letteratura
  • Tutte le camere d'albergo del mondo

    Pennisole

    postfazione di Dario Voltolini
    pagine: 160
    formato: 12 x 18 cm
    data di pubblicazione: maggio 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572929



    €12,00

    Gherardo Bortolotti, scrittore tanto raffinato quanto schivo, riesce in questa composizione geometricamente perfetta e sentimentalmente profondissima a far fiorire dal semplice uso delle occasioni contingenti, dei punti di inciampo del caso, mondi ipotetici straordinari, ultraromanzi appena abbozzati, divagazioni che repentinamente come fossero dei cobra pungono all’improvviso dritto nella vena. Bortolotti qui si ritaglia una zona d’azione compositiva che ramifica dal Calvino e dal Perec più complessi, che gli permette – dato il sopraffino scrittore che è – di riportare in queste pagine lo stupore e anche il tremito delle nostre vite fragili, insulse e mirabolanti. Siamo di fronte a un’ulteriore prova d’autore di questo nostro talento umilissimo e stratosferico.

     

    Gherardo Bortolotti nasce a Brescia nel 1972. Penna visionaria, poeta sperimentale, Bortolotti ha pubblicato Tecniche di basso livello (Laveri, 2009), Oltre il pubblico: la letteratura e il passaggio alla rete (Nuova prosa, 2014), Le storie del pavimento (Tic Edizioni, 2018), Low. Una trilogia (Tic Edizioni, 2020), Romanzetto estivo (Tic Edizioni, 2021).

  • Più grande di noi. Confessioni di un pescatore a mosca

    Pennisole

    postfazione di Dario Voltolini
    pagine: 136
    formato: 12 x 18 cm
    data di pubblicazione: maggio 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572912



    €12,00

    Questo racconto autobiografico ci accompagna lungo mezzo secolo di una passione divorante, che nasce comprando una cannetta di bambù in una cartoleria e porta il protagonista al traguardo della pesca a mosca, l’unica tecnica che vanta una cultura e una tradizione plurisecolare, anche letteraria. Un’evoluzione personale e spirituale descritta con intensità trascinante, ma sempre con garbo e ironia, che regala al lettore visioni impensate, interrogativi etici assoluti, scatti narrativi da fuoriclasse. E, più di ogni altra cosa, riapre un orizzonte perduto: che la vita sia possibile anche oggi, a dispetto di tutto, nell’abbraccio della natura.

     

    Raul Montanari, nato nel 1959 a Bergamo, vive e lavora a Milano, dove tiene dal ’99 corsi di scrittura creativa. I suoi libri più noti sono i romanzi La perfezione (Feltrinelli, 1994; Baldini & Castoldi, 2019), Il regno degli amici (Einaudi, 2015) e, sempre per Baldini & Castoldi, Che cosa hai fatto, Chiudi gli occhi, La prima notte, Strane cose domani (Premio Strega Giovani, 2010), La vita finora (2018), Il vizio della solitudine (2021). Con Aldo Nove e Tiziano Scarpa ha scritto Nelle galassie oggi come oggi (Einaudi, 2001), insolito bestseller nel campo della poesia. Ha pubblicato il saggio Il Cristo zen (Indiana, 2011; Baldini & Castoldi, 2022), oltre a opere teatrali, sceneggiature, traduzioni di autori classici e moderni.

  • Il leone e l'usignolo. Un viaggio attraverso la Turchia moderna

    La stanza del mondo

    traduzione di Luca Castelletti
    postfazione di Andrea Bajani
    pagine: 164
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: aprile 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572875



    €23,00

    La Turchia, terra divisa tra Oriente e Occidente, appare sospesa tra il suo glorioso passato e un futuro pericoloso e imprevedibile. Dopo il tentato colpo di stato militare contro il presidente Erdoğan nel 2016, un evento che ha scioccato il mondo, il giornalista e romanziere Kaya Genç viaggia alla ricerca dei luoghi e delle persone che racchiudono in sé i contrasti del ricco passato del suo Paese. Mentre attentatori suicidi attaccano Istanbul, e giornalisti e insegnanti vengono imprigionati, Genç cammina per le strade dei quartieri ottomani, raccontando le storie di ordinari cittadini turchi che vivono i conflitti dell’Anatolia. Il leone e l’usignolo, intrecciando memorie, interviste e l'autobiografia dell'autore, è un viaggio contemporaneo attraverso l'anima di un Paese la cui storia è stata divisa tra violenza e bellezza, tra il ruggito dei leoni e il canto degli usignoli.

     

    Kaya Genç è un giornalista, romanziere e saggista di Istanbul. Ha un dottorato in Letteratura inglese ed è autore di quattro libri: The Lion and the Nightingale (I.B. Tauris, 2019), Under the Shadow (I.B. Tauris, 2016), An Istanbul Anthology (American University in Cairo Press, 2015) e Macera (YKY, 2008). Ha contribuito con saggi e articoli alle principali riviste e giornali del mondo, tra cui il New York Times, Foreign Affairs, Times Literary Supplement, The New Yorker, The Nation, The Paris Review, The Guardian e The Financial Times. The Atlantic ha scelto gli scritti di Kaya per la lista delle “migliori opere di giornalismo del 2014” della rivista.

  • Campi magnetici. Scritti di arte e politica

    La stanza del mondo

    traduzione di Anna Maria Farinato
    pagine: 224
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: settembre 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572325



    €24,00

    L’arte e la politica sono campi fortemente connessi tra loro, si attraggono e si respingono, disegnano continuità e provocano rotture. I saggi raccolti in questo volume sono soggetti alla tensione tra queste due forze. Sono riflessioni sulla condizione contemporanea, sulla pratica artistica, sui limiti e le potenzialità del museo: ogni testo è situato nel tempo e nello spazio, e riflette il percorso intellettuale di Manuel Borja-Villel, a capo di importanti istituzioni museali, e alcune delle sue preoccupazioni curatoriali, come responsabile di numerose mostre ed eventi pubblici negli ultimi trent’anni. Sostenitore dell’ibridazione e della condivisione di conoscenze, di fronte all’inaccessibile compartimentazione del sapere, questo libro è impegnato nella ricerca interdisciplinare e nell’interrelazione di più campi. Ed è, soprattutto, un invito a riflettere sull’arte, sulle sue organizzazioni e sui suoi attori.

     

    Manuel Borja-Villel è nato a Burriana, Spagna, nel 1957. È stato direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, direttore del Museu d’Art Contemporani di Barcellona, e precedentemente della Fondació Antoni Tàpies di Barcellona. Ha conseguito una laurea in Storia dell’Arte all’Università di Valencia, Spagna, e un dottorato in Storia dell’Arte presso il Graduate Center, City University di New York. Curatore della XXXV Bienal de São Paulo, vive attualmente a Madrid.

  • Il libro della scomparsa

    La stanza del mondo

    traduzione dall'arabo di Barbara Teresi
    pagine: 184
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: maggio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572813

     



    €23,00

    Il mistero avvolge un fatto senza precedenti: verso la mezzanotte di una notte qualsiasi, tutti i palestinesi improvvisamente scompaiono, volatilizzati. Non si sa che fine abbiano fatto autisti, braccianti, medici e infermieri, giovani e vecchi. Cosa potrebbe accadere agli israeliani se i palestinesi non fossero più, allo stesso tempo, il nemico, il capro espiatorio, l’alibi? Cosa succede quando, nella propria vita, scompare il nemico? La scrittrice palestinese Ibtisam Azem firma uno dei romanzi più innovativi del panorama letterario arabo.

     

    Ibtisam Azem, giornalista e scrittrice palestinese, ha pubblicato due romanzi in arabo: Sariq al-Nawm (Il ladro del sonno, 2011) e Sifr al-Ikhtifaa (Il libro della scomparsa, 2014), entrambi per Dar al-Jamal (Beirut, Baghdad e Freiberg am Neckar). Il libro della scomparsa è alla sua prima traduzione italiana. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa, Ibtisam Azem ha studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e successivamente all’Università di Freiburg in Germania. Lavora come corrispondente a New York per il quotidiano arabo al-Araby al-Jadeed e come co-responsabile della ezine Jadaliyya.

  • Adlène Meddi

    1994

    La stanza del mondo

    traduzione di Emilia Gut
    pagine: 224
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: gennaio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572820

     



    €19,00

    In una notte, uomini e adolescenti si muovono circospetti, come ombre in cerca di salvezza, eppure sicuri di non poter sopravvivere a un destino tragico, fatto di colpi di pistola, esecuzioni, assassini. È la notte che l’Algeria ha vissuto per tutti gli anni Novanta, travolta da una guerra civile tra le più cruente. In una città, Algeri, amata e descritta nei minimi dettagli, Meddi fa muovere gli alter ego della sua generazione.

     

    Adlène Meddi, nato nel 1975 a El Harrach, sobborgo a est di Algeri, è giornalista, reporter e scrittore algerino di lingua francese. Ha studiato giornalismo e sociologia dei media all’Università di Algeri e all’EHESS di Marsiglia. Dal 2009 è capo redattore del settimanale «El Watan». Collabora inoltre con le riviste «Le Point» e «Middle East Eye». Nel 2002 ha pubblicato il suo primo thriller, Le casse tête turc (Edizioni Barzakh), nel 2008 La prière du maure (Barkakh), mentre del 2016 scrive insieme a Mélanie Matarese Jours tranquilles à Alger (Riveneuve). Il suo terzo polar, 1994, uscito in lingua originale nel 2017 (Barzakh), ha ricevuto il Premio Transfuge 2018 come migliore thriller francofono.