Il mistero avvolge un fatto senza precedenti: verso la mezzanotte di una notte qualsiasi, tutti i palestinesi improvvisamente scompaiono, volatilizzati. Non si sa che fine abbiano fatto autisti, braccianti, medici e infermieri, giovani e vecchi. Cosa potrebbe accadere agli israeliani se i palestinesi non fossero più, allo stesso tempo, il nemico, il capro espiatorio, l’alibi? Cosa succede quando, nella propria vita, scompare il nemico? La scrittrice palestinese Ibtisam Azem firma uno dei romanzi più innovativi del panorama letterario arabo.
Ibtisam Azem, giornalista e scrittrice palestinese, ha pubblicato due romanzi in arabo: Sariq al-Nawm (Il ladro del sonno, 2011) e Sifr al-Ikhtifaa (Il libro della scomparsa, 2014), entrambi per Dar al-Jamal (Beirut, Baghdad e Freiberg am Neckar). Il libro della scomparsa è alla sua prima traduzione italiana. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa, Ibtisam Azem ha studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e successivamente all’Università di Freiburg in Germania. Lavora come corrispondente a New York per il quotidiano arabo al-Araby al-Jadeed e come co-responsabile della ezine Jadaliyya.