• Sull’intervento del Consiglio Comunale nel caso di Alaa Abd el-Fattah

    Amnesty International e hopefulmonster, editore italiano di Alaa Abd el-Fattah, plaudono l’intervento del Consiglio Comunale sul caso dell’attivista egiziano in carcere e in sciopero della fame da 82 giorni.

    Lunedì 20 giugno, il Consiglio Comunale di Torino ha chiesto la liberazione di Alaa Abd el-Fattah, ingegnere e blogger incarcerato in Egitto – e in sciopero della fame – per presunte violazioni della sicurezza nazionale tramite diffusione di false notizie. Alaa era stato uno dei principali esponenti della rivolta del 2011 contro il presidente Hosni Mubarak, la Rivoluzione di piazza Tahrir. La mozione, che ha come primo firmatario il consigliere Silvio Viale, chiede inoltre la scarcerazione di Mohamed el-Baqer (l’avvocato di Alaa, a sua volta imprigionato) e del blogger Mohamed Oxygen Ibrahim, arbitrariamente inclusi alla fine del 2020 in una “lista di terroristi”.

    Il documento approvato in aula con 22 consiglieri a favore chiede l’esposizione a Palazzo Civico di uno striscione di solidarietà con Alaa e i detenuti politici in Egitto. Al presidente egiziano Al-Sisi viene inoltre richiesto di liberare Alaa Abd el-Fattah, Mohamed el-Baqer e Mohamed “Oxygen” Ibrahim, detenuti per aver esercitato pacificamente i loro diritti nonché di espellere Alaa verso la Gran Bretagna, della quale possiede la cittadinanza.
    Il Consiglio Comunale di Torino chiede, infine, al Governo italiano, già impegnato nelle vicende di Giulio Regeni e di Patrick Zaki, oggi alla sesta udienza del suo processo, di agire verso Il Cairo per ottenere la liberazione dei tre prigionieri di coscienza.

    “Accogliamo con favore la presa di posizione del Consiglio Comunale di Torino, tra le poche istituzioni ad alzare la voce contro la dittatura disumana di Al-Sisi. Noi continueremo ad andare avanti, per Alaa, Mohamed, Oxygen, Patrick e tutte le persone private da questo regime dei loro diritti” commenta Emanuele Russo presidente di Amnesty International Italia.

    Soddisfatta anche Beatrice Merz, presidente di hopefulmonster, l’editore italiano che ha pubblicato in anteprima mondiale gli scritti del blogger e attivista Alaa Abd el-Fattah, Non siete stati ancora sconfitti: “Credo che Torino, a due giorni dallo svolgimento di un pride di grande successo ed enormemente partecipato, confermi la sua fama di capitale italiana dei diritti. Ringrazio particolarmente per il coraggio e per il grande supporto la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo e il consigliere Silvio Viale”.

    “I diritti di Alaa sono i nostri diritti. Non c’è nessuna distanza tra un prigioniero di coscienza egiziano e i cittadini italiani. Siamo parte di un’Unione, l’Europa, che rimarrà solida solo se continuerà a difendere democrazia, libertà e diritti. Il futuro di Alaa, il futuro delle decine di migliaia di prigionieri nelle carceri egiziane è il nostro, di futuro” conclude la scrittrice e giornalista Paola Caridi, promotrice, insieme a Riccardo Noury portavoce di Amnesty International Italia, della staffetta internazionale del digiuno di solidarietà in favore di Alaa.

  • Alaa Abd el-Fattah e lo sciopero della fame

    hopefulmonster, l’editore italiano che ha pubblicato in anteprima mondiale gli scritti del giovane blogger e attivista Alaa Abd el-Fattah – Non siete stati ancora sconfitti – Traduzione di Monica Ruocco –, sostiene il giovane attivista egiziano ingiustamente in carcere e in sciopero della fame da 55 giorni.

    “Confidiamo che Il governo italiano possa essere di supporto alla drammatica situazione di Alaa Abd el-Fattah. Noi come casa editrice, che, insieme all’editore inglese Fitzcarraldo, per primi al mondo abbiamo pubblicato il suo libro, ci stiamo adoperando per sensibilizzare media, stakeholder e politici rispetto a una situazione sempre più intollerabile, non solo per Alaa ma anche per gli oltre 60.000 prigionieri di coscienza nelle carceri egiziane” dichiara Beatrice Merz, fondatrice e presidente di hopefulmonster editore.  Mercoledì 25 maggio Laila Soueif, mamma di Alaa Abd el-Fattah, è stata audita dai membri del Comitato permanente sui Diritti Umani nel mondo della Camera dei Deputati “in merito all’indagine conoscitiva sull’impegno dell’Italia nella comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni” partecipando alla seduta del Comitato, presieduto dall’onorevole Laura Boldrini.
    “È stata un’audizione necessaria per tre ragioni. La prima: perché è dalla viva voce della madre di Alaa Abd el-Fattah che i deputati hanno potuto ascoltare la sua storia e le sue condizioni di prigioniero di coscienza. La seconda ragione: perché a raccontare Alaa non è stata solo sua madre, ma una delle più stimate difensore dei diritti umani e accademica riconosciuta a livello internazionale. La terza: perché l’audizione è avvenuta all’interno del parlamento italiano, che ora – ancora una volta – non può dire di non sapere quello che succede in Egitto. Alla richiesta dell’onorevole Lia Quartapelle, responsabile della politica estera del PD, su quello che si può fare per sostenere il caso di Alaa, Laila Soueif ha chiesto di fare pressione sul nostro governo, il governo di un Paese che ha già sperimentato, attraverso l’uccisione di Giulio Regeni e la detenzione di Patrick Zaki, le violazioni dei diritti umani da parte del regime egiziano” commenta Paola Caridi, curatrice del libro Non siete stati ancora sconfitti.

    Dura anche la posizione di Amnesty International che da anni segue il caso dello scrittore e che ha collaborato all’edizione italiana del libro. “Lo sciopero della fame deciso da Alaa Abd el-Fattah per opporsi ad un regime, quello di Al-Sisi, che tiene lui, migliaia di altri cittadini egiziani e l’intero paese sotto la più terribile autocrazia, fa cadere l’ultimo alibi, se ancora qualcuno pensasse ci fosse, al Governo italiano. Il nostro paese deve cambiare rotta, radicalmente, nei rapporti con l’Egitto. Non esiste alcuna ragione che possa giustificare una condotta tanto contraria ai diritti umani e ai principi costituzionali” dichiara Emanuele Russo Presidente Amnesty International Italia.
    Laura Boldrini presidente del Comitato permanente sui Diritti Umani nel mondo della Camera dei Deputati commenta così questa inaccettabile vicenda: “Il governo italiano si adoperi affinché venga data quanto prima risposta alle richieste di Alaa Abd el-Fattah, attivista e blogger egiziano detenuto nel suo Paese e in sciopero della fame da 54 giorni. Da poco trasferito in altra struttura, fino a pochi giorni fa si trovava nell’istituto penitenziario di Tora, al Cairo, in cui è stato rinchiuso anche Patrick Zaki. Alaa Abd el-Fattah è uno dei prigionieri di coscienza del regime di Al-Sisi, simbolo di una generazione di giovani egiziani che mettono la propria vita al servizio dei diritti umani.  È stato arrestato più volte per aver partecipato a manifestazioni non autorizzate”.

  • hopefulmonster lancia la nuova collana Pennisole diretta da Dario Voltolini

    hopefulmonster, la casa editrice indipendente che deve il suo nome agli hopeful monsters, ovvero ai salti evolutivi, quei piccoli mostri che sono così prima di passare alla propria reale natura – fondata nel 1986 da Beatrice Merz, lancia una nuova collana: Pennisole diretta dallo scrittore Dario Voltolini.
    La parola Pennisole, racchiude le penne, la penisola italiana e le sue isole.
    La collana pubblica infatti testi di autori Italiani, o di autori stranieri che scrivono italiano, spesso già noti o molto noti al pubblico.  “La scrittura (la sua qualità) desidero sia il perno centrale di Pennisole e poiché siamo convinti che in Italia stiamo vivendo una stagione (non da ora e non per poco) di alto livello nell’arte dello scrivere, con hopefulmonster vorremmo concorrere alla diffusione di questa varia e effervescente qualità felici di aprire un altro spazio alla creatività e alla fantasia che percorrono il nostro gentile e meraviglioso idioma. –  commenta Dario Voltolini – Alle nostre penne lasciamo quella che potremmo chiamare libertà di prosa perché siamo certi che la collana ospiterà testi molto diversi uno dall’altro e magari anche diversi da ciò che quell’autrice o quell’autore solitamente scrivono nella loro attività professionale abituale. Un notissimo e raffinato autore di gialli/noir ha prodotto una gemma che riguarda lo sport della sua vita, per esempio. Che non è uno sport né giallo né noir!”

  • hopefulmonster al Salone Internazione del Libro (XXXIII edizione)

    L’autunno 2021 sarà ricco di eventi. Un calendario di incontri, presentazioni con gli autori ed eventi vi porterà nelle prossime settimane alla scoperta delle nuove pubblicazioni di hopefulmonster editore. Tra gli eventi più importanti, il Salone Internazionale del Libro a Torino alla sua XXXIII edizione con il tema “Vita Supernova”.

    È UFFICIALE: SAREMO AL SALONE DEL LIBRO 2021
    hopefulmonster parteciperà alla più grande fiera dell’editoria italiana, dal 14 al 18 ottobre 2021, a Lingotto Fiere. Veniteci a trovare: sarà l’occasione di conoscere il nostro catalogo e scoprire tutte le novità editoriali.

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  • La casa del mostro

    I pensieri e i progetti, le parole e le immagini di hopefulmonster hanno trovato una nuova casa. Poco distante da quella che fu la sua prima sede torinese, dopo il trasferimento da Firenze. Nel pieno centro quadrato e squadrettato di Torino, sorge l’unico palazzo rinascimentale della città, sopravvissuto ad assedi, ampliamenti barocchi o bombe di guerre più recenti.

    La casa del mostro, al piano terreno, affaccia sul secondo cortile interno del palazzo, ornato da un grande, antico platano che si alza da un’aiuola di pervinche e mughetti, quasi s’immaginasse in aperta campagna. Le varie stanze della casa ospitano la redazione, al lavoro – insieme – su un grande tavolo da sarto al centro della sala più grande.

    La casa è un luogo di passaggi, d’ingressi, di persone. Opere d’arte e libri aspettano le discussioni e ospitano il lavoro di un’autentica – piccola ma attenta – comunità, impegnata a produrre libri, a sondare il presente e a raccoglierne le tracce.