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pubblicazioni
  • Paola Mastrocola
    Marisa Merz

    Il Paese di Star Fermi

    La favola dell'arte

    pagine: 64
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: luglio 2019
    immagini: 32 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano
    isbn 9788877572547

     



    €15,00

    Una favola per tutti, adulti e bambini, un libro che accoglie le parole di una grande autrice, Paola Mastrocola, e l’opera della celebre artista Marisa Merz, unica donna protagonista della stagione dell’Arte povera. Il racconto di una strana bambina in un paese popolato da figure benevole o terribili segna il ritmo del pas-à-deux tra la scrittrice e la celebre artista, che non ha potuto vedere la pubblicazione di questo volume che le sarebbe piaciuto tantissimo.

    Questa favola, che accompagna una nuova stagione della collana e della casa editrice, è insieme il suo lascito e il nostro omaggio a una delle donne più interessanti e libere del panorama artistico internazionale.

     

     

    Paola Mastrocola è nata a Torino e ha insegnato lettere in un liceo scientifico. Fino al 1998 si dedica al teatro, alla poesia e alla ricerca letteraria. Del 2000 esordisce in narrativa, pubblicando in seguito un gran numero di romanzi.

     

    Marisa Merz, nata nel 1926 a Torino e scomparsa nel 2019, è stata una delle più celebri artiste internazionali. Il suo lavoro è stato esposto in numerose rassegne ed è incluso nelle collezioni di alcuni dei più importanti musei internazionali dedicati all’arte contemporanea.

  • Arte povera Italian Landscape

     

    a cura di Danilo Eccher
    testi di Lorenzo Angeloni, Tina P. Colayco, Danilo Eccher, Germano Celant
    pagine: 261
    formato: 15 x 21,5 cm
    data di pubblicazione: febbraio 2020
    immagini: 88
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572790



    €30,00

    Catalogo della mostra curata da Danilo Eccher presso il Metropolitan Museum di Manila, dall’8 febbraio all’8 giugno 2020. Il volume documenta il percorso culturale della mostra, raccogliendo un vasto repertorio iconografico e testuale, proponendo un’immagine globale del “paesaggio” dell’Arte Povera.

    Arte Povera. Italian Landscape riunisce le opere di dodici artisti, tra i quali dieci poveristi (Anselmo, Boetti, Calzolari, Fabro, Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Penone, Pistoletto, Zorio) accompagnati da due artisti delle ultime generazioni come Francesco Arena e Gianni Caravaggio, accomunati dalla pratica dell’uso di materiali non convenzionali per realizzare le loro opere.

    Accurata la scelta dei lavori, che permette di comprendere in maniera corretta le potenzialità dell’Arte Povera come movimento dirompente e innovativo, anche grazie al fatto di aver ispirato molti artisti delle generazioni successive.

    Si va dal grande igloo rivestito di lastre di ardesia, eseguito da Mario Merz, il gigantesco arazzo di Alighiero Boetti, realizzato nel 1985 per la città di Gibellina, fino all’opera di Pier Paolo Calzolari Senza titolo (1970) in neon e cera.

  • Mario Merz Prize. Third Edition

    pagine: 28
    formato: 14,5 x 21 cm
    data di pubblicazione: luglio 2019
    confezione: brossura con sovracoperta e pieghevole
    lingua: italiano/inglese
    isbn: 9788877572776



    €15,00

    Il piccolo libro/catalogo raccoglie le biografie degli artisti e dei musicisti finalisti della Terza Edizione del premio internazionale che la Fondazione Merz dedica alla figura e all’opera di Mario Merz cui è intitolata. Il Mario Merz Prize, creato nel 2013, infatti, nasce con la volontà di avviare un nuovo progetto proiettato verso il futuro dell’arte e di individuare e segnalare personalità nel campo dell’arte e consentire a giovani compositori di proporsi per un progetto innovativo di musica contemporanea.

    Le due sezioni del Premio, musica e arti visive, hanno visto per questa edizione la partecipazione degli artisti Bertille Bak, Mircea Cantor, David Maljković, Maria Papadimitriou e di Unknow Friends. I compositori finalisti sono stati Annachiara Gedda, Mauro Lanza, Filippo Perocco, Robert HP Platz e Jay Schwartz. Il volume è completato dalle immagini delle opere facenti parte della mostra dei finalisti, allestita presso la Fondazione Merz di Torino dal 3 giugno al 6 ottobre 2019 e del concerto eseguito in pari data presso la Biblioteca Civica Musicale “Andrea Della Corte” – Villa della Tesoriera, Torino.

     

  • Petrit Halilaj. Shkrepëtima

    con testi di Leonardo Bigazzi, Beatrice Merz, Nina Zimmer, Petrit Halilalj, Sala Ahmetaj
    pagine: 160
    formato: 23 x 27 cm
    data di pubblicazione: maggio 2019
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572769



    €35,00

    La monografia dell'artista Petrit Halilaj, vincitore della seconda edizione del Mario Merz Prize, è stata pubblicata in occasione della mostra Shkrepëtima curata Leonardo Bigazzi (Fondazione Merz dal 29 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019). “Petrit Halilaj ha saputo trasformare in questi anni la propria biografia e la storia recente della sua nazione, il Kosovo, in materia viva per le sue opere.” (Leonardo Bigazzi)

     

    Halilaj si riavvicina alle proprie origini e partendo dalla storia di un piccolo paese apparentemente lontano da noi, ci ricorda che solo attraverso una profonda consapevolezza del nostro passato, possiamo assumerci la giusta responsabilità per costruire il futuro.
    L’artista infatti opera sui processi di costruzione della storia collettiva della sua comunità e propone una riflessione universale sul potenziale dell’arte e il suo potere di trasformare la realtà, essendo profondamente convinto che l’arte abbia un ruolo fondamentale soprattutto nella costruzione della coscienza storica di un popolo e nella gestione delle responsabilità della memoria.

  • Petrit Halilaj. Shkrepëtima

    con un testo di Leonardo Bigazzi
    pagine: 24
    formato: 23 x 27 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2018
    confezione: brossura punto Omega
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572745



    €5,00

    In occasione della mostra Shkrepëtima di Petrit Halilaj (dal 29 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019), è stata pubblicata la documentazione fotografica che riproduce l’allestimento alla Fondazione Merz.

    Shkrepëtima prosegue l’indagine dell’artista sulle radici storiche di Runik, la cittadina kosovara dove è cresciuto, dalle sue origini Neolitiche fino al suo passato recente. La mostra rappresenta il momento culminante e conclusivo di un articolato progetto, curato da Leonardo Bigazzi, e declinato in tre diverse tappe: la performance tenutasi il 7 luglio 2018 presso le rovine della Casa della Cultura di Runik e la mostra al Zentrum Paul Klee di Berna, Svizzera (20 luglio – 19 agosto 2018).

    Sulle pagine si stagliano una serie inedita di sculture e installazioni monumentali ricontestualizzati all’interno della Fondazione Merz. Le macerie della Casa della Cultura ritrovano una funzione di testimonianza storica, per ricordare il passato quando è forte il desiderio di rimozione. Attraverso il linguaggio onirico e visionario, il peso della storia dei frammenti e la leggerezza della loro sospensione trova un equilibrio.

  • Ignazio Mortellaro

    Radiceterna

    testi di Valentina Bruschi, Beatrice Merz, Ruggero Ragonese, Giuseppina Vara
    pagine: 80
    formato: 9 x 12 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2018
    immagini: 39
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572738



    €10,00

    Il primo ciclo di esposizioni ed eventi proposti dall’associazione culturale Radiceterna Arte e Ambiente, in collaborazione con il Sistema Museale di Ateneo (SiMuA), si chiude con la mostra di Ignazio Mortellaro, il quarto appuntamento dal titolo E già sono deserto, che trova il proprio perfetto complemento in questo volume ricco di numerosi testi e di rimandi sull’artista.

    E già sono deserto ha avuto luogo dal 10 ottobre 2018 al 4 novembre 2018. Ideatore, insieme a Valentina Bruschi e Vittorio Rappa, dell’intero progetto di promozione e diffusione dell’arte contemporanea ospitato negli spazi settecenteschi del Calidarium dell’Orto Botanico dell’Università di Palermo, Ignazio Mortellaro ci colpisce ancora. Artista eclettico e versatile nell’accezione rinascimentale, letterato e ingegnere, per E già sono deserto concepisce una nuova oggettivizzazione del termine “deserto”, inteso come paesaggio, luogo di estrema atomizzazione, spazio libero e labirinto fluido. Le riflessioni sulle nature umane e cosmiche, i riferimenti letterari e geografici si fanno narrazioni sul tempo e sulle sue molte forme e dimensioni.