scritti d'artista
  • Giuseppe Chiari

    Dubbio sull'armonia

    pagine: 60
    formato: 21 x 30 cm
    data di pubblicazione: febbraio 1990
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877570261



    €6,20

    Scritto da un musicista d’avanguardia questo libro conferma il tipico atteggiamento critico dell’avanguardia musicale verso teorie classiche. Ma va subito detto che lo scritto non tratta di Teoria dell’Armonia ma solo di Armonia. Del concetto che in campo teorico e didattico musicale si usa come implicito a fondamento di tanti comportamenti e precetti. In queste pagine si analizza non i meccanismi musicali ma i meccanismi concettuali. Si verifica se il discorso precettistico in musica sia dotato o privo di senso, e in ogni caso quali contraddizioni e quali conseguenze comporti. Il saggio scritto in forma di pensieri, frasi, aforismi, spesso sconfina in momenti esistenziali ed è senz’altro la testimonianza di una situazione che ci vede coinvolti.

  • L'arciere da un occhio e mezzo

    introduzione e note di Jean Claude Marcadé
    traduzione di Renata Francheschi
    pagine: 344
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: luglio 1989
    immagini: 44
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877570016



    €18,08

    “Il titolo è simbolico: l’arciere sciita, che rappresenta il creatore asiatico, lanciato al galoppo sul confine del mondo occidentale e orientale, col volto rivolto verso l’immenso Oriente (l’impero plurinazionale russo, la Persia, la Cina, il Giappone, l’India), solo con la metà di un occhio osserva quanto viene dall’Occidente. Il significato della metafora è chiaro, contestabile forse, ma deliberatamente provocatorio: l’arte russa d’avanguardia esiste in sé, trova sul suo terreno le forme necessarie, l’ispirazione creatrice”. Le memorie di Benedikt Livšic, che coprono un periodo cruciale dello sviluppo artistico in Russia, assumono un’importanza fondamentale nella ricostruzione dell’epopea della rivoluzione espressiva dei primi due decenni del XX secolo. Introduzione di Jean Claude Marcadé.

    Benedikt Konstantinovich Livšic (1887-1938) fu un poeta e uno scrittore dell’Epoca d’argento della poesia russa e traduttore di poesie franco-russe. Nato da una famiglia ebrea, si laureò in legge all'Università di Kiev nel 1912. Fu arruolato nell'esercito russo e prestò servizio durante la prima guerra mondiale. Insieme a Wladimir Burliuk, David Burliuk, Vladimir Mayakovsky e Vasily Kamensky fu membro e cofondatore del grande gruppo futurista russo Hylaea. Nel 1938 fu vittima delle grandi purghe di Stalin.

  • I want to write a book right now

    a cura di Beatrice Merz
    introduzione di Harald Szeemann
    traduzione di Paul Blanchard
    pagine: 194
    formato: 18 x 26,5 cm
    data di pubblicazione: luglio 1989
    confezione: brossura
    lingua: inglese
    isbn 9788877570253



    €15,49

    Questo libro è la traduzione inglese, riveduta e corretta, degli scritti dell’artista pubblicati per la prima volta nel 1985. La trascrizione dei testi, coerentemente al sistema di lavoro adottato da Mario Merz, non mantiene un ordine cronologico, ma individua tre momenti di distinzione tipologica in cui emergono diverse identità referenziali nello sviluppo della scrittura.

    “Voglio fare subito un libro è una raccolta di testi editi e inediti scritti da Mario Merz fino al 1985, in cui il dialogo tra le ‘forze’ dell’arte e quelle della letteratura erompe alle volte lussureggiante e brillante e alle volte aspro e critico, si concentra o si disperde in vari argomenti che scorrono nelle pagine come in un fiume in piena. Le libertà poetiche di cui Mario Merz si appropria nell’atto dello scrivere sono incastri di suggerimenti e riferimenti alla sua arte. Un’arte gestita sulla base di invenzioni: di strutture architettoniche (la progressione dei tavoli, delle spirali o dei più conosciuti igloo…), di costruzioni pittoriche (che si sviluppano fin dalla nascita di Merz artista), sullo sviluppo ciclico naturale e numerale degli elementi (l’applicazione della progressione numerica di Fibonacci), sull’utilizzo di materiali rifiutati dalla società (vetri rotti, giornali vecchi…), sulle dichiarazioni strategiche (“Se il nemico si concentra perde terreno, se si disperde perde forza”, “Objet cache-toi”, “Città irreale…”) che nelle sue opere vengono inserite come assiomi e nella lettura di questo libro affiorano come tracce.” Harald Szeemann

  • Suspense. Breve storia del vuoto in tredici stanze

    pagine 288
    formato 24 x 24 cm
    data di pubblicazione marzo 1988
    confezione brossura
    immagini 188
    lingua italiano
    isbn 9788877570083



    €20,66

    “Così come l’abbiamo appena visto un momento fa, prima ancora di aprirlo, questo volume offriva di sé una forma e un colore: un quadrato verde evoca subito un tavolo da gioco ed è qui che ora mi accingo a disporre le varie e mutevoli facce di un solitario”. Giulio Paolini, autore di questo libro d’artista, guida il lettore attraverso le opere dagli esordi, introducendoli a una conoscenza più “strettamente personale” del proprio enigmatico lavoro. Il volume, oltre a una ricca bibliografia, include testi ormai storici dell’artista ed altri del tutto inediti.

     

    Giulio Paolini è nato il 5 novembre 1940 a Genova, risiede a Torino. Dalla sua prima partecipazione a un'esposizione collettiva nel 1961 e dalla sua prima personale nel 1964 ha tenuto innumerevoli mostre in gallerie e musei di tutto il mondo (tra le maggiori, Stedelijk Museum di Amsterdam, Staatsgalerie di Stoccarda, Whitechapel Gallery a Londra). Ha partecipato a diverse mostre di Arte Povera ed è stato invitato più volte alla Documenta di Kassel e alla Biennale di Venezia.

  • Scritti 1910 -1915

    pagine: 155
    formato: 16,5 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: novembre 1987
    immagini: 9 col.
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877570156



    €12,91

    Questa raccolta comprende scritti dell’artista tedesco, fondatore con Kandinsky del gruppo Der Blaue Reiter. Gli scritti ordinati cronologicamente dal 1910 al 1915 comprendono articoli e note sulla teoria e la politica dell’arte, i testi apparsi per l’Almanacco Der Blaue Reiter e gli scritti del periodo della guerra alla quale Marc partecipò dal 1914 al marzo del 1916. Questi scritti sono una importantissima chiave per conoscere da vicino il panorama dell’arte europea dell’età delle avanguardie, il clima fondamentale per lo sviluppo artistico del nostro secolo. Permeata di riflessioni quale il rifiuto della prospettiva rinascimentale, l’importanza della sintesi e della costruttività nella composizione, il rapporto tra arte e scienza, il significato trascendente della guerra, la narrazione risulta sempre oracolare e visionaria.

    Franz Marc, nato a Monaco di Baviera nel 1880 da una famiglia di rigida confessione calvinista, si iscrive alla facoltà di Filosofia dell’Università Ludwig Maximilian, per poi abbandonare gli studi e intraprendere un nuovo percorso all’Accademia di Belle Arti di Monaco. Con l’intento di affermare il punto di vista degli animali al corrotto mondo degli uomini piuttosto che il contrario, Marc si impone nel panorama artistico grazie alla sua straordinaria visionarietà. Fonda nel 1911 il gruppo Der Blaue Reiter, assieme a Kandinskij, Klee, von Jawlensky ed altri. Si arruola volontario nell’Esercito Imperiale tedesco per perire nel 1916 nei pressi di Verdun.