narrazione
  • Chen Zhen
    Miguel Angel Mendo

    Perché io nascessi

    La favola dell’arte

    pagine: 56
    formato: 14 x 20 cm
    data di uscita: ottobre 2000
    immagini: 28 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano
    isbn 9788877571137



    €10,33

    I Dignitari del Destino si sono riuniti per decidere le circostanze di una nascita: una nuova vita sarà presto destinata a una donna desiderosa di diventare mamma. Ma poiché la decisione si rivela essere più lunga e difficile del previsto, chi sta per venire al mondo decide di prendere coraggio e di chiedere di avere voce in capitolo nella scelta del proprio destino. Di qui inizia l’emozionante avventura della sua nascita, piena di speranze e di attesa, ma anche di imprevisti che rischiano di compromettere la Chiamata alla Vita. Una storia delicata e divertente che racconta ai bambini il miracolo della nascita con un linguaggio semplice e poetico.

    Chen Zhen (Shangai, 1955 - Parigi, 2000). Ha partecipato all’ultima Biennale di Venezia con l’installazione Jue Chang-Fifty Strokes to Each, esempio della sua ricerca artistica che nasceva dall’incontro tra la cultura occidentale e la cultura cinese. Il valore delle sue opere risiedeva nella costante ricerca dell’armonia tra il corpo e lo spirito, ispirata al Taoismo e alla religione e filosofia buddista.

    Miguel Angel Mendo (Madrid 1949) Laureato in psicologia diventa in seguito psicoterapeuta. Oltre che autore di letteratura infantile, è stato scrittore di opere teatrali, insegnante di cinema, collaboratore per varie riviste e redattore di programmi televisivi e radiofonici. Sono stati tradotti in italiano dalle Edizioni Piemme Junior: Per un maledetto spot  con cui ha vinto il Premio Lazarillo nel 1989, uno dei premi più prestigiosi della letteratura giovanile in Spagna, Un museo sinistroI morti stiano zitti! e Perché io nascessi.

  • Fabrizio Monetti
    Guido Quarzo

    Il costruttore di torri

    La favola dell'arte

    pagine: 64
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: marzo 2000
    confezione: cartonato
    lingua: italiano
    isbn: 9788877570949



    €15,00

    Un costruttore di torri intraprende un lungo viaggio nella speranza di catturare nuove idee e costruire la più bella torre per il figlio del Re. Il viaggio diviene metafora di un’affannosa ricerca artistica e la città di Alberi, il Bar della Pietraia e una strada rocciosa percorsa insieme ad un venditore di automobili, i luoghi in cui catturare nuove forme, colori e profumi. Il tempo scorre inesorabile e la ricerca del costruttore di torri pare non dare i suoi frutti; né i luoghi visitati né le persone incontrate lungo il cammino gli suggeriscono un’idea brillante. Soltanto la pace di una notte di chiaro di luna gli offrirà la giusta ispirazione e gli salverà la vita.

    Guido Quarzo è nato a Torino nel 1948. Laureato in pedagogia presso l’Università degli Studi di Torino, ha insegnato per molti anni nella scuola elementare. Considerato fra i più interessanti scrittori per ragazzi, nel 1995 gli viene assegnato il premio Andersen Baia delle Favole quale miglior autore. Per hopefulmonster ha pubblicato Luì e l’arte di andare nel bosco e Storie di pietra e d’altro.

    Fabrizio Monetti ha recitato in diverse compagnie teatrali ed inoltre ha lavorato come attore in film quali Portami via e Benvenuti a San Salvario oltre che in sceneggiati radiofonici e televisivi RAI. Come pittore ha esposto in diverse personali e collettive fino al 1994.

  • La classe dei mostriciattoli

    VOLUME ESAURITO

    La favola dell’arte

    pagine: 56
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: gennaio 1998
    immagini: 53
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn: 9788877570772



    €10,33

    Il bambino Gino Enn introduce uno per uno i suoi compagni di classe, che descrive prendendo spunti dai loro difetti corporei e dalle manie comportamentali che li caratterizzano e che, accentuate da una divertente inversione prospettica, ne determinano il ruolo di monstrum: Cucco Fulvo, ad esempio, ha due orecchie che sembrano altoparlanti e un naso a pulsante che lo fanno somigliare a un televisore, Foffo Frino ogni volta che respira si gonfia come un palloncino e sale in cielo, mentre Ciaba Brina piange caramelle alla frutta e i gemelli Fritti Fratti si trasformano in bicicletta.
    La classe di mostriciattoli che Piero Gilardi disegna e Sebastiano Ruiz Mignone racconta è la metafora di un mondo ideale in cui la mancanza di pregiudizi e la tolleranza verso il prossimo consentono di rivestire di positività i difetti e le manie di tutti e di fare della conoscenza reciproca un momento di autentica magia.

     

    Piero Gilardi (Torino, 1942). Artista che sin dagli anni Sessanta pone al centro della sua ricerca il dissidio terminologico tra Natura - alla cui “ricostruzione” si applica fin dai primi Tappeti natura in poliuretano - e Cultura, segnatamente la cultura tecnologica cui in anni recenti l’artista ha grandemente contribuito con la creazione e le attività dell’associazione parigina Ars Technica. Ne La classe dei mostriciattoli Gilardi si avvale tanto della sua formazione accademica quanto dell’esperienza condotta nel sociale, ritraendo con leggero spirito caricaturale i compagni di Gino Enn.

     

    Sebastiano Ruiz Mignone (Santo Stefano Belbo, Cuneo, 1947). Scenografo teatrale e cinematografico, ha scritto testi televisivi e radiofonici; finalista al Premio Città di Verbania - Il Battello a Vapore, nel 1994, con il romanzo Guidone Mangiaterra e gli sporcaccioni.

  • NEVE

    VOLUME ESAURITO

    La favola dell’arte

    pagine: 48
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: novembre 1996
    immagini: 41
    confezione: cartonato
    lingua: italiano
    isbn: 9788877570710



    €10,33

    È un vero “viaggio delle meraviglie” quello del piccolo Marco, che nella notte di Natale, contravvenendo al più ovvio dei divieti, si avventura da solo nella campagna innevata, dove una tempesta di forme e colori lo scorterà in volo attraverso una serie di incontri bizzarri, teneri o spaventosi. Preventivamente immortalati dall’artista Julian Schnabel in ritratti enigmatici e svaporate visioni, i personaggi di Neve  vanno dall’Idiota, che odia pensare ma ama giocare alle carte, all’Ornitorinco Platypus, che nessuno vede mai ma lascia tracce in quantità, all’Uomo di Neve, il cui “santino” su Polaroid nella tasca di Marco ne protegge l’accattivante girovagare fino a ricomparire, al sorgere del sole, nelle vesti corazzate di un guerriero medievale.

    Dario Voltolini alterna abilmente il registro narrativo a quello figurativo, scandito dalle altrimenti ermetiche immagini di Schnabel: a queste lo scrittore affianca un dizionario fantastico di oggetti, musiche, ambienti, concetti ed emozioni che trascinano bibliofili ed esordienti nell’avventura onirica della lettura.

     

     

    Julian Schnabel, nato a New York nel 1951, completa qui gli studi dove frequenta dal 1973 l’Indipendent Study Program del Whitney Museum. Nel 1976 compie un primo viaggio in Europa, dove si appassiona ai capolavori di Giotto, Duccio da Boninsegna, Caravaggio. In un secondo viaggio europeo, l’uso della maiolica nelle architetture di Barcellona di Antoni Gaudí lo suggestiona a tal punto da indurlo a rivestire l’intera superficie delle sue tele da un collage di piatti rotti. Nella sua ricerca non dimentica le tecniche più tradizionali, come la pittura su tela o tavola, per quanto sia fortemente caratterizzata dall’adozione come supporti di materiali inconsueti - velluti, fondali di teatri, teloni cerati. Altrettanto vasto è il repertorio figurativo, che spazia dalle grandi scritte ai ritratti in chiave espressionista, dalle elaborazione di simboli religiosi pertinenti a culture diverse alla citazione letterale di dipinti famosi.

     

     

    Dario Voltolini, nato nel 1959 a Torino dove si è laureato in Filosofia del Linguaggio, è noto al grande pubblico per Una intuizione metropolitana, (Bollati Boringhieri), Rincorse (Einaudi) e per il recente libro pubblicato da Feltrinelli Forme d’onda. Ha scritto due radiodrammi per Radio3 e Radio2, i testi di Mosorrofa o dell’ottimismo, Città, Macchinario, Capelas Iperfeitas  per il musicista Nicola Campogrande e tiene regolarmente corsi di scrittura creativa presso la Scuola Holden di Torino. Qui esordisce senza esitazioni nella letteratura per ragazzi, guidandoli attraverso la giungla misteriosa delle opere di Julian Schnabel.