politica
  • Anteprima
    Miklós Mészöly

    La morte dell’atleta

    La stanza del mondo

    traduzione di Mariarosaria Sciglitano
    postfazione di Dávid Szolláth
    pagine: 168
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: giugno 2023
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877573148



    €23,00

    Un atleta muore in circostanze che non si sanno spiegare e a ricostruire la sua vita sarà la fidanzata Hildi, incaricata da una casa editrice di scrivere un mémoire. Hildi inizierà così ad indagare tentando di fare chiarezza sulla vicenda, sui colleghi del suo amato Bálint e sulla soffocante atmosfera postbellica che li circonda. Sullo sfondo di uno stadio chiuso, controllato, così come il regime socialista ungherese dell’epoca, un gruppo di amici è accomunato da un unico, agognato obiettivo: quello di raggiungere un primato, nello sport e nella propria vita, attraverso la sfida e la conoscenza di se stessi. Scopriranno presto che quell’aspirazione sarà tutt’altro che facile, quasi inafferrabile, come la verità e la morte stessa.
    Finito nel 1961, La morte dell’atleta è uscito in Ungheria solo nel 1966 dopo essere stato pubblicato in francese da Editions du Seuil (1965) e poco prima che uscisse in tedesco presso la Hanser Verlag di Monaco (1966), che indusse la censura ungherese ad autorizzarne la pubblicazione in patria. Da allora è stato tradotto in quasi dieci lingue.

     

     

    Miklós Mészöly (Szekszárd, 1921 – Budapest, 2001), nato Miklós Molnár, è uno degli scrittori ungheresi più significativi della seconda metà del Novecento.
    Laureato in legge nel 1944, viene mandato al fronte lo stesso anno, cadendo prigioniero in Serbia. Mészöly lavora come drammaturgo al Teatro dei burattini e nel 1958 inizia una lunga collaborazione con la prestigiosa rivista letteraria Jelenkor. Tradotto in molte lingue, è considerato il maestro di alcuni dei maggiori esponenti della letteratura ungherese contemporanea. Tra le sue opere – per motivi di censura politica non ne sono state pubblicate molte – oltre a La morte dell’atleta (1957) dal quale è tratto il film I falchi (1970) del regista ungherese István Gaál, vincitore del Premio della giuria al 23o Festival di Cannes, ricordiamo: Saulo (1966); Pontos történetek, útközben (1970); Film (1976); Megbocsátás (1984), Otthon és világ (1994).

  • Il leone e l'usignolo. Un viaggio attraverso la Turchia moderna

    La stanza del mondo

    traduzione di Luca Castelletti
    postfazione di Andrea Bajani
    pagine: 164
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: aprile 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572875



    €23,00

    La Turchia, terra divisa tra Oriente e Occidente, appare sospesa tra il suo glorioso passato e un futuro pericoloso e imprevedibile. Dopo il tentato colpo di stato militare contro il presidente Erdoğan nel 2016, un evento che ha scioccato il mondo, il giornalista e romanziere Kaya Genç viaggia alla ricerca dei luoghi e delle persone che racchiudono in sé i contrasti del ricco passato del suo Paese. Mentre attentatori suicidi attaccano Istanbul, e giornalisti e insegnanti vengono imprigionati, Genç cammina per le strade dei quartieri ottomani, raccontando le storie di ordinari cittadini turchi che vivono i conflitti dell’Anatolia. Il leone e l’usignolo, intrecciando memorie, interviste e l'autobiografia dell'autore, è un viaggio contemporaneo attraverso l'anima di un Paese la cui storia è stata divisa tra violenza e bellezza, tra il ruggito dei leoni e il canto degli usignoli.

     

    Kaya Genç è un giornalista, romanziere e saggista di Istanbul. Ha un dottorato in Letteratura inglese ed è autore di quattro libri: The Lion and the Nightingale (I.B. Tauris, 2019), Under the Shadow (I.B. Tauris, 2016), An Istanbul Anthology (American University in Cairo Press, 2015) e Macera (YKY, 2008). Ha contribuito con saggi e articoli alle principali riviste e giornali del mondo, tra cui il New York Times, Foreign Affairs, Times Literary Supplement, The New Yorker, The Nation, The Paris Review, The Guardian e The Financial Times. The Atlantic ha scelto gli scritti di Kaya per la lista delle “migliori opere di giornalismo del 2014” della rivista.

  • FUORI! 1971 – 2021. 50 anni dalla fondazione del primo movimento omosessuale in Italia

    a cura di Roberto Mastroianni e Chiara Miranda
    pagine: 160
    data di pubblicazione: ottobre 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572349



    €25,00

    Cinquant’anni fa nasceva a Torino il primo movimento di lotta per la liberazione delle persone omosessuali italiano: il FUORI!. In parallelo usciva l’omonima rivista, voce e strumento organizzativo di una “comunità” che pian piano si espande in tutta Italia. Per ripercorrere genesi, sviluppi e lasciti di un’esperienza che segna la fisionomia dell’attuale movimento LGBTQ+ italiano, il Museo Diffuso della Resistenza insieme al Polo del ’900 e alla Fondazione Sandro Penna – FUORI! presentano la mostra “FUORI! 1971 – 2021. 50 anni dalla fondazione del primo movimento omosessuale in Italia”, che si svolge dal 24 settembre al 24 ottobre 2021, di cui questo libro è restituzione e integrazione teorica e storico-critica.

  • Non siete stati ancora sconfitti

    La stanza del mondo

    traduzione di Monica Ruocco
    pagine: 288
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572882



    €23,00

    Prima traduzione italiana degli scritti del blogger e attivista Alaa Abd el-Fattah, uno dei protagonisti della rivoluzione di piazza Tahrir del 2011. Il libro esce grazie a una rete internazionale di editor e giornalisti, alla famiglia dell’autore, ad Amnesty International che da anni segue il caso dello scrittore tuttora in carcere, ad ARCI e alla collaborazione con la casa editrice Fitzcarraldo di Londra lo pubblica contemporaneamente nella traduzione inglese. Un volume in grado di restituire la drammatica situazione dell'Egitto nelle cui carceri si stimano siano reclusi oltre 60.000 detenuti politici e di coscienza, sottoposti a torture, esecuzioni capitali, ingiusto processo e lunghi periodi di detenzione preventiva, in palese violazione dei diritti umani e civili.

     

    Alaa Abd el-Fattah, nato nel 1981 al Cairo, è entrato per la prima volta in prigione a 25 anni, nel 2006. Le autorità egiziane lo avevano arrestato durante una manifestazione pacifica al Cairo. Divenuto la figura simbolo della dissidenza egiziana ha trascorso gli ultimi sei anni praticamente sempre dentro una cella, privato anche dei libri e della carta per scrivere. È considerato da Amnesty International un ‘prigioniero di coscienza’, il più noto tra le decine di migliaia di detenuti politici nelle carceri egiziane. Figlio della più importante famiglia egiziana di attivisti e difensori dei diritti umani e civili, Alaa incarna un’intera generazione di giovani egiziani che mettono la propria vita e la propria intelligenza al servizio del diritto alla dignità, individuale e collettiva.

  • Il libro della scomparsa

    La stanza del mondo

    traduzione dall'arabo di Barbara Teresi
    pagine: 184
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: maggio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572813

     



    €23,00

    Il mistero avvolge un fatto senza precedenti: verso la mezzanotte di una notte qualsiasi, tutti i palestinesi improvvisamente scompaiono, volatilizzati. Non si sa che fine abbiano fatto autisti, braccianti, medici e infermieri, giovani e vecchi. Cosa potrebbe accadere agli israeliani se i palestinesi non fossero più, allo stesso tempo, il nemico, il capro espiatorio, l’alibi? Cosa succede quando, nella propria vita, scompare il nemico? La scrittrice palestinese Ibtisam Azem firma uno dei romanzi più innovativi del panorama letterario arabo.

     

    Ibtisam Azem, giornalista e scrittrice palestinese, ha pubblicato due romanzi in arabo: Sariq al-Nawm (Il ladro del sonno, 2011) e Sifr al-Ikhtifaa (Il libro della scomparsa, 2014), entrambi per Dar al-Jamal (Beirut, Baghdad e Freiberg am Neckar). Il libro della scomparsa è alla sua prima traduzione italiana. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa, Ibtisam Azem ha studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e successivamente all’Università di Freiburg in Germania. Lavora come corrispondente a New York per il quotidiano arabo al-Araby al-Jadeed e come co-responsabile della ezine Jadaliyya.

  • Adlène Meddi

    1994

    La stanza del mondo

    traduzione di Emilia Gut
    pagine: 224
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: gennaio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572820

     



    €19,00

    In una notte, uomini e adolescenti si muovono circospetti, come ombre in cerca di salvezza, eppure sicuri di non poter sopravvivere a un destino tragico, fatto di colpi di pistola, esecuzioni, assassini. È la notte che l’Algeria ha vissuto per tutti gli anni Novanta, travolta da una guerra civile tra le più cruente. In una città, Algeri, amata e descritta nei minimi dettagli, Meddi fa muovere gli alter ego della sua generazione.

     

    Adlène Meddi, nato nel 1975 a El Harrach, sobborgo a est di Algeri, è giornalista, reporter e scrittore algerino di lingua francese. Ha studiato giornalismo e sociologia dei media all’Università di Algeri e all’EHESS di Marsiglia. Dal 2009 è capo redattore del settimanale «El Watan». Collabora inoltre con le riviste «Le Point» e «Middle East Eye». Nel 2002 ha pubblicato il suo primo thriller, Le casse tête turc (Edizioni Barzakh), nel 2008 La prière du maure (Barkakh), mentre del 2016 scrive insieme a Mélanie Matarese Jours tranquilles à Alger (Riveneuve). Il suo terzo polar, 1994, uscito in lingua originale nel 2017 (Barzakh), ha ricevuto il Premio Transfuge 2018 come migliore thriller francofono.