Collane
  • Anteprima
    AA. VV.

    Blake e la sua epoca. Viaggi nel tempo del sogno

    pagine: 92
    formato: 17 x 24 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2024
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877573247



    €12,00

    Guida all’opera del celebre artista inglese e alla mostra alla Venaria Reale (Torino) dal 31 ottobre 2024

     

    William Blake (1757-1827) è un personaggio di spicco dell’arte e della letteratura britannica. Ignorato quando era in vita, le sue opere visionarie in pittura, stampa e acquerello hanno ispirato intere generazioni e sono ora riconosciute come contributo unico alla cultura mondiale.

    Il catalogo della mostra tenutasi a La Venaria Reale propone una selezione delle sue opere più belle dalla collezione della Tate UK, inserite nel contesto di un momento convulsivo dell’arte, dell'immaginazione e della storia britannica. Blake ha vissuto un periodo rivoluzionario, un’epoca di radicale trasformazione delle idee sull’arte e l'immaginazione, in cui gli artisti hanno veicolato l'arte verso territori immaginari nuovi e inesplorati.

    Le immagini senza tempo di Blake vengono affiancate da quelle degli artisti che più lo hanno ispirato e che più lui stesso ha influenzato, tra cui Henry Fuseli, Benjamin West e John Hamilton Mortimer.

    Il volume è corredato di testi di approfondimento su William Blake, su alcuni artisti a lui vicini e sulla corrente artistica del Romanticismo di David Blayney Brown e Alice Insley.

     

    Mostra Blake e la sua epoca. Viaggi nel tempo del sogno

    La Venaria Reale, Venaria, Torino, 31 ottobre 2024 – 2 febbraio 2025

  • Anteprima
    Romeo Castellucci e Alfredo Jaar

    Echos n.1

    Echos

    a cura di Sergio Ariotti

    pagine: 92
    formato: 18 x 25 cm
    data di pubblicazione: marzo 2025
    confezione: brossura
    lingue: italiano/inglese
    isbn 9788877573209



    €12,00

    All’interno del progetto Echos, un pas de deux tra arte visiva e teatro, i due artisti, Alfredo Jaar e Romeo Castellucci, uno per ognuno dei due linguaggi, si trovano a rispondere alle stesse domande, come di fronte a un immaginario specchio. La struttura del doppio, dello specchio appunto, riflette e incrocia idealmente i differenti sguardi, gli approcci e i risultati che trovano – non a caso – sorprendenti comunanze. Alfredo Jaar e Romeo Castellucci, personaggi di spicco nella crea-zione contemporanea, sono i protagonisti del primo volume.

    (In occasione del Festival delle Colline Torinesi, in anteprima assoluta, attualmente disponibile sul sito hopefulmonster e nel bookshop della Fondazione Merz di Torino).

     

    Romeo Castellucci, regista, creatore di scene, luci e costumi, è tra i più significativi autori del teatro contemporaneo. Diplomato in pittura e scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1981 è co-fondatore della Socìetas Raffaello Sanzio. Nel 2005 è stato direttore della sezione teatro della Biennale di Venezia e nel 2008 è stato artista associato della 62a edizione del Festival d’Avignon. Vincitore del Leone d’oro alla carriera nel 2013, l’anno successivo gli è stata conferita la laurea ad honorem in musica e teatro dall’Università di Bologna. Tra le sue creazioni più recenti: le opere teatrali Il Terzo Reich (2020), Bros (2021), la regia delle opere liriche Pavane für Prometheus IX (2021) e Il Castello di Barbablù (2022), l’azione pubblica Milano (2021) e l’installazione domani (2022).

    Alfredo Jaar è un artista, architetto e regista cileno Vive e lavora a New York. Ha studiato architettura durante il regime dittatoriale in Cile e si è trasferito a New York nel 1982. Il suo lavoro si concentra su questioni socio-politiche, sulla semiotica delle immagini, sui temi dell’utopia e del fallimento. Ha partecipato alla Biennale d’Arte di Venezia (1986, 2007, 2009, 2013), alla Biennale di San Paolo (1987, 1989, 2010, 2021) e a Documenta (1987, 2002). Ha ricevuto l’Hiroshima Art Prize nel 2018 e l’Hasselblad Award nel 2020. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo.

  • Anteprima
    Costantino D'Orazio

    Arte contemporanea: Scusi, non capisco

    Ultralibri

    pagine: 176
    formato: 16,5 x 22 cm
    confezione: brossura
    data di pubblicazione: gennaio 2025
    isbn 9788877573193



    €18,00

    Il libro Arte Contemporanea: Scusi, non capisco origina da un celebre format della Fondazione Merz di Torino, rassegna di appuntamenti durante i quali il pubblico veniva condotto all’ascolto e all’interazione con ospiti d’eccezione appartenenti a ambiti artistici differenti. Il progetto, da un’idea di Maria Centonze, si proponeva di andare incontro all’esigenza del grande pubblico di comprendere meglio i linguaggi e il pensiero che stanno dietro le opere d’arte contemporanea.
    Ognuno di noi, se spogliato dei tanti pregiudizi che ostacolano l’apertura verso qualsiasi mondo che non sia il proprio, può e deve cercare di capire, anche nel modo dell’arte.
    Costantino D’Orazio, curatore d’arte, direttore di museo e divulgatore cultural e conduce i lettori in un viaggio tra gli “Scusi, non capisco” – tra gli altri – di Serena Dandini, Andrea Zalone, Lucia Goracci, Ascanio Celestini e Maria Grazia Cucinotta.

     

    Costantino D’Orazio (Roma, 1974), storico d’Arte, è direttore dei Musei Nazionali di Perugia e della Direzione Regionale Musei Nazionali Umbria. Ha lavorato presso la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali come curatore residente presso il MACRO di Roma dal 2014 al 2018; dal 2008 al 2012 è stato curatore delle mostre di arte contemporanea presso il Museo Nazionale di Villa Pisani di Stra. Di recente, ha curato l’iniziativa 5 minuti con Van Gogh, la mostra Artemisia Gentileschi. Coraggio e Passione presso Palazzo Ducale a Genova e Amarsi. L’Amore nell’Arte da
    Guido Reni a Banksy presso la Fondazione Cassa di Rispamio di Terni. Dal 2014 conduce la rubrica AR Frammenti d’Arte su Rainews24 ed è l’esperto d’Arte di Unomattina in famiglia e di Linea Verde su Rai1, Geo e TG3 Linea Notte su Rai3. È autore e conduttore dei programmi Wikiradio e Vite che sono la tua su Radio3, oltre a collaborare con il programma Radio3 Suite. Dal 2014 al 2019 ha condotto il programma di divulgazione culturale Bella davvero e nel 2021 il programma Due cose su Radio2. La sua ultima pubblicazione come autore è Detective dell'arte. 30 casi per diventare dei veri esperti (Piemme, 2024).

  • Il Faraone Anguilla

    postfazione di Dario Voltolini
    pagine: 104
    formato: 12 x 18 cm
    data di pubblicazione: novembre 2024
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877573186



    €12,00

    Il Faraone Amasi, XXVI dinastia, fu un uomo di potere i cui modelli non furono né la “golpe”, né il “lione”, animali le cui caratteristiche dovrebbe manifestare, secondo la celebre metafora di Niccolò Machiavelli, un Principe per ben governare. Il modello di Amasi fu un altro animale, secondo la felice intuizione di Giovanni Mariotti: l’anguilla. Sfuggente, imprendibile, infrattato, sgusciante, non lineare, cauto, sdrucciolevole, elusivo, il Faraone Amasi interpretò il ruolo di potente in maniera decisamente poco convenzionale, facendo tesoro della propria gavetta come ladro di tombe. Persino da cadavere Amasi restò inafferrabile come lo era stato da vivo. Riesce invece ad afferrarlo Mariotti, con questa sua deliziosa, squisita narrazione. Nell’interpretazione che Amasi diede del potere e nell’esercizio che ne fece, Mariotti vede una via, per quanto fragile e imperfetta, per mantenere la vita civile dei sudditi entro l’ambito della felicità possibile: chi visse in Egitto sotto il Faraone Amasi ha potuto conoscere la douceur de vivre. Un potere non aggressivo, esercitato più dietro le quinte con intelligenza che alla ribalta con proclami, antiespansionistico e attento alle derive espansionistiche altrui, quieto nel tempo: soffia un venticello di primavera da questo periodo, raccontato da Mariotti come calco da Erodoto. Ed è, misteriosamente, lo stesso venticello profumato che passa nelle frasi perfette di questa prosa che respira, ossigena, produce leggerezza e benessere nel lettore.

     

    Giovanni Mariotti è nato in Versilia nel 1936 e vive a Milano. Ha lavorato molti anni presso varie case editrici. Ha tradotto opere di Itard, Gobineau, Schwob, Denon, Nerval, ha collaborato con diversi giornali come L’Espresso, il Corriere della Sera e con la rivista d’arte FMR. Tra le sue opere ricordiamo con Adeplhi Storia di Matilde (2003) e Piccoli addii (2021), con Franco Maria Ricci La carpa del sogno (2017) e La gatta, Borges e il foxterrier (2020) e con La Nave di Teseo il recente I manoscritti dei morti viventi (2023).

  • Storia, finzioni. Cinque fughe teatrali

    postfazione di Graziano Graziani
    pagine: 152
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2024
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877573179



    €20,00

    Tutto quello che in queste fughe si racconta è visto e perso di vista attraverso le nebbie della Storia, è un lembo di bruciante verità esistenziale rimasto impigliato nella trama mai troppo precisata degli eventi collettivi: l’agonia dell’avventura coloniale italiana attraverso la lente deformata di una “storia di famiglia”; il processo a Leni Riefenstahl, la regista di Hitler, ricostruito in forma di audizione per uno spettacolo; l’ondivaga confessione del primo terrorista dissociato della sinistra rivoluzionaria tedesca degli anni ’70; l’imperialismo russo che si ripete in farsa nelle gesta di un attore chiamato a sostituire Vladimir Putin nelle occasioni ufficiali; il maggio del ’68 concentrato e dissolto nel claustrofobico “dramma da camera” di un commissariato parigino.
    In una continua confusione tra sfondo e figura, il singolo continua a essere, come diceva Georg Büchner, “solo schiuma sulle onde” e l’anacronismo del teatro l’unico luogo in cui il suo urlo possa ancora riecheggiare.

     

    Attilio Scarpellini, critico, scrittore e dramaturg. Tra i fondatori dell’associazione di giornalisti Lettera 22 e uno dei principali sostenitori del movimento del Teatro indipendente, ha scritto sulle pagine di Diario e del settimanale online La differenza. Ha diretto la rivista Quaderni del teatro di Roma e ha collaborato alla rubrica di teatro di doppiozero. Tutor di drammaturgia al laboratorio “Corpo scritto” di Elvira Frosini e Daniele Timpano, ha insegnato all’Università di Roma La Sapienza e alla scuola di alta formazione per la danza Da.re. Tra i suoi scritti troviamo L’angelo rovesciato. Quattro saggi sull’11 settembre e la scomparsa della realtà (Idea, 2008), La fortezza vuota. Discorso sulla perdita di senso del teatro (con Massimiliano Civica, Edizioni dell’asino, 2014), Il tempo sospeso delle immagini (Mimesis, 2020) e Figlio di cane (Mimesis, 2024). Racconta immagini e libri ai microfoni di Rai Radio 3.

  • Mario Merz Igloo. Catalogue Raisonné Vol. 1

    pagine: 560
    formato: 23 x 27 cm
    data di pubblicazione: settembre 2024
    immagini: 350 col. e b/n
    confezione: brossura cucita cartonata
    edizione italiana
    isbn: 9788877572615



    €75,00

    Il primo volume del catalogo ragionato dell’opera dell’artista è dedicato agli igloo. Basato sull’esaustiva ricerca condotta dalla storica dell’arte Maddalena Disch, è un progetto editoriale di Fondazione Merz, con il supporto del Comitato Scientifico ed Editoriale composto da Mariano Boggia, Luisa Borio, Richard Flood, Beatrice Merz, Frances Morris e Vicente Todolì. Il volume è introdotto da un testo a firma di Beatrice Merz e dal saggio di Maddalena Disch. Ogni opera è presentata con una scheda analitica storica e biografica coadiuvata da accurati riferimenti bibliografici e da un esauriente repertorio fotografico.

    Il volume include testi dell’artista e interviste a Jean-Christophe Ammann, Mirella Bandini, Sergio Barana, Matteo Benvenuti, Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Bruno Corà, Danilo Eccher, Corinna Ferrari, Piero Gilardi, Marlis Grüterich, Claudio Guarda, Michael Haerdter, Richard Koshalek, Corrado Levi, Salvatore Licitra, Beatrice Merz, Linda Morris, Fumio Nanjo, Suzanne Pagé, Gabriele Perretta, Bartolomeo Pietromarchi, Mila Pistoi, Barbara Reise, Giuseppe Risso, Harald Szeemann, Laura Tansini, Caroline Tisdall, Tommaso Trini, Paolo Vagheggi, Gemma Vincenzini e Francesco Vincitorio; oltre a una nota biografica e alla bibliografia a cura dell’Archivio Merz.

    Il libro, costituito da 560 pagine e 350 immagini, esce in due edizioni, una in lingua italiana e una in lingua inglese.

     

    Il progetto è realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council (2023).