fondazione merz
  • Botto&Bruno. Society, you’re a crazy breed

    testi di Beatrice Merz, Maria Centonze
    pagine: 112
    formato: 14,5 x 21 cm
    data di pubblicazione: marzo 2016
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572622

     



    €25,00

    Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra Society, you’re a crazy breed di Botto&Bruno alla Fondazione Merz dal 9 marzo al 19 giugno 2016.

    La mostra – a partire dal suo titolo, tratto dal brano Society di Eddie Vedder e colonna sonora del film Into the Wild – è una sorta di grido per riflettere sul futuro delle nostre città e sulla follia contemporanea che tende ad azzerare la memoria per costruire su macerie un presente senza storia. Society, you’re a crazy breed è un progetto inedito degli artisti Botto&Bruno concepito come un’unica grande installazione che si relaziona al luogo che la ospita e in particolare si sofferma sul valore simbolico che esso rappresenta, nella sua trasformazione da edificio industriale dismesso a centro di cultura. 

    Un luogo sottoposto a mutazioni radicali che il tempo e l'uomo hanno impresso per la cura o per l'incuria ma che continua a essere contenitore di vita e di energia, che viene letto in modo diverso. “Le foto pervadono lo spazio espositivo fino a creare una dimensione nuova, come una città del futuro in cui i resti di una civiltà si mescolano al presente definendo nuove possibilità di vita.” (Maria Centonze)

  • Christian Boltanski. DOPO

    testi di Claudia Gioia, Massimo Donà e Beatrice Merz
    pagine: 120
    formato: 23 x 29 cm
    data di pubblicazione: novembre 2015
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572608



    €50,00

    Il catalogo, pubblicato in occasione della mostra DOPO di Christian Boltanski alla Fondazione Merz dal 3 novembre 2015 al 31 gennaio 2016, riproduce la documentazione fotografica della mostra ed è arricchito dai testi di Claudia Gioia (curatrice della mostra), Massimo Donà (filosofo), Beatrice Merz.

    DOPO è concepita come un’installazione totale, un unico racconto corale capace di parlare alla memoria collettiva ed individuale, inanellare passato e presente, sollecitare promesse disattese, ricongiungere la Storia alla vita di ciascuno. La storia e il tempo di svolgimento della vita umana costituiscono la materia del lavoro di Boltanski, la vulnerabilità è la sua forza e la riflessione sull’assenza è il suo modo per dire la passione per il reale. Per questo Boltanski costruisce archivi, muove ombre nello spazio, riporta alla superficie ricordi dimenticati attraverso volti e occhi di sconosciuti che affiorano da fotografie recuperate, fa risuonare il battito del cuore all’unisono con i ritmi della storia, costruisce scenari di abiti per non disperdere i racconti dei singoli, indaga il caso, sfida con ironia la caducità delle cose e propone l’arte della durata.

     

    Christian Boltanski (1944-2021), pittore, scultore, fotografo e filmaker francese, è nato a Parigi. Comincia a farsi strada nel mondo dell’arte con la pittura a soli tredici anni, verso la fine degli anni ’50. Negli anni ’60 iniziò a sviluppare una "etnologia personale" segnata, tra gli altri, dall'influenza di Claude Lévi-Strauss e Harald Szeemann. Allo stesso tempo, attingendo alla museologia, Boltanski esponeva inventari di oggetti di proprietari anonimi (foto, capi di abbigliamento, campanelli, fiori...) creando uno straordinario ibrido tra assenza e presenza, autobiografia e immaginario collettivo.
  • MASBEDO. Todestriebe

    testi di Olga Gambari, Michel Houellebecq, Michel Maffesoli, Beatrice Merz, Chantal Nava, Walter Siti e Monique Veaute
    pagine: 192
    formato: 14,5 x 21 cm
    data di pubblicazione: novembre 2014
    confezione: cartonato
    isbn 9788877572585



    €30,00

    Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra Todestriebe di MASBEDO (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni) alla Fondazione Merz dal 3 ottobre 2014 al 11 gennaio 2015. Todestriebe significa ‘pulsione alla morte’, concetto identificato da Freud come aspetto imprescindibile dell’inconscio umano, che aspira al godimento non al proprio benessere. “Lavori storici e altri inediti esplorano sconfinamenti e sperimentazioni, alla luce di quello che loro definiscono ‘umanesimo tecnologico’, cioè la ricerca artistica come indagine critica della dimensione antropocentrica esasperata del postmoderno, nel contesto dei nuovi media”. (Olga Gambari)

    Il progetto di MASBEDO, incentrato sul tema dell’incomunicabilità, coinvolge linguaggi, tematiche e soggetti diversi sia nell’ambito della creatività sia sul territorio cittadino. Fulcro del progetto è la mostra costituita da nove opere video, alcune realizzate appositamente e altre che ripercorrono gli ultimi dieci anni del loro lavoro.

    Il volume riproduce la documentazione fotografica della mostra ed è arricchito dai testi di Olga Gambari, Michel Houellebecq, Michel Maffesoli, Beatrice Merz, Chantal Nava, Walter Siti, Monique Veaute.

  • Elisabetta Benassi. Voglio fare subito una mostra

    testi di Maria Centonze, Beatrice Merz, Luca Lo Pinto e Olaf Nicolai
    pagine: 96
    formato: 14,5 x 21 cm
    data di pubblicazione: novembre 2013
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572561



    €25,00

    Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra Voglio fare subito una mostra di Elisabetta Benassi alla Fondazione Merz dal 15 maggio 2012 al 8 settembre 2013. La mostra, realizzata seguendo la consuetudine di far dialogare opere di artisti ospiti con quelle di Mario Merz, rappresenta la sintesi di una ricerca che Benassi porta avanti da molti anni. Il recupero della memoria delle cose, dei luoghi e delle persone che ne fruiscono è parte della ricerca dell’artista, per la quale ogni oggetto conserva in sé tracce dei suoi momenti di vita e dei legami con altri oggetti, spazi e persone; ogni elemento ha in sé la giustificazione della propria esistenza e può creare una serie infinita di relazioni con il mondo esterno.
    In esposizione alcuni lavori di Mario Merz realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta e installazioni di Elisabetta Benassi realizzate appositamente per il progetto, tra le quali emerge l’opera MareoMerz, perno dell’intera mostra.

    Il volume riproduce la documentazione fotografica della mostra ed è arricchito dai testi di Maria Centonze, Beatrice Merz, Luca Lo Pinto e Olaf Nicolai.

  • Alfredo Jaar. Abbiamo amato tanto la rivoluzione

    testi di Nanni Balestrini, Luigi Fassi, Claudia Gioia, Beatrice Merz
    pagine: 264
    formato: 14,5 x 21 cm
    data di pubblicazione: novembre 2013
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572578



    €35,00

    Il volume è pubblicato in occasione della mostra Abbiamo amato tanto la rivoluzione di Alfredo Jaar alla Fondazione Merz dal 5 novembre 2013 al 2 febbraio 2014. Riproduce la documentazione fotografica della mostra ed è arricchito dai testi della curatrice Claudia Gioia e Beatrice Merz, da una poesia di Nanni Balestrini e da un’intervista all’artista di Luigi Fassi.

    “Alfredo Jaar sceglie il riflesso e la riflessione sulla storia degli anni '60 e '70. Compie un tratto di strada con Mario Merz, costruisce una quadreria chiamando al suo fianco i lavori di alcuni artisti che in questa avventura sente affini e illumina la memoria perché ci si possa rispecchiare in un ‘noi’ che si credeva non più pronunciabile.” (Claudia Gioia)

    Per la Fondazione Merz Jaar ha ideato un nuovo progetto che interroga il senso della memoria e dell’impegno politico, non per commemorare, ma per tornare a promuovere la cultura come fattore di cambiamento. La mostra, composta da circa 60 opere, ha inizio con una grande installazione costituita da milioni di pezzi di vetro e specchio sul pavimento. Lo spettatore, camminando su una distesa riflettente di macerie, è invitato a ripensare ai momenti difficili della storia collettiva e allo stesso tempo compie un esercizio di conoscenza di sé.

  • Simon Starling. The inaccessible poem

    testi di Simon Starling, Jacob Lillemose, Guillermo Faivovich, Nicolás Goldberg, Hernán Pruden, Maria Centonze
    pagine: 60
    formato: 16 x 22 cm
    data di pubblicazione: 2011
    immagini: 34
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572530



    €35,00

    Il libro, pubblicato in occasione della mostra The Inaccessible Poem di Simon Starling alla Fondazione Merz dal 29 ottobre 2011 al 15 gennaio 2012, va oltre il concetto di catalogo per trasformarsi in una sorta di quaderno di appunti, un luogo di relazioni tra ambiti lontani e, appunto, quasi o forse inaccessibili. Nell’evento espositivo l’artista, in veste curatoriale, stabilisce un circuito di dialogo tra i soggetti che compongono la mostra, in perfetta coerenza con ciò che egli teorizza, ovvero la necessità di creare “costellazioni di idee e di fissarle in un’orbita reciproca”. La relazione tra tutti i soggetti che compongono l’allestimento riporta a ciò che Starling definisce “orchestrated collisions”: una galassia in cui possono avvenire strane alchimie, vivere anime differenti che, attraverso le proprie peculiarità, disegnano nuovi modi di condurre il gioco della conoscenza scientifica o della sperimentazione tecnologica. Il progetto espositivo coniuga infatti alcuni dei suoi lavori con le opere di Mario Merz, Sture Johannesson, James Nasmyth e James Carpenter, Faivovich & Goldberg.

    Il volume è accompagnato da testi di Maria Centonze, Guillermo Faivovich, Nicolas Goldberg, Jacob Lillemose, Hernan Pruden, Simon Starling.