fondazione merz
  • Simon Starling. The inaccessible poem

    testi di Simon Starling, Jacob Lillemose, Guillermo Faivovich, Nicolás Goldberg, Hernán Pruden, Maria Centonze
    pagine: 60
    formato: 16 x 22 cm
    data di pubblicazione: 2011
    immagini: 34
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572530



    €35,00

    Il libro, pubblicato in occasione della mostra The Inaccessible Poem di Simon Starling alla Fondazione Merz dal 29 ottobre 2011 al 15 gennaio 2012, va oltre il concetto di catalogo per trasformarsi in una sorta di quaderno di appunti, un luogo di relazioni tra ambiti lontani e, appunto, quasi o forse inaccessibili. Nell’evento espositivo l’artista, in veste curatoriale, stabilisce un circuito di dialogo tra i soggetti che compongono la mostra, in perfetta coerenza con ciò che egli teorizza, ovvero la necessità di creare “costellazioni di idee e di fissarle in un’orbita reciproca”. La relazione tra tutti i soggetti che compongono l’allestimento riporta a ciò che Starling definisce “orchestrated collisions”: una galassia in cui possono avvenire strane alchimie, vivere anime differenti che, attraverso le proprie peculiarità, disegnano nuovi modi di condurre il gioco della conoscenza scientifica o della sperimentazione tecnologica. Il progetto espositivo coniuga infatti alcuni dei suoi lavori con le opere di Mario Merz, Sture Johannesson, James Nasmyth e James Carpenter, Faivovich & Goldberg.

    Il volume è accompagnato da testi di Maria Centonze, Guillermo Faivovich, Nicolas Goldberg, Jacob Lillemose, Hernan Pruden, Simon Starling.

  • Kara Walker. A negress of noteworthy talent

    testi di Olga Gambari, Luca Morena, Richard Flood, Rebecca Walker, Rebecca Harris-Perry, Jennifer Richeson, Roy Sorensen
    pagine: 207
    formato: 14,5 x 21 cm
    data di pubblicazione: settembre 2011
    immagini: 83
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572516



    €30,00

    Il volume raccoglie la documentazione della mostra personale che la Fondazione Merz ha dedicato a Kara Walker e a cura di Olga Gambari, dal 25 marzo al 3 luglio 2011. Il progetto che coinvolge l’artista e che il libro restituisce con un vasto apparato fotografico e di testi, è incentrato sulla memoria mitica che prende forma nel suo lavoro, una memoria in costante metamorfosi in cui la dimensione biografica si colloca in connessione con l’esperienza collettiva. Una vicenda storica come quella della nascita della comunità afroamericana negli Stati Uniti, legata a secoli di schiavitù e alla successiva difficile integrazione razziale diventa materia dalla quale Kara Walker può attingere per i suoi racconti figurativi, giocati sull’ombra, sulla sagoma. Le sue silhouette nere si muovono in una terra visionaria e metaforica, tra giorno/notte e luce/buio. Storie ferocemente realistiche, allegorie dallo humor nero rappresentate in installazioni, video, scenografie, marionette, ombre cinetiche, wall drawing, collage su vari supporti, dal muro alla tela. Ma anche disegni, tempere, miniature e grandi dimensioni per racconti dinamici che aleggiano in una dimensione in cui il grottesco sfiora il dramma. Le storie di Kara Walker diventano mito, fiaba e pur avendo radici precise, assurgono a narrazioni universali.

  • Mario Merz. Corteo della pittura/Pageantry of painting

    testo di Rudi Fuchs
    pagine: 96
    formato: 10 X 15,3 cm
    data di pubblicazione: marzo 2011
    immagini: 38 col.
    confezione: cartonato con USB key inclusa
    lingue: italiano/inglese
    isbn 9788877572486



    €26,00

    Il libro documenta la mostra Mario Merz. Corteo della pittura tenutasi presso la Fondazione Merz di Torino dal 12 maggio al 14 novembre 2010. In mostra diciotto grandi dipinti, selezionati da Rudi Fuchs, realizzati tra il 1974 e il 1988, e provenienti sia da importanti musei europei sia da collezioni private. In alcuni casi, non sono stati esposti al pubblico per molti anni. Tra le opere esposte due igloo dipinti, Casa del giardiniere, Igloo (Tenda di Gheddafi) e Mario Merz.
    Rudi Fuchs, curatore della mostra, così descrive la visione all'origine della sua idea di esposizione: "Ricordo fin dall'infanzia certi cortei cerimoniali di corporazioni in cui i membri portavano grandi stendardi con figure araldiche dai colori forti. Marciavano in corteo verso la piazza della città, dove si tenevano gare di abili sbandieratori, in grado di far sventolare quei drappi con evoluzioni spettacolari. Ogni volta che vedo i grandi dipinti di Mario, ricordo quelle rievocazioni festive – e voglio presentare una mostra di circa venti di quelle immagini, simili a striscioni in uno spettacolo teatrale, per restituire loro il loro particolare splendore. L'idea è davvero quella di un colorato, sfarzoso spettacolo.”

    Il cofanetto include, oltre al libro, una chiavetta USB con un video girato durante la mostra e un'intervista al curatore.

  • De Serio. No fire zone

    testo Francesco Bernardelli
    pagine: 120
    formato: 14,5 x 21 cm
    data di pubblicazione: dicembre 2010
    immagini: 59 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572493



    €30,00

    Il catalogo documenta la mostra No fire zone di Gianluca e Massimiliano De Serio allestita alla Fondazione Merz dal 10 marzo al 18 aprile 2010. I registi torinesi sono stati invitati a fornire testimonianza dell’evento conclusivo della grande mostra di Wolfgang Laib: il rito del fuoco induista (mahayagna) officiato da quarantacinque bramini provenienti dalla regione indiana del Tamil Nadu. Iniziando una riflessione più ampia sulle condizioni dell’etnia del popolo Tamil (a cui gli stessi bramini appartengono), i due artisti mettono in moto una ricognizione mentale e materiale fra tutta una serie di altre figure (gli emigrati Tamil) che si sono trovate a vivere in relazione e conseguenza dei disastri prodotti dall’ultraventennale guerra civile che ha dilaniato lo Sri Lanka. Nel progetto artistico sviluppato in quei mesi, i De Serio optano per un allargamento del quadro di riferimento; partendo dall’atmosfera assorta e raccolta delle particolari giornate rituali presso la Fondazione Merz lo sguardo degli artisti alza l’attenzione verso altri cittadini Tamil dispersi nel mondo e approda a quei destini segnati dall’esperienza dell’esilio e della diaspora internazionale.

     

     

    Gianluca e Massimiliano De Serio sono nati a Torino nel 1978. Massimiliano è laureato in Storia e critica d’Arte, Gianluca in Storia e critica del Cinema. Lavorano insieme dal 1999 e negli anni hanno prodotto vari film tra i quali: Zakaria, My Brother Yang, Maria Jesus. I loro lavori sono stati selezionati per vari festival cinematografici: Oberhausen Film Festival, Edimburgh Film Festival, Torino Film Festival, Rotterdam Film Festival. Hanno partecipato a mostre collettive presso istituzioni pubbliche e private: Galleria Comunale d’Arte Contemporanea (Monfalcone), Galleria Civica di Arte Contemporanea (Trento), Maison Rouge (Paris), Centre d’Art Nei Liicht (Dudelange, Luxembourg), Participant Inc. (New York), Annet Genlink Gallery (Amsterdam), MAXXI (Roma).

  • Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini. Messico famigliare

    testo di Francesca Pasini
    pagine: 160
    formato: 14,5 x 21 cm
    data di pubblicazione: febbraio 2010
    immagini: 60 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572479

     



    €30,00

    Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra personale di Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini allestita alla Fondazione Merz dal 19 gennaio al 28 febbraio 2010. Nel calembour “Messico famigliare” leggiamo, da un lato, le contraddizioni interne ai gruppi parentali, dall’altro la realtà attuale dove il termine “lessico/Messico” avverte che è famigliare anche ciò che arriva da fuori casa, da lontano (il Messico come metafora dell’estraneo). Mocellin e Pellegrini “raccontano” i frammenti delle loro memorie famigliari intrecciandole all’esperienza di neo genitori adottivi, alla diffidenza diffusa rispetto a una famiglia che si propone di uscire dal modello patriarcale classico. Le foto pubblicate in catalogo sono esse stesse dei racconti, a volte accompagnati da testi registrati, dove emerge il complesso anello delle strutture affettive.

    Nel catalogo è riprodotta la documentazione fotografica della mostra, preceduta da una ventina di immagini di repertorio che rimandano al percorso artistico della coppia. Il volume è inoltre corredato dal testo della curatrice Francesca Pasini e dagli apparati biobibliografici.

  • Wolfgang Laib

    testi di Federico Squarcini, Guy Tosatto, Wolfgang Laib, Klaus Ottmann
    una selezione di mantra
    pagine: 136
    formato: 23 x 29 cm
    data di pubblicazione: febbraio 2010
    immagini: 70 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572431

     



    €45,00

    Questo libro d’artista documenta il progetto della mostra che Wolfgang Laib ha allestito alla Fondazione Merz dal 9 aprile al 7 giugno 2009. Per Laib l’arte è un atto di partecipazione e condivisione, partecipare alla natura e condividere con altri l’esperienza. Le radici del suo pensiero affondano nell’idea di equilibrio e di armonia che regolano il mondo e l’opera dell’uomo, fondamentale custode dell’universo. Questa dimensione spirituale è alla base della grande mostra torinese che si è svolta in due momenti: con l’installazione di centinaia di piccole montagne di riso, una linea di piccole montagne di polline e una grande montagna Ziggurat di cera d’api che ha riempito tutto lo spazio della Fondazione. Poi con un evento che soltanto per la seconda volta è stato celebrato in pubblico fuori dall’India: il mahayagna, il rito vedico del fuoco, officiato per sette giorni da quarantacinque Bramini provenienti da alcuni dei templi più importanti dell’India del Sud.