contemporaneo
  • Non siete stati ancora sconfitti

    La stanza del mondo

    traduzione di Monica Ruocco
    pagine: 288
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572882



    €23,00

    Prima traduzione italiana degli scritti del blogger e attivista Alaa Abd el-Fattah, uno dei protagonisti della rivoluzione di piazza Tahrir del 2011. Il libro esce grazie a una rete internazionale di editor e giornalisti, alla famiglia dell’autore, ad Amnesty International che da anni segue il caso dello scrittore tuttora in carcere, ad ARCI e alla collaborazione con la casa editrice Fitzcarraldo di Londra lo pubblica contemporaneamente nella traduzione inglese. Un volume in grado di restituire la drammatica situazione dell'Egitto nelle cui carceri si stimano siano reclusi oltre 60.000 detenuti politici e di coscienza, sottoposti a torture, esecuzioni capitali, ingiusto processo e lunghi periodi di detenzione preventiva, in palese violazione dei diritti umani e civili.

     

    Alaa Abd el-Fattah, nato nel 1981 al Cairo, è entrato per la prima volta in prigione a 25 anni, nel 2006. Le autorità egiziane lo avevano arrestato durante una manifestazione pacifica al Cairo. Divenuto la figura simbolo della dissidenza egiziana ha trascorso gli ultimi sei anni praticamente sempre dentro una cella, privato anche dei libri e della carta per scrivere. È considerato da Amnesty International un ‘prigioniero di coscienza’, il più noto tra le decine di migliaia di detenuti politici nelle carceri egiziane. Figlio della più importante famiglia egiziana di attivisti e difensori dei diritti umani e civili, Alaa incarna un’intera generazione di giovani egiziani che mettono la propria vita e la propria intelligenza al servizio del diritto alla dignità, individuale e collettiva.

  • Campi magnetici. Scritti di arte e politica

    La stanza del mondo

    traduzione di Anna Maria Farinato
    pagine: 224
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: settembre 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572325



    €24,00

    L’arte e la politica sono campi fortemente connessi tra loro, si attraggono e si respingono, disegnano continuità e provocano rotture. I saggi raccolti in questo volume sono soggetti alla tensione tra queste due forze. Sono riflessioni sulla condizione contemporanea, sulla pratica artistica, sui limiti e le potenzialità del museo: ogni testo è situato nel tempo e nello spazio, e riflette il percorso intellettuale di Manuel Borja-Villel, a capo di importanti istituzioni museali, e alcune delle sue preoccupazioni curatoriali, come responsabile di numerose mostre ed eventi pubblici negli ultimi trent’anni. Sostenitore dell’ibridazione e della condivisione di conoscenze, di fronte all’inaccessibile compartimentazione del sapere, questo libro è impegnato nella ricerca interdisciplinare e nell’interrelazione di più campi. Ed è, soprattutto, un invito a riflettere sull’arte, sulle sue organizzazioni e sui suoi attori.

     

    Manuel Borja-Villel è nato a Burriana, Spagna, nel 1957. È stato direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, direttore del Museu d’Art Contemporani di Barcellona, e precedentemente della Fondació Antoni Tàpies di Barcellona. Ha conseguito una laurea in Storia dell’Arte all’Università di Valencia, Spagna, e un dottorato in Storia dell’Arte presso il Graduate Center, City University di New York. Curatore della XXXV Bienal de São Paulo, vive attualmente a Madrid.

  • John Keane

    Potere e umiltà. Il futuro della monitory democracy

    La stanza del mondo

    traduzione di Piernicola D’Ortona
    pagine: 496
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: gennaio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572806



    €45,00

    Non c’è più tempo: la democrazia deve fare uno sforzo d’immaginazione e deve reinventarsi, se vuole rispondere alle sfide e ai cambiamenti di questi ultimi anni. Ne è convinto John Keane, politologo tra i più innovativi sulla democrazia rappresentativa e la sua evoluzione sul piano globale. Autore di numerosi testi di rilievo internazionale, John Keane propone un’interpretazione radicalmente nuova del destino della democrazia nel XXI secolo. E conia una nuova definizione con cui fare i conti: la monitory democracy.

     

    John Keane, nato in Australia nel 1949, vive a Sydney. È professore di Teoria Politica presso l’Università di Sydney e il Centro di Ricerca per le Scienze Sociali di Berlino (WZB). Keane è inoltre membro della Royal Society of Arts, fondatore del Centro di Ricerca per lo Studio della Democrazia (CSD), consigliere esterno per le Nazioni Unite e membro dell’American Institutions of Democracy Commission. Tra i suoi testi si segnalano: The Life and Death of Democracy, Global Civil Society?, Vaclav Havel: a political tragedy in Six Acts, il pluripremiato Tom Paine: a political life e Media and Democracy, il cui testo è stato tradotto in più di venti lingue. Potere e Umiltà. Il futuro della monitory democracy è alla sua prima edizione italiana.