La comunità scientifica ha cominciato ad interrogarsi su uno dei pilastri del pensiero moderno: la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin. Se essa è un lento, continuo processo secondo il quale una specie gradualmente si modifica fino ad una nuova, come riteneva Darwin, perché mancano degli anelli di congiunzione nelle tracce fossili? Due eminenti paleontologi, Niles Eldredge e Stephen Jay Gould, sulla base delle loro accurate ricerche sono giunti alla conclusione che una specie, una volta evoluta, raramente è sottoposta a cambiamenti e che l'evoluzione di una nuova specie avviene solo periodicamente, in scatti relativamente rapidi. Strutture del tempo di Niles Eldredge (in appendice l'articolo scritto con S. J. Gould nel 1976) è l'esposizione più completa ed avvincente di quella che è stata denominata "teoria degli equilibri punteggiati", in Italia conosciuta soltanto attraverso alcuni saggi elementari e divulgativi.
Niles Eldredge è nato a Brooklyn nel 1943, è paleontologo e curatore della collezione di invertebrati dell'American Museum of Natural History di New York. Assieme a Stephen J. Gould ha elaborato la teoria degli equilibri punteggiati, una delle piú originali del darwinismo contemporaneo. Tra i suoi libri piú recenti Strutture del tempo (Hopefulmonster, 1991) e Il canarino del minatore (Sperling & Kupfer, 1994). Di lui Einaudi ha pubblicato Ripensare Darwin. Il dibattito alla Tavola Alta dell'evoluzione («Biblioteca Einaudi», 1999), La vita in bilico («Einaudi Tascabili», 2000) e Perché lo facciamo («Gli struzzi», 2005).