Il volume è edito in occasione della mostra allestita all’Institut Mathildenhöhe di Darmstadt dal 23 luglio al 4 settembre 2005.
“Questo scritto è destinato a coloro i quali ritengono che la mia pittura sia un esercizio più o meno elegante di estetismo decorativo. Ad essi intendo dire che credo e mi affido al valore lirico del colore e dei segni, ma non penso che la pittura, e l’arte in genere, sia una fuga dalla realtà, una zona franca. Credo al contrario che essa continui ad essere uno strumento di conoscenza e quindi di immersione nella realtà.” (Giorgio Griffa)
Giorgio Griffa è nato a Torino nel 1936. Dal 1968 ha tenuto circa cento esposizioni personali in spazi pubblici e privati, fra cui la XXXIX Biennale di Venezia nel 1980 e la GAM di Torino nel 2001-02. Ha pubblicato i seguenti testi: Non c’è rosa senza spine (Martano, Torino 1975); Cani sciolti antichisti (Martano e Samanedizioni, Genova 1980); Drugstore Parnassus (Martano e Ottenhausen Verlag, Aachen 1981); In nascita di Cibera (Studio Noacco, Chieri 1989); 434-442-443-... (Franco Masoero, Torino 1992); Il principio di indeterminazione (Maestri Incisori, Milano 1994); Di segno in segno, con Martina Corgnati (Stefano Fumagalli, Bergamo 1995); Come un dialogo (Lorenzelli Arte, Milano 1997); Approdo a Gilania (Galleria Giancarlo Salzano, Torino 1998); Intelligenza della materia (Galleria Giancarlo Salzano, Torino 2000); 60 schizzi da opere 1968/2000 e un testo (Franco Masoero, Torino 2000); Nelle orme dei Cantos (Libri Scheiwiller, Milano 2001).