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pubblicazioni
  • Campi magnetici. Scritti di arte e politica

    La stanza del mondo

    traduzione di Anna Maria Farinato
    pagine: 224
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: settembre 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572325



    €24,00

    L’arte e la politica sono campi fortemente connessi tra loro, si attraggono e si respingono, disegnano continuità e provocano rotture. I saggi raccolti in questo volume sono soggetti alla tensione tra queste due forze. Sono riflessioni sulla condizione contemporanea, sulla pratica artistica, sui limiti e le potenzialità del museo: ogni testo è situato nel tempo e nello spazio, e riflette il percorso intellettuale di Manuel Borja-Villel, a capo di importanti istituzioni museali, e alcune delle sue preoccupazioni curatoriali, come responsabile di numerose mostre ed eventi pubblici negli ultimi trent’anni. Sostenitore dell’ibridazione e della condivisione di conoscenze, di fronte all’inaccessibile compartimentazione del sapere, questo libro è impegnato nella ricerca interdisciplinare e nell’interrelazione di più campi. Ed è, soprattutto, un invito a riflettere sull’arte, sulle sue organizzazioni e sui suoi attori.

     

    Manuel Borja-Villel è nato a Burriana, Spagna, nel 1957. È stato direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, direttore del Museu d’Art Contemporani di Barcellona, e precedentemente della Fondació Antoni Tàpies di Barcellona. Ha conseguito una laurea in Storia dell’Arte all’Università di Valencia, Spagna, e un dottorato in Storia dell’Arte presso il Graduate Center, City University di New York. Curatore della XXXV Bienal de São Paulo, vive attualmente a Madrid.

  • Il libro della scomparsa

    La stanza del mondo

    traduzione dall'arabo di Barbara Teresi
    pagine: 184
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: maggio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572813

     



    €23,00

    Il mistero avvolge un fatto senza precedenti: verso la mezzanotte di una notte qualsiasi, tutti i palestinesi improvvisamente scompaiono, volatilizzati. Non si sa che fine abbiano fatto autisti, braccianti, medici e infermieri, giovani e vecchi. Cosa potrebbe accadere agli israeliani se i palestinesi non fossero più, allo stesso tempo, il nemico, il capro espiatorio, l’alibi? Cosa succede quando, nella propria vita, scompare il nemico? La scrittrice palestinese Ibtisam Azem firma uno dei romanzi più innovativi del panorama letterario arabo.

     

    Ibtisam Azem, giornalista e scrittrice palestinese, ha pubblicato due romanzi in arabo: Sariq al-Nawm (Il ladro del sonno, 2011) e Sifr al-Ikhtifaa (Il libro della scomparsa, 2014), entrambi per Dar al-Jamal (Beirut, Baghdad e Freiberg am Neckar). Il libro della scomparsa è alla sua prima traduzione italiana. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa, Ibtisam Azem ha studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e successivamente all’Università di Freiburg in Germania. Lavora come corrispondente a New York per il quotidiano arabo al-Araby al-Jadeed e come co-responsabile della ezine Jadaliyya.

  • Leiðarvísir

    CD musicale

    Musiche: Willy Merz (Hymne à Apollon, Dhil), Davide Lopes e Vito Amato (interlude 1, interlude 3), Nicola Mogavero (Trayectorias 30S), Alessandro Librio (interlude 2), Bruno Maderna (Serenata per un satellite), Gianluca Cangemi (Om Silki [Il sogno di Pytheas]), Giovanni Di Giandomenico (Conversazione di frontiera)

    Testo: Costanza Minafra, Conversazione di frontiera

    Interpreti: Edicson Ruiz contrabbasso in Dhil, Costanza Minafra voce in Conversazione di frontiera, Giovanni Di Giandomenico elettronica e sound design in Conversazione di frontiera

    Wadi: Roberta Casella arpa | Nicola Mogavero saxofono soprano e contralto | Emanuele Anzalone clarinetto | Mario Romeo fisarmonica | Mauro Schembri mandolino | Davide Lopes bağlama | Sergio Calì xylomarimba | Vito Amato tamburi a cornice e percussioni | Domenico Marco violino | Alessandro Librio viola | Paolo Pellegrino violoncello | Luca Rinaudo sound design

    ISBN 9788877572851



    €21,00

    Il primo album dell’ensemble WADI, nato dalla collaborazione e grazie al sostegno di Fondazione Merz, Almendra Music e hopefulmonster editore.

    Il progetto musicale Leiðarvísir (in islandese “itinerario, guida”) è la risposta di un mondo che non si rassegna all’ineluttabilità della catastrofe climatica e di civiltà, tra pandemie e sempre maggiore precarietà sociale. Allo spirito di allarme diffuso, Leiðarvísir contrappone un immaginario a un tempo antico e attualissimo, teso a rimappare i percorsi della sensibilità e dell’immaginazione.

    Attraverso le composizioni, improvvisazioni e interpretazioni dei musicisti del Wadi si dipana l’originale racconto sonoro di viaggi realmente accaduti nel passato, sia remoto sia vicino: lo stupore del Grande Nord da parte di un geografo del IV secolo a.C., la fuga impossibile in Medio oriente nel 1939 di due scrittrici e fotografe europee, l’itinerario di un monaco nel XII secolo dal cuore dell’Islanda alla Terra Santa, le esplorazioni delle sonde inviate dagli umani di oggi oltre i confini del sistema solare.

  • Adlène Meddi

    1994

    La stanza del mondo

    traduzione di Emilia Gut
    pagine: 224
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: gennaio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572820

     



    €19,00

    In una notte, uomini e adolescenti si muovono circospetti, come ombre in cerca di salvezza, eppure sicuri di non poter sopravvivere a un destino tragico, fatto di colpi di pistola, esecuzioni, assassini. È la notte che l’Algeria ha vissuto per tutti gli anni Novanta, travolta da una guerra civile tra le più cruente. In una città, Algeri, amata e descritta nei minimi dettagli, Meddi fa muovere gli alter ego della sua generazione.

     

    Adlène Meddi, nato nel 1975 a El Harrach, sobborgo a est di Algeri, è giornalista, reporter e scrittore algerino di lingua francese. Ha studiato giornalismo e sociologia dei media all’Università di Algeri e all’EHESS di Marsiglia. Dal 2009 è capo redattore del settimanale «El Watan». Collabora inoltre con le riviste «Le Point» e «Middle East Eye». Nel 2002 ha pubblicato il suo primo thriller, Le casse tête turc (Edizioni Barzakh), nel 2008 La prière du maure (Barkakh), mentre del 2016 scrive insieme a Mélanie Matarese Jours tranquilles à Alger (Riveneuve). Il suo terzo polar, 1994, uscito in lingua originale nel 2017 (Barzakh), ha ricevuto il Premio Transfuge 2018 come migliore thriller francofono.

  • John Keane

    Potere e umiltà. Il futuro della monitory democracy

    La stanza del mondo

    traduzione di Piernicola D’Ortona
    pagine: 496
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: gennaio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572806



    €45,00  -40%
    €27,00

    Non c’è più tempo: la democrazia deve fare uno sforzo d’immaginazione e deve reinventarsi, se vuole rispondere alle sfide e ai cambiamenti di questi ultimi anni. Ne è convinto John Keane, politologo tra i più innovativi sulla democrazia rappresentativa e la sua evoluzione sul piano globale. Autore di numerosi testi di rilievo internazionale, John Keane propone un’interpretazione radicalmente nuova del destino della democrazia nel XXI secolo. E conia una nuova definizione con cui fare i conti: la monitory democracy.

     

    John Keane, nato in Australia nel 1949, vive a Sydney. È professore di Teoria Politica presso l’Università di Sydney e il Centro di Ricerca per le Scienze Sociali di Berlino (WZB). Keane è inoltre membro della Royal Society of Arts, fondatore del Centro di Ricerca per lo Studio della Democrazia (CSD), consigliere esterno per le Nazioni Unite e membro dell’American Institutions of Democracy Commission. Tra i suoi testi si segnalano: The Life and Death of Democracy, Global Civil Society?, Vaclav Havel: a political tragedy in Six Acts, il pluripremiato Tom Paine: a political life e Media and Democracy, il cui testo è stato tradotto in più di venti lingue. Potere e Umiltà. Il futuro della monitory democracy è alla sua prima edizione italiana.

  • Push the Limits

    a cura di Claudia Gioia e Beatrice Merz
    testi di Claudia Gioia, Beatrice Merz, Maura Reilly, Paul Mason e Manuel Borja-Villel
    pagine: 232
    formato: 23 x 27 cm
    data di pubblicazione: dicembre 2020
    immagini: 114
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572844



    €55,00

    Push the Limits è il volume che si lega all’omonima mostra collettiva allestita alla Fondazione Merz dal 7 settembre 2020 al 26 febbraio 2021.

    Il libro, non un semplice catalogo, racconta un progetto artistico tutto “al femminile”. Infatti le curatrici Claudia Gioia e Beatrice Merz hanno invitato a partecipare a Push the Limits 17 artiste di fama internazionale: Rosa Barba, Sophie Calle, Katharina Grosse, Shilpa Gupta, Mona Hatoum, Jenny Holzer, Emily Jacir, Bouchra Khalili, Barbara Kruger, Cinthia Marcelle, Shirin Neshat, Maria Papadimitriou, Pamela Rosenkranz, Chiharu Shiota, Fiona Tan, Carrie Mae Weems e Sue Williamson.

    Pagina dopo pagina, il lettore può immergersi - attraverso le immagini e i saggi delle curatrici e di Maura Reilly, Paul Mason e Manuel Borja-Villel – nella mostra e nel percorso di ricerca di un linguaggio capace di raccontare il presente.

    Push the Limits, oltre ad approfondire l’opera esposta e i progetti in corso delle 17 artiste, raccoglie anche loro fotografie, disegni, suggerimenti di film, estratti da libri e altre suggestioni.

    Una polifonia di segni ed esperienze la cui immaginazione ci parla della capacità di far transitare sulle soglie del pensiero tutte quelle realtà che sono ‘oltre’: un happening editoriale di cultura e vita.