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pubblicazioni
  • Mario Merz

    testi di Danilo Eccher
    pagine: 120
    formato: 23 x 27 cm
    data di pubblicazione: marzo 2003
    immagini: 195
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese/portoghese
    isbn 9788877571649



    €28,00

    Il catalogo documenta la prima personale di Mario Merz in Brasile. La rassegna, a cura di Danilo Eccher, è concepita come evento itinerante e viene presentata negli spazi della Pinacoteca do Estado di San Paolo,  del Paço Imperial di Rio de Janeiro e del Museu de Arte Moderna di Salvador di Bahia, dopo essere stata ospitata negli spazi della Fundación Proa di Buenos Aires. La mostra include opere e grandi installazioni che il volume documenta attraverso un grande numero di fotografie.

  • Panamarenko
    Nico Orengo

    The Antwerp toy maker

    La favola dell'arte

    pagine: 56
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: marzo 2003
    immagini: 34 col.
    confezione: cartonato
    lingua: inglese
    isbn 9788877571366



    €15,00

    L’artista belga Panamarenko viene rappresentato da Nico Orengo come ‘il giocattolaio di Anversa’ per la caratteristica ludica e sperimentale di gran parte dei suoi lavori. Il personaggio della filastrocca è Panamarenko/Pepto Bismo, scultura dell’artista e omino volante che, lasciato lo studio di Anversa, si concede un viaggio in Italia, per aria e per mare. Ed è dal mare che viene ripescato per essere esposto alla Biennale di Venezia. Ma Pepto Bismo è uno spirito libero e, a bordo di un improbabile dirigibile bianco, fuggirà per tornare, dopo una visita a Giotto alla Cappella degli Scrovegni, alla quiete della campagna dove sperimenterà nuovi “Oggetti Volanti non Identificati”.

    Con leggerezza e sagacia Nico Orengo si cimenta con La favola dell’arte rivolgendosi ai più piccoli tra i nostri lettori. Una filastrocca poetica e fantasiosa, un modo davvero originale per raccontare un artista ai bambini.

     

    Nico Orengo (Torino 1944-2009),ha pubblicato, tra gli altri, A-ulì-ulè. Filastrocche, conte, ninnenanne, Einaudi, Torino, 1972; Dogana d’amore (Rizzoli, 1987), (Premio Grinzane Cavour e Premio Hemingway); La guerra del basilico (Einaudi, 1994); Il salto dell’acciuga (Einaudi, 1998), (Premio per il libro ligure dell’anno); L’ospite celeste (Einaudi, 1999) (Premio Elio Vittorini per il 2000); L’intagliatore di noccioli di pesca (Einaudi, 2004); Islabonita (Einaudi, 2009).

     

    Panamarenko (Anversa 1940 - Brakel 2003), artista e inventore, fu una delle figure più rilevanti del panorama belga degli anni ’70.  Tra il ’62 e il ’64 sperimenta, assieme ad Hugo Heyrman dei nuovi materiali, in particolare i poliesteri che permettono la realizzazione degli oggetti più disparati. Espulso dall’Accademia, in reazione al suo essere “contro” le idee conservatrici locali, partecipa a numerosi happenings per le strade di Anversa e di Bruxelles oltre ad azioni più apertamente politiche ispirate all’Internazionale situazionista. I suoi oggetti poetici, datati ’66-’68, esplorano tutte le proprietà dei materiali sintetici moderni e traducono in modo prosaico o magico certi aspetti della Pop Art e della tradizione dell’oggetto surrealista.

  • Gino Gorza 1923-2001

    testi di Francesco De Bartolomeis, Pino Mantovani, Marco Rosci, Anna Maglioni
    pagine: 224
    formato: 21 x 28 cm
    data di pubblicazione: febbraio 2003
    immagini: 35 col, 73 duplex, 118 b/n
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877571632



    €40,00

    Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra antologica allestita dal 26 febbraio al 4 maggio 2003 presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.

    Il volume è un omaggio al maestro Gino Gorza e al suo percorso creativo e professionale che ha dato un importante contributo alla crescita culturale di Torino.
    Introdotto da approfonditi saggi critici di Pino Mantovani, Marco Rosci e Francesco De Bartolomeis, il catalogo riproduce un centinaio di opere, corredate da puntuali schede biografiche redatte da Anna Maglioni e racconta in modo esaustivo la personalità artistica di Gorza, sia attraverso le opere, sia grazie agli scritti autografi riprodotti integralmente.
    La documentazione fotografica del lavoro di Gorza attraverso le sue opere si apre con il Ritratto del modello del 1949 e prosegue con le figure-segno delle Icone degli anni ‘50 e le memorie iconografiche delle Panoplie, per soffermarsi sulla centralità dell’esperienza degli Anamorfi e Bivalvi degli anni ‘60. Passando dall’essenzialità estrema degli Atti visivi e dall’interpretazione estetica della seta in Artemis, si giunge all’andamento musicale degli Avverbi che costituiscono l’ultima produzione di opere insieme alle Interpunzioni e Alpha. Un’ampia sezione è infine dedicata ai disegni: tra gli altri, la raffinata serie su carta nepalese.

  • Luigi Mainolfi
    Guido Quarzo

    Luì e l'arte di andare nel bosco

    La favola dell’arte

    pagine: 72
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: novembre 2002
    immagini: 35 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano
    isbn 9788877571472

     



    €15,00

    Protagonista della fantastica vicenda, metafora di un rituale catartico dove la salvezza giunge tramite l’Arte, la maestra Signorina Pizzi, che accompagna la classe Terza C nel Regno del Silenzio - un bosco ai limiti della città - e ci si perde con tutti gli scolari. Compaiono in rapida successione soldati, giornalisti, poliziotti e ballerine; ma neppure l’intervento in televisione del sindaco potrà far tornare i bambini dal Bosco Silenzioso. Sarà Luì, un matto che sta per ore sotto la pioggia e ascolta parlare le foglie, a risolvere la situazione inoltrandosi nel Bosco armato semplicemente della sua fantasia, per cogliervi forme e colori e con questi l’armonia che essi generano nell’Arte, una musica che si diffonde per tutto il Bosco a rintracciare i dispersi come un filo di Arianna nel labirinto del Silenzio.

    Le parole del racconto di Guido Quarzo stimolano il bambino a vivere paesaggi di suoni, forme e richiami mitologici, suggeriti dalle opere di Luigi Mainolfi che vorrebbero ridiventare natura nonostante le avverse tentazioni.

     

    Luigi Mainolfi, nato a Rotondi (AV) nel 1948, artista, inizia il suo percorso con alcune performances. Le prime sculture sono del 1977. Negli anni Ottanta affronta temi diversi con continui richiami mitologici: le Basi del cielo, la Piana degli occhi, il Fauno, l’Elefantessa, l’Orco, Cittadòr, il Sole. Le sculture sono realizzate in gesso, terracotta e bronzo. Una parte significativa del suo lavoro è dedicato al rapporto tra forma e suono. Nel ‘79 espone la Campana  e negli anni successivi lavora ai Battacchi, e dal 1988 realizza semplici forme sonore in legno: Fuscelli, Anelli, Sonagli.

     

    Guido Quarzo, nato a Torino nel 1948, è scrittore e insegnante elementare. Ha scritto filastrocche, romanzi, racconti per ragazzi di cui ricordiamo Seconda storia del principe Faccia da Maiale, L’ultimo lupo mannaro in città, Comefuché, Il viaggio dell’Orca Zoppa, Sogno disegno matita di legno e testi teatrali rappresentati in scuole e teatro di Torino ed organizza corsi e laboratori per insegnanti e alunni.

  • Luigi Mainolfi
    Guido Quarzo

    Luì and the art of going down to the woods

    La favola dell’arte

    pagine: 72
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: novembre 2002
    immagini: 35 col.
    confezione: cartonato
    lingua: inglese
    isbn 9788877571571



    €15,00

    Protagonista della fantastica vicenda, metafora di un rituale catartico dove la salvezza giunge tramite l’Arte, la maestra Signorina Pizzi, che accompagna la classe Terza C nel Regno del Silenzio - un bosco ai limiti della città - e ci si perde con tutti gli scolari. Compaiono in rapida successione soldati, giornalisti, poliziotti e ballerine; ma neppure l’intervento in televisione del sindaco potrà far tornare i bambini dal Bosco Silenzioso. Sarà Luì, un matto che sta per ore sotto la pioggia e ascolta parlare le foglie, a risolvere la situazione inoltrandosi nel Bosco armato semplicemente della sua fantasia, per cogliervi forme e colori e con questi l’armonia che essi generano nell’Arte, una musica che si diffonde per tutto il Bosco a rintracciare i dispersi come un filo di Arianna nel labirinto del Silenzio.
    Le parole del racconto di Guido Quarzo stimolano il bambino a vivere paesaggi di suoni, forme e richiami mitologici, suggeriti dalle opere di Luigi Mainolfi che vorrebbero ridiventare natura nonostante le avverse tentazioni.

     

    Luigi Mainolfi, nato a Rotondi (AV) nel 1948, artista, inizia il suo percorso con alcune performances. Le prime sculture sono del 1977. Negli anni Ottanta affronta temi diversi con continui richiami mitologici: le Basi del cielo, la Piana degli occhi, il Fauno, l’Elefantessa, l’Orco, Cittadòr, il Sole. Le sculture sono realizzate in gesso, terracotta e bronzo. Una parte significativa del suo lavoro è dedicato al rapporto tra forma e suono. Nel ‘79 espone la Campana e negli anni successivi lavora ai Battacchi, e dal 1988 realizza semplici forme sonore in legno: Fuscelli, Anelli, Sonagli.

     

    Guido Quarzo, nato a Torino nel 1948, è scrittore e insegnante elementare. Ha scritto filastrocche, romanzi, racconti per ragazzi di cui ricordiamo Seconda storia del principe Faccia da Maiale, L’ultimo lupo mannaro in città, Comefuché, Il viaggio dell’Orca Zoppa, Sogno disegno matita di legno e testi teatrali rappresentati in scuole e teatro di Torino ed organizza corsi e laboratori per insegnanti e alunni.

  • Eva Marisaldi. Tempesta

    testi di Eva Marisaldi, Rosalba Paiano, Elena Volpato
    pagine: 128
    formato: 21 x 28  cm
    data di pubblicazione: novembre 2002
    immagini: 120 b/n e col.
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877571595



    €29,00

    La serie di nuovi cataloghi realizzati da hopefulmonster per la GAM, Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea di Torino, si apre con la monografia dedicata all’artista Eva Marisaldi in occasione della mostra allestita alla GAM dal 15 novembre 2002 al 15 gennaio 2003.

    Il catalogo, che racconta la personalità artistica di Eva Marisaldi, sia attraverso le opere, sia grazie agli scritti autografi del 1994 e qui pubblicati per la prima volta, si apre con le immagini delle opere esposte in mostra, per ripercorrere poi i lavori dell’artista dai più recenti fino a oggi, tra cui installazioni, video e numerosi disegni.
    Attraverso il disegno, che per Eva Marisaldi è un mezzo per raccontare tante storie sospese nello spazio e nel tempo, si giunge alle opere sonore tutte incentrate sulla mente, sui pensieri che si colorano di emozione e desiderio.
    Due testi critici, uno di Elena Volpato, curatrice della mostra, l’altro di Rosalba Paiano, accompagnano le immagini per approfondire i temi dell’arte di Marisaldi e soffermarsi ad analizzare i suoi lavori, cogliendone la poetica e il significato.