politica
  • Anteprima
    Jean Pierre Filiu

    Storia di Gaza

    traduzione di Anna Maria Farinato

    pagine: 400
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: marzo 2026
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn: 9788877573360



    €25,00

    Attraverso date, personaggi e passaggi generazionali Filiu, descrive lo scenario di una delle più grandi catastrofi umanitarie dal secondo Dopoguerra. La tragica attualità di Gaza ha sfortunatamente occultato la lunghissima storia di questa oasi prospera, coinvolta sin dall’antichità dalle vicende di tutti gli imperi della regione. È nel 1948 che il destino di questa terra millenaria si ribalta, ridotta a una striscia di territorio, da prima amministrata dall’Egitto e infine, due decenni più tardi, occupata dallo Stato di Israele. Madre dei fedayn e culla dell’Intifada, Gaza assume da allora, nel bene e nel male, un ruolo determinante nel nazionalismo palestinese. Ben lontana dall’essere unicamente una enclave assediata, Gaza detiene la chiave della pace o della guerra nel complesso quadro mediorientale, perché è là che si giocano sia la sicurezza di Israele sia l’avvenire della Palestina. La ricerca portata avanti in questo volume nella sua prima traduzione in italiano, non ha eguali per ampiezza di documentazione, e si spinge fino agli sviluppi contemporanei, al di là della riflessione storica su una delle maggiori crisi politiche dei nostri tempi.

     

    Jean Pierre Filiu è docente universitario in Storia del Medioriente ed è l’autore di saggi fondamentali tra i quali si segnalano Mitterand et la Palestine (Fayard, 2005), Main basse su Israël (La Découverte, 2019) e Comment la Palestine fut perdue (Seuil, 2024). Collabora con le Monde per il quale pubblica, sul sito del quotidiano, la rubrica Un si proche Orient, seguita da milioni di lettori.

  • La morte dell’atleta

    La stanza del mondo

    postfazione di Dávid Szolláth
    traduzione di Mariarosaria Sciglitano
    pagine: 168
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: giugno 2024
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn: 9788877573148



    €23,00

    Un atleta muore in circostanze che non si sanno spiegare e a ricostruire la sua vita sarà la fidanzata Hildi, incaricata da una casa editrice di scrivere un mémoire. Hildi inizierà così ad indagare tentando di fare chiarezza sulla vicenda, sui colleghi del suo amato Bálint e sulla soffocante atmosfera postbellica che li circonda. Sullo sfondo di uno stadio chiuso, controllato, così come il regime socialista ungherese dell’epoca, un gruppo di amici è accomunato da un unico, agognato obiettivo: raggiungere un primato, nello sport e nella vita, attraverso la sfida e la conoscenza di se stessi. Scopriranno presto che quell’aspirazione è inafferrabile, come la verità e la morte stessa.

    Finito nel 1961, La morte dell’atleta è uscito in Ungheria solo nel 1966 dopo essere stato pubblicato in francese da Editions du Seuil (1965) e poco prima che uscisse in tedesco presso la Hanser Verlag di Monaco (1966), che indusse la censura ungherese ad autorizzarne la pubblicazione in patria. Da allora è stato tradotto in una decina di lingue.

     

    Miklós Mészöly (Szekszárd, 1921 – Budapest, 2001) è tra gli scrittori ungheresi più significativi della seconda metà del Novecento.
    Laureatosi in legge nel 1944, viene mandato al fronte lo stesso anno, cadendo prigioniero in Serbia. Lavora come drammaturgo, dal 1958 collabora con la rivista letteraria Jelenkor, cofondatore dell'Accademia delle Arti e della Letteratura Széchenyi, è tra i portavoce della Demokratikus Charta. Tra le sue opere più note si segnalano – per motivi di censura politica non ne sono state pubblicate molte – Magasiskola, Saulus, Pontos történetek, útközben, Film, Megbocsátás, Otthon és világ.

  • Il leone e l'usignolo. Un viaggio attraverso la Turchia moderna

    La stanza del mondo

    traduzione di Luca Castelletti
    postfazione di Andrea Bajani
    pagine: 164
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: aprile 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572875



    €23,00

    La Turchia, terra divisa tra Oriente e Occidente, appare sospesa tra il suo glorioso passato e un futuro pericoloso e imprevedibile. Dopo il tentato colpo di stato militare contro il presidente Erdoğan nel 2016, un evento che ha scioccato il mondo, il giornalista e romanziere Kaya Genç viaggia alla ricerca dei luoghi e delle persone che racchiudono in sé i contrasti del ricco passato del suo Paese. Mentre attentatori suicidi attaccano Istanbul, e giornalisti e insegnanti vengono imprigionati, Genç cammina per le strade dei quartieri ottomani, raccontando le storie di ordinari cittadini turchi che vivono i conflitti dell’Anatolia. Il leone e l’usignolo, intrecciando memorie, interviste e l'autobiografia dell'autore, è un viaggio contemporaneo attraverso l'anima di un Paese la cui storia è stata divisa tra violenza e bellezza, tra il ruggito dei leoni e il canto degli usignoli.

     

    Kaya Genç è un giornalista, romanziere e saggista di Istanbul. Ha un dottorato in Letteratura inglese ed è autore di quattro libri: The Lion and the Nightingale (I.B. Tauris, 2019), Under the Shadow (I.B. Tauris, 2016), An Istanbul Anthology (American University in Cairo Press, 2015) e Macera (YKY, 2008). Ha contribuito con saggi e articoli alle principali riviste e giornali del mondo, tra cui il New York Times, Foreign Affairs, Times Literary Supplement, The New Yorker, The Nation, The Paris Review, The Guardian e The Financial Times. The Atlantic ha scelto gli scritti di Kaya per la lista delle “migliori opere di giornalismo del 2014” della rivista.

  • FUORI! 1971 – 2021. 50 anni dalla fondazione del primo movimento omosessuale in Italia

    a cura di Roberto Mastroianni e Chiara Miranda
    pagine: 160
    data di pubblicazione: ottobre 2021
    formato: 21 x 29,5 cm
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572349



    €25,00

    Cinquant’anni fa nasceva a Torino il primo movimento di lotta per la liberazione delle persone omosessuali italiano: il FUORI!. In parallelo usciva l’omonima rivista, voce e strumento organizzativo di una “comunità” che pian piano si espande in tutta Italia. Per ripercorrere genesi, sviluppi e lasciti di un’esperienza che segna la fisionomia dell’attuale movimento LGBTQ+ italiano, il Museo Diffuso della Resistenza insieme al Polo del ’900 e alla Fondazione Sandro Penna – FUORI! presentano la mostra “FUORI! 1971 – 2021. 50 anni dalla fondazione del primo movimento omosessuale in Italia”, che si svolge dal 24 settembre al 24 ottobre 2021, di cui questo libro è restituzione e integrazione teorica e storico-critica.

  • Non siete stati ancora sconfitti

    La stanza del mondo

    traduzione di Monica Ruocco
    pagine: 288
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572882



    €23,00

    Prima traduzione italiana degli scritti del blogger e attivista Alaa Abd el-Fattah, uno dei protagonisti della rivoluzione di piazza Tahrir del 2011. Il libro esce grazie a una rete internazionale di editor e giornalisti, alla famiglia dell’autore, ad Amnesty International che da anni segue il caso dello scrittore tuttora in carcere, ad ARCI e alla collaborazione con la casa editrice Fitzcarraldo di Londra lo pubblica contemporaneamente nella traduzione inglese. Un volume in grado di restituire la drammatica situazione dell'Egitto nelle cui carceri si stimano siano reclusi oltre 60.000 detenuti politici e di coscienza, sottoposti a torture, esecuzioni capitali, ingiusto processo e lunghi periodi di detenzione preventiva, in palese violazione dei diritti umani e civili.

     

    Alaa Abd el-Fattah, nato nel 1981 al Cairo, è entrato per la prima volta in prigione a 25 anni, nel 2006. Le autorità egiziane lo avevano arrestato durante una manifestazione pacifica al Cairo. Divenuto la figura simbolo della dissidenza egiziana ha trascorso gli ultimi sei anni praticamente sempre dentro una cella, privato anche dei libri e della carta per scrivere. È considerato da Amnesty International un ‘prigioniero di coscienza’, il più noto tra le decine di migliaia di detenuti politici nelle carceri egiziane. Figlio della più importante famiglia egiziana di attivisti e difensori dei diritti umani e civili, Alaa incarna un’intera generazione di giovani egiziani che mettono la propria vita e la propria intelligenza al servizio del diritto alla dignità, individuale e collettiva.

  • Il libro della scomparsa

    La stanza del mondo

    traduzione dall'arabo di Barbara Teresi
    pagine: 184
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: maggio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572813

     



    €23,00

    Il mistero avvolge un fatto senza precedenti: verso la mezzanotte di una notte qualsiasi, tutti i palestinesi improvvisamente scompaiono, volatilizzati. Non si sa che fine abbiano fatto autisti, braccianti, medici e infermieri, giovani e vecchi. Cosa potrebbe accadere agli israeliani se i palestinesi non fossero più, allo stesso tempo, il nemico, il capro espiatorio, l’alibi? Cosa succede quando, nella propria vita, scompare il nemico? La scrittrice palestinese Ibtisam Azem firma uno dei romanzi più innovativi del panorama letterario arabo.

     

    Ibtisam Azem, giornalista e scrittrice palestinese, ha pubblicato due romanzi in arabo: Sariq al-Nawm (Il ladro del sonno, 2011) e Sifr al-Ikhtifaa (Il libro della scomparsa, 2014), entrambi per Dar al-Jamal (Beirut, Baghdad e Freiberg am Neckar). Il libro della scomparsa è alla sua prima traduzione italiana. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa, Ibtisam Azem ha studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e successivamente all’Università di Freiburg in Germania. Lavora come corrispondente a New York per il quotidiano arabo al-Araby al-Jadeed e come co-responsabile della ezine Jadaliyya.