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pubblicazioni
  • Le ceneri della fenice e altri racconti

    La stanza del mondo

    pagine: 148
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572899



    €20,00

    C’è l’oceano. C’è il sicomoro e il giuggiolo. C’è la guerra. Ci sono le madri, le figlie. E c’è la habaryar, la madre piccola. C’è Mogadiscio, Roma, l’Europa sua e della storia africana. Il mondo di Ubah Cristina Ali Farah si dipana in uno spazio complesso e chiaramente contemporaneo, segnato però da profondissimi richiami a una sapienza antica e da una dimensione spesso, ma non sempre, onirica. La prima raccolta di racconti pubblicata in Italia comprende l’intero percorso letterario di Ubah Cristina Ali Farah, oltre a una serie di poesie e un testo teatrale inedito. La raffinatezza della sua lingua emerge potente, mostrando la caratura internazionale di una delle scrittrici italiane più interessanti del nostro panorama artistico.

     

    Ubah Cristina Ali Farah, scrittrice e poetessa somala e italiana. Vincitrice del Premio Lingua Madre (2006) e Vittorini (2008), scrittrice in residenza nei più prestigiosi programmi artistici internazionali, è autrice di tre romanzi: Madre piccola (Frassinelli, 2007; 66thand2nd, 2022), Il comandante del fiume (66thand2nd, 2014; 2022), Le stazioni della luna (66thand2nd, 2021) e dell’ekphrasis La danza dell’orice (Juxta Press, 2020) ispirata a un’opera dell’artista keniana Wangechi Mutu. Nel 2018 ha lavorato alla riscrittura dell’Antigone andata diretta a Palermo da Giuseppe Massa e al libretto dell’opera comunitaria Silent City per Matera 2019, diretta da James Bonas con musiche composte da Nigel Osborne. È consulente per UNDP Somalia al progetto “Oral History Histography for Peacebuilding”.

  • Il taglio, l'innesto, il castello

    a cura di Valentina Bruschi

    Testi di Laura Barreca, Maria Rosa Sossai, aterraterra
    pagine: 80
    formato: 20 x 15 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2022
    confezione: rilegato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572943



    €12,00

    Il libro racconta il progetto Il taglio, l'innesto, il castello degli artisti Domenico Mangano & Marieke van Rooy, vincitore del bando PAC - Piano per l'Arte Contemporanea 2020 - Linea committenza, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, a cura di Valentina Bruschi per il Museo Civico di Castelbuono (Palermo). Si tratta di un’operazione partecipativa concepita con la finalità di coinvolgere la comunità e l’ambiente naturale, interessando sia la sfera ecologica che sociale. Origine della ricerca è un esperimento artistico nella lavorazione della ceramica, ottenuto attraverso l’innesto con la manna, una resina estratta dall’intaglio del tronco degli alberi di frassino, tipici delle Madonie. Il titolo si riferisce alla ferita da cui fluisce la manna, una sorta di incisione cicatrizzante che genera nuova linfa e nuove forme, se innestata in un’altra materia. Gli artisti hanno adottato un processo di ricerca sperimentale condotto durante la residenza artistica all’interno del trecentesco Castello dei Ventimiglia, sede del Museo Civico di Castelbuono, archetipo architettonico di residenza nobiliare, poi trasformato in istituzione civica, destinata ad accogliere l’attività culturale per la comunità e per il pubblico. La pubblicazione testimonia le fasi complesse del processo creativo e il suo esito finale con la realizzazione di una installazione scultorea e performativa che coinvolge lo spettatore in una esperienza fisica, oltre che visiva. Il gruppo di sculture infine entra nella collezione permanente del Museo Civico di Castelbuono.

     

    Il duo Mangano & van Rooy si è formato nel 2014 ad Amsterdam. La ricerca e la pratica artistica affrontano tematiche di natura politica e di architettura del sociale, con l’obiettivo di realizzare progetti partecipativi e processi educativi restituiti attraverso diversi media, quali film, installazioni scultoree, performance e pubblicazioni.

  • Binari

    Pennisole

    postfazione di Dario Voltolini
    pagine: 80
    formato: 12 x 18 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572967



    €12,00

    La rigogliosa produzione letteraria di Giorgia Tribuiani sembra ruotare intorno a un punto centrale che qui è messo a fuoco in modo diretto: l’autrice infatti ha scritto queste pagine fissando il suo sguardo in quello della Medusa. Ma anziché restare impietrita è riuscita a portarci creativamente in questo luogo perturbante. Qui brevi, secchi capitoli di questo romanzo ci portano con spietatezza in una tragedia senza via d’uscita, vale a dire la scena in cui la persona suicida attende l’impatto. Il trauma persistente però è quello del conducente del treno, che nulla può contro l’approssimarsi ineludibile dello schianto, a dispetto di tutti i tentativi previsti dal protocollo d’intervento. La vita perduta del suicida si insinua nella vita del conducente come un elemento annidato nel profondo. I capitoli lineari e crudi in cui si ingrana questa tragedia si alternano ad altri capitoli in cui vediamo il traumatizzato cercare di gestire, nella sua vita che invece si protrae, questo suo perturbamento che gli è calato nell’intimo.

    L'autrice accompagna il suo testo con una eccellente intervista sul disturbo post-traumatico da stress al dottor Domenico De Berardis, psichiatra e psicoterapeuta, Direttore del Centro di Salute Mentale di Giulianova (TE).

     

    Giorgia Tribuiani è nata ad Alba Adriatica nel 1985. È laureata in Editoria e giornalismo e ha un master in Marketing e comunicazione. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e ha curato la comunicazione online per alcune multinazionali. Attualmente è docente di scrittura creativa e tiene consulenze letterarie. Ha pubblicato Guasti (Voland, 2018), Blu (Fazi, 2021), Padri (Fazi, 2022), Superstar (Tetra Edizioni, 2022) ed è comparsa nelle antologie Abruzzesi per sempre (Edizioni della Sera, 2019), Polittico (Caffè Orchidea, 2019) e Nuvole corsare (Caffè Orchidea, 2020). Per Audino Editore è autrice di un manuale di scrittura creativa sul genere perturbante, Scrivere il perturbante. Modelli, tecniche, strategie (2023). 

  • Tutte le camere d'albergo del mondo

    Pennisole

    postfazione di Dario Voltolini
    pagine: 160
    formato: 12 x 18 cm
    data di pubblicazione: maggio 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572929



    €12,00

    Gherardo Bortolotti, scrittore tanto raffinato quanto schivo, riesce in questa composizione geometricamente perfetta e sentimentalmente profondissima a far fiorire dal semplice uso delle occasioni contingenti, dei punti di inciampo del caso, mondi ipotetici straordinari, ultraromanzi appena abbozzati, divagazioni che repentinamente come fossero dei cobra pungono all’improvviso dritto nella vena. Bortolotti qui si ritaglia una zona d’azione compositiva che ramifica dal Calvino e dal Perec più complessi, che gli permette – dato il sopraffino scrittore che è – di riportare in queste pagine lo stupore e anche il tremito delle nostre vite fragili, insulse e mirabolanti. Siamo di fronte a un’ulteriore prova d’autore di questo nostro talento umilissimo e stratosferico.

     

    Gherardo Bortolotti nasce a Brescia nel 1972. Penna visionaria, poeta sperimentale, Bortolotti ha pubblicato Tecniche di basso livello (Laveri, 2009), Oltre il pubblico: la letteratura e il passaggio alla rete (Nuova prosa, 2014), Le storie del pavimento (Tic Edizioni, 2018), Low. Una trilogia (Tic Edizioni, 2020), Romanzetto estivo (Tic Edizioni, 2021).

  • Più grande di noi. Confessioni di un pescatore a mosca

    Pennisole

    postfazione di Dario Voltolini
    pagine: 136
    formato: 12 x 18 cm
    data di pubblicazione: maggio 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572912



    €12,00

    Questo racconto autobiografico ci accompagna lungo mezzo secolo di una passione divorante, che nasce comprando una cannetta di bambù in una cartoleria e porta il protagonista al traguardo della pesca a mosca, l’unica tecnica che vanta una cultura e una tradizione plurisecolare, anche letteraria. Un’evoluzione personale e spirituale descritta con intensità trascinante, ma sempre con garbo e ironia, che regala al lettore visioni impensate, interrogativi etici assoluti, scatti narrativi da fuoriclasse. E, più di ogni altra cosa, riapre un orizzonte perduto: che la vita sia possibile anche oggi, a dispetto di tutto, nell’abbraccio della natura.

     

    Raul Montanari, nato nel 1959 a Bergamo, vive e lavora a Milano, dove tiene dal ’99 corsi di scrittura creativa. I suoi libri più noti sono i romanzi La perfezione (Feltrinelli, 1994; Baldini & Castoldi, 2019), Il regno degli amici (Einaudi, 2015) e, sempre per Baldini & Castoldi, Che cosa hai fatto, Chiudi gli occhi, La prima notte, Strane cose domani (Premio Strega Giovani, 2010), La vita finora (2018), Il vizio della solitudine (2021). Con Aldo Nove e Tiziano Scarpa ha scritto Nelle galassie oggi come oggi (Einaudi, 2001), insolito bestseller nel campo della poesia. Ha pubblicato il saggio Il Cristo zen (Indiana, 2011; Baldini & Castoldi, 2022), oltre a opere teatrali, sceneggiature, traduzioni di autori classici e moderni.

  • Il leone e l'usignolo. Un viaggio attraverso la Turchia moderna

    La stanza del mondo

    traduzione di Luca Castelletti
    postfazione di Andrea Bajani
    pagine: 164
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: aprile 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572875



    €23,00

    La Turchia, terra divisa tra Oriente e Occidente, appare sospesa tra il suo glorioso passato e un futuro pericoloso e imprevedibile. Dopo il tentato colpo di stato militare contro il presidente Erdoğan nel 2016, un evento che ha scioccato il mondo, il giornalista e romanziere Kaya Genç viaggia alla ricerca dei luoghi e delle persone che racchiudono in sé i contrasti del ricco passato del suo Paese. Mentre attentatori suicidi attaccano Istanbul, e giornalisti e insegnanti vengono imprigionati, Genç cammina per le strade dei quartieri ottomani, raccontando le storie di ordinari cittadini turchi che vivono i conflitti dell’Anatolia. Il leone e l’usignolo, intrecciando memorie, interviste e l'autobiografia dell'autore, è un viaggio contemporaneo attraverso l'anima di un Paese la cui storia è stata divisa tra violenza e bellezza, tra il ruggito dei leoni e il canto degli usignoli.

     

    Kaya Genç è un giornalista, romanziere e saggista di Istanbul. Ha un dottorato in Letteratura inglese ed è autore di quattro libri: The Lion and the Nightingale (I.B. Tauris, 2019), Under the Shadow (I.B. Tauris, 2016), An Istanbul Anthology (American University in Cairo Press, 2015) e Macera (YKY, 2008). Ha contribuito con saggi e articoli alle principali riviste e giornali del mondo, tra cui il New York Times, Foreign Affairs, Times Literary Supplement, The New Yorker, The Nation, The Paris Review, The Guardian e The Financial Times. The Atlantic ha scelto gli scritti di Kaya per la lista delle “migliori opere di giornalismo del 2014” della rivista.