehberger dal 1994 ad oggi, e concludersi con le fotografie dell'ultima mostra dell'artista da poco inaugurata a Karlsruhe in Germania.
    Il volume si avvale inoltre di un testo critico di Magrit Brehm, curatore del Staatliche Kunsthalle di Baden-Baden e di una intervista di Alessandra Pace all'artista.

     

    Avvistamenti | Sightings è una collana di dieci monografie di altrettanti artisti del panorama internazionale ai quali la GAM di Torino dedica il ciclo di mostre curate da Alessandra Pace. I volumi nascono dall'attiva collaborazione tra la casa editrice e gli artisti, e contengono un’accurata documentazione fotografica d’archivio e della mostra, testi di importanti curatori e critici internazionali e una bio/bibliografia completa.

  • Nari Ward
    Miguel Angel Mendo

    La vecchia principessa Armonia

    La favola dell’arte

    pagine: 56
    formato: 14 x 20 cm
    data di uscita: aprile 2002
    immagini: 29 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano
    isbn 9788877571403



    €10,33

    Un nuovo racconto di Miguel Angel Mendo per La favola dell’arte. È un artista, giamaicano di nascita ma newyorkese d’adozione, l’ispiratore di questa nuova avventura. Una favola “contro”. Contro lo spreco, la massificazione, il consumo sfrenato, la moda dell’usa e getta che può contagiare noi e i nostri figli fino a farci perdere la gioia del conservare con amore gli oggetti d’affezione e, soprattutto, i rapporti con gli altri, simili o diversi da noi.

    Nari Ward [...] Le opere di Nari Ward possiedono una risonanza che va ben oltre la Harlem che spesso funziona come incubatrice per i suoi impulsi creativi, egli spesso si comporta come se fosse l’archeologo non ufficiale di questo ben conosciuto territorio. [...] Ward è in perenne ricerca e la sua arte racconta le vicende di quell’odissea cui si è volutamente sottoposto. [...] A volte, le cose che lo colpiscono sono troppo vicine, così vicine che nel competere tra di esse per ottenere la nostra attenzione finiscono per uscire dal campo visivo. Le sue suggestive illustrazioni incorporano oggetti d’uso quotidiano, come passeggini, stoccafissi, carrelli per la spesa o sacchetti di plastica che lanciano un SOS a cui non possiamo esimerci dal rispondere.(Olukemi Ilesanmi)

    Miguel Angel Mendo (Madrid 1949) Laureato in psicologia diventa in seguito psicoterapeuta. Oltre che autore di letteratura infantile, è stato scrittore di opere teatrali, insegnante di cinema, collaboratore per varie riviste e redattore di programmi televisivi e radiofonici. Sono stati tradotti in italiano dalle Edizioni Piemme Junior: Per un maledetto spot  con cui ha vinto il Premio Lazarillo nel 1989, uno dei premi più prestigiosi della letteratura giovanile in Spagna, Un museo sinistroI morti stiano zitti! e Perché io nascessi.

  • Nari Ward
    Miguel Angel Mendo

    Old Princess Armonia

    La favola dell'arte

    pagine: 56
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: aprile 2002
    immagini: 29 col.
    confezione: cartonato
    lingua: inglese
    isbn 9788877571410



    €15,00

    Un nuovo racconto di Miguel Angel Mendo per La favola dell’arte. È un artista, giamaicano di nascita ma newyorkese d’adozione, l’ispiratore di questa nuova avventura. Una favola “contro”. Contro lo spreco, la massificazione, il consumo sfrenato, la moda dell’usa e getta che può contagiare noi e i nostri figli fino a farci perdere la gioia del conservare con amore gli oggetti d’affezione e, soprattutto, i rapporti con gli altri, simili o diversi da noi.

     

    La favola dell’arte, grazie al sinergico incontro tra arte della scrittura e arte dell’immagine, propone ai bambini un modo favoloso per entrare nel mondo dell’arte contemporanea, un utile mezzo di divertimento e insieme di conoscenza.

     

    Nari Ward  [...] Le opere di Nari Ward possiedono una risonanza che va ben oltre la Harlem che spesso funziona come incubatrice per i suoi impulsi creativi, egli spesso si comporta come se fosse l’archeologo non ufficiale di questo ben conosciuto territorio. [...] Ward è in perenne ricerca e la sua arte racconta le vicende di quell’odissea cui si è volutamente sottoposto. [...] A volte, le cose che lo colpiscono sono troppo vicine, così vicine che nel competere tra di esse per ottenere la nostra attenzione finiscono per uscire dal campo visivo. Le sue suggestive illustrazioni incorporano oggetti d’uso quotidiano, come passeggini, stoccafissi, carrelli per la spesa o sacchetti di plastica che lanciano un SOS a cui non possiamo esimerci dal rispondere.

    Olukemi Ilesanmi

     

     

    Miguel Angel Mendo  è nato a Madrid nel 1949. Laureato in psicologia diventa psicoterapeuta, sempre in stretta relazione con il mondo dell’infanzia e della pedagogia alternativa. Oltre che autore di letteratura infantile, è stato scrittore di opere teatrali, insegnante di cinema, collaboratore per varie riviste e redattore di programmi televisivi e radiofonici. Sono stati tradotti in italiano dalle Edizioni Piemme Junior: Per un maledetto spot  con cui ha vinto il Premio Lazarillo nel 1989, uno dei premi più prestigiosi della letteratura giovanile in Spagna, Un museo sinistro e I morti stiano zitti!  Nel 2000 ha pubblicato per la collana La Favola dell’Arte Perché io nascessi, tradotto anche in inglese, in collaborazione con l’artista Chen Zhen.

  • Alfredo Romano

    testi di Elio Cappuccio, Francesco Gallo, Agnes Kohlmeyer, Salvatore Lacagnina, Enrico Pedrini
    pagine: 92
    formato: 21 x 28 cm
    data di pubblicazione: aprile 2002
    immagini: 42 b/n, 40 col.
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877571557



    €15,49

    La monografia dell’artista siciliano è pubblicata per l’esibizione tenuta alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea a Siracusa. Il libro include un CD con la musica composta da Giuseppe Gavazza per sonorizzare alcuni dei lavori dell’artista. Inoltre contiene un’intervista di Agnes Kohlmeyer e i testi di Enrico Pedrini, Elio Cappuccio e Francesco Gallo.

    Le opere di Alfredo Romano racchiudono la transitorietà del divenire in forme e oggetti che esprimono l’ambivalenza della realtà e della condizione umana. Questa dimensione simbolica diviene realtà concreta grazie all’uso di materiali ordinari per una nuova interpretazione: cera, legno, marmo, ferro e stoffa sono usati insieme e si riferiscono alla leggerezza ma anche alla pesantezza della vita quotidiana. 

    Le ciotole che compongono ‘La stanza sorda’ si riferiscono alla cultura popolare, le pinze usate in ‘Feritoie’ evocano la brutalità e la violenza della nostra società e le trecce, griglie, sedie, ciotole e falci “non sono”, come dice l’artista, “oggetti. Sono il senso dell’esistenza”. 

    Il monologo interno dei lavori di Romano incontrano quello della musica di Giuseppe Gavazza, compositore torinese, per creare le installazioni sonore chiamare ’N-Odi’. Esprimono il desiderio di Alfredo Romano quando dice: “Mi piacerebbe che la mia opera fosse una canzone”. 

     

    Alfredo Romano nasce nel 1948 a Siracusa. Al 1985 risale la prima mostra personale. "Energie per quadri che non sono solo quadri".
    I lavori Opera al nero, Feritoie, Feritoie Rammendi, Codici Siciliani, Icone, Kourotropie testimoniano un percorso creativo in cui la Sicilia e le ambivalenze della cultura mediterranea giocano un ruolo fondamentale.
    Le opere di Alfredo Romano vogliono scuoterci dall'inerzia e sottrarci alle tenaglie dell'imperturbabilità. Ciò fa riferimento alla capacità di comunicare la condizione dell'artista in seno ad una società scossa da conflitti, lotte, disperazione, violenza.
    Alfredo Romano ha sempre affrontato temi complessi quali quelli legati alla fragilità della forma, alla precarietà dell'esistenza, alla caducità delle cose, alla violenza, alla solitudine, al vuoto culturale. La ricerca artistica di Romano procede, ancora oggi, sostenuta da un solito impegno etico. All'indifferenza ed ai temibili processi di omologazione e livellamento - che sottendono l'epoca in cui viviamo - l'artista risponde con delle opere che, ancora una volta, vogliono rendere manifesta la tensione delle "fratture". Ciò fa riferimento ad una operazione cui Romano aveva già dato vita negli anni novanta con "Feritoie", lavoro che rimandava alla ferita, al taglio, e che si configurava quale risposta capace di disarticolare ogni falsa contentezza ed ogni tentativo di mistificazione.
    In questo senso l'artista ha sempre cercato di allontanare il proprio lavoro da problemi di natura puramente estetica per puntare un bersaglio, prendere una posizione, affermare la propria esistenza, lanciare un messaggio di solidarietà.