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pubblicazioni
  • Giulio Paolini

    Contemplator Enim

    pagine: 42
    formato: 28 x 37 cm
    data di pubblicazione: marzo 1991
    immagini: 7
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 978887757030X



    €30,99

    Il volume, coerentemente sospeso come le stesse opere di Giulio Paolini tra visibile e invisibile, definito e insoluto, vede ancora una volta l’artista sporgersi sul rebus del proprio lavoro quale autore partecipe e critico, in dinamico divenire, conservando intatti gli atteggiamenti di meraviglia, tramite i quali affascinare lo spettatore con il quale egli stesso s’identifica. L’artista, nel proprio libro, attraverso sette stanze - altrettanti luoghi di rifrazione, rimando e accumulo, dove ogni cosa può accadere - consente o suggerisce al lettore che si specchia nell’opera, l’attivazione di uno scambio di ruolo ed esperienza, per esplorare ciò che accade fuori e dentro di sé. Il libro si avvale della collaborazione fotografica di Paolo Mussat Sartor.

  • Strutture del tempo

    Traduzione di Gianluca Bocchi

    pagine: 272
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: gennaio 1991
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877570178



    €23,24

    La comunità scientifica ha cominciato ad interrogarsi su uno dei pilastri del pensiero moderno: la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin. Se essa è un lento, continuo processo secondo il quale una specie gradualmente si modifica fino ad una nuova, come riteneva Darwin, perché mancano degli anelli di congiunzione nelle tracce fossili? Due eminenti paleontologi, Niles Eldredge e Stephen Jay Gould, sulla base delle loro accurate ricerche sono giunti alla conclusione che una specie, una volta evoluta, raramente è sottoposta a cambiamenti e che l'evoluzione di una nuova specie avviene solo periodicamente, in scatti relativamente rapidi. Strutture del tempo di Niles Eldredge (in appendice l'articolo scritto con S. J. Gould nel 1976) è l'esposizione più completa ed avvincente di quella che è stata denominata "teoria degli equilibri punteggiati", in Italia conosciuta soltanto attraverso alcuni saggi elementari e divulgativi.

     

    Niles Eldredge è nato a Brooklyn nel 1943, è paleontologo e curatore della collezione di invertebrati dell'American Museum of Natural History di New York. Assieme a Stephen J. Gould ha elaborato la teoria degli equilibri punteggiati, una delle piú originali del darwinismo contemporaneo. Tra i suoi libri piú recenti Strutture del tempo (Hopefulmonster, 1991) e Il canarino del minatore (Sperling & Kupfer, 1994). Di lui Einaudi ha pubblicato Ripensare Darwin. Il dibattito alla Tavola Alta dell'evoluzione («Biblioteca Einaudi», 1999), La vita in bilico («Einaudi Tascabili», 2000) e Perché lo facciamo («Gli struzzi», 2005).

  • Michel Serres

    Carpaccio Studi

    traduzione di Anne-Marie Sauzeau Boetti
    pagine: 132
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: maggio 1990
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 978887757014X



    €20,66

    Un viaggio, Venezia, Lugano, Berlino, Aix en Provence, New York e di nuovo Venezia, nel corpo parcellizzato del pittore Carpaccio, nella sua opera sparsa. Un viaggio tra storie, miti, metodi e idee, un percorso avventuroso e fervido. Un viaggio nell’opera di Carpaccio che si inserisce all’interno di un ciclo sulla pittura (M. Serres ha scritto su altri pittori: Poussin Vermeer, Latour, Turner, Bonnard e sulla scultura), che a sua volta è parte di un ciclo sull’arte, in un ciclo ancora più vasto sulla forma della produzione mentale. Sono le tappe pazienti di un lungo periplo intrapreso più di vent’anni fa. Tutta la filosofia di M. Serres si presenta in forma di viaggio, un viaggio pieno delle passioni e delle tribolazioni di Ermes-Mercurio, dio degli incroci. Ermes passa dovunque nello spazio e nel tempo, tra le scienze formali e quelle fisiche, dalla loro nascita nell’antichità fino al loro stato attuale; passa il valico critico che separa e unisce scienze “dure” e scienze umane; scienze, racconti e miti; scienze, arte e storia delle religioni. Ad ogni tappa corrisponde un libro o parte di un libro, nel ciclo intitolato Hermes e altrove. Man mano che procede lo spostamento, il disegno si fa più coerente. Un’immagine globale si delinea come una promessa aperta. Sarà forse quella di una filosofia odierna?

  • Giuseppe Chiari

    Dubbio sull'armonia

    pagine: 60
    formato: 21 x 30 cm
    data di pubblicazione: febbraio 1990
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877570261



    €6,20

    Scritto da un musicista d’avanguardia questo libro conferma il tipico atteggiamento critico dell’avanguardia musicale verso teorie classiche. Ma va subito detto che lo scritto non tratta di Teoria dell’Armonia ma solo di Armonia. Del concetto che in campo teorico e didattico musicale si usa come implicito a fondamento di tanti comportamenti e precetti. In queste pagine si analizza non i meccanismi musicali ma i meccanismi concettuali. Si verifica se il discorso precettistico in musica sia dotato o privo di senso, e in ogni caso quali contraddizioni e quali conseguenze comporti. Il saggio scritto in forma di pensieri, frasi, aforismi, spesso sconfina in momenti esistenziali ed è senz’altro la testimonianza di una situazione che ci vede coinvolti.

  • L'arciere da un occhio e mezzo

    introduzione e note di Jean Claude Marcadé
    traduzione di Renata Francheschi
    pagine: 344
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: luglio 1989
    immagini: 44
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877570016



    €18,08

    “Il titolo è simbolico: l’arciere sciita, che rappresenta il creatore asiatico, lanciato al galoppo sul confine del mondo occidentale e orientale, col volto rivolto verso l’immenso Oriente (l’impero plurinazionale russo, la Persia, la Cina, il Giappone, l’India), solo con la metà di un occhio osserva quanto viene dall’Occidente. Il significato della metafora è chiaro, contestabile forse, ma deliberatamente provocatorio: l’arte russa d’avanguardia esiste in sé, trova sul suo terreno le forme necessarie, l’ispirazione creatrice”. Le memorie di Benedikt Livšic, che coprono un periodo cruciale dello sviluppo artistico in Russia, assumono un’importanza fondamentale nella ricostruzione dell’epopea della rivoluzione espressiva dei primi due decenni del XX secolo. Introduzione di Jean Claude Marcadé.

    Benedikt Konstantinovich Livšic (1887-1938) fu un poeta e uno scrittore dell’Epoca d’argento della poesia russa e traduttore di poesie franco-russe. Nato da una famiglia ebrea, si laureò in legge all'Università di Kiev nel 1912. Fu arruolato nell'esercito russo e prestò servizio durante la prima guerra mondiale. Insieme a Wladimir Burliuk, David Burliuk, Vladimir Mayakovsky e Vasily Kamensky fu membro e cofondatore del grande gruppo futurista russo Hylaea. Nel 1938 fu vittima delle grandi purghe di Stalin.

  • I want to write a book right now

    a cura di Beatrice Merz
    introduzione di Harald Szeemann
    traduzione di Paul Blanchard
    pagine: 194
    formato: 18 x 26,5 cm
    data di pubblicazione: luglio 1989
    confezione: brossura
    lingua: inglese
    isbn 9788877570253



    €15,49

    Questo libro è la traduzione inglese, riveduta e corretta, degli scritti dell’artista pubblicati per la prima volta nel 1985. La trascrizione dei testi, coerentemente al sistema di lavoro adottato da Mario Merz, non mantiene un ordine cronologico, ma individua tre momenti di distinzione tipologica in cui emergono diverse identità referenziali nello sviluppo della scrittura.

    “Voglio fare subito un libro è una raccolta di testi editi e inediti scritti da Mario Merz fino al 1985, in cui il dialogo tra le ‘forze’ dell’arte e quelle della letteratura erompe alle volte lussureggiante e brillante e alle volte aspro e critico, si concentra o si disperde in vari argomenti che scorrono nelle pagine come in un fiume in piena. Le libertà poetiche di cui Mario Merz si appropria nell’atto dello scrivere sono incastri di suggerimenti e riferimenti alla sua arte. Un’arte gestita sulla base di invenzioni: di strutture architettoniche (la progressione dei tavoli, delle spirali o dei più conosciuti igloo…), di costruzioni pittoriche (che si sviluppano fin dalla nascita di Merz artista), sullo sviluppo ciclico naturale e numerale degli elementi (l’applicazione della progressione numerica di Fibonacci), sull’utilizzo di materiali rifiutati dalla società (vetri rotti, giornali vecchi…), sulle dichiarazioni strategiche (“Se il nemico si concentra perde terreno, se si disperde perde forza”, “Objet cache-toi”, “Città irreale…”) che nelle sue opere vengono inserite come assiomi e nella lettura di questo libro affiorano come tracce.” Harald Szeemann