arte contemporanea
  • vedovamazzei

    testi di Giacinto Di Pietrantonio e Charlotte Laubard
    pagine: 116
    formato: 21 x 28 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2004
    immagini: 97 col. e 6 b/n
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572097

     



    €35,00

    La serie di nuovi cataloghi realizzati da hopefulmonster per la GAM, continua, dopo la monografia dedicata all’artista Eva Marisaldi, con la pubblicazione del volume Vedovamazzei in occasione della mostra allestita alla GAM dal 7 ottobre 2004 al 6 gennaio 2005.

    Il catalogo si apre con le immagini delle opere esposte in mostra, per ripercorrere poi i lavori dei due artisti dai più recenti fino agli esordi negli anni novanta: installazioni, fotografie, disegni e numerosi acquarelli compongono la produzione artistica di Stella Scala e Simeone Crispino. Due testi critici, uno di Giacinto Di Pietrantonio l’altro di Charlotte Laubard, accompagnano le immagini per approfondire i temi dell’arte di Vedovamazzei.

    “Le opere, in maggioranza, ostentano una certa familiarità con la realtà ed esercitano a prima vista una certa seduzione, mescolando umorismo e senso del melodrammatico, esse sembrano volere sfuggire a tutti i costi alla loro interpretazione. […] Luminosa e temeraria, eroica e insolente, l’opera di Vedovamazzei affronta la violenza del visibile a occhi ben aperti. Il loro sguardo non teme né il sole, né la morte.” (Charlotte Laubard)

  • Marisa Merz

    testo di Dieter Schwarz
    nuovi disegni di Marisa Merz
    pagine: 64
    formato: 17 x 24,5 cm
    data di pubblicazione: luglio 2004
    confezione: cartonato
    illustrazioni: 39 b/n, 4 col.
    lingua: italiano/tedesco/inglese
    isbn 9788877571854

     



    €26,00

    In occasione delle mostre allestite presso il Kunstmuseum Winterthur (6 settembre - 23 novembre 2003) e presso la Barbara Gladstone Gallery di New York (24 gennaio - 21 febbraio 2004), è stato pubblicato questo volume, una raccolta di disegni realizzati da Marisa Merz tra il 2003 e il 2004.

    “Quarantatré figure su carta bianca, prive di contorni, semplice bagliore delicato che si concentra sulla superficie per poi svanire – niente tratti, solo un’ombra. I disegni si focalizzano sui lineamenti di un viso: si distinguono parti di occhi e bocca, punti di riferimento che invece di appartenere a una persona occupano lo spazio – in modo non uniforme, sporadico, come uno stuolo di figure che si raccolgono, una moltitudine di esseri che si posano qua e là. […] una struttura semplice che nel lavoro di Marisa Merz ha conservato la validità nel corso degli anni, ricerca di una forma stabile nonostante la fragilità delle forme. Il gesto del disegno evoca il conflitto tra quesito e risoluzione che accompagna l’opera senza mai lasciarla”. (Dieter Schwarz)

    Marisa Merz nasce a Torino e partecipa al fermento creativo che si coagula nel gruppo dell’Arte Povera esponendo al Deposito d’Arte Presente nel 1967 e alla rassegna Arte Povera + Azioni Povere ad Amalfi nel 1968. Oltre ad aver partecipato a diverse tra le più importanti mostre degli ultimi trent’anni, Marisa Merz è stata presente in molte edizioni della Biennale di Venezia, vincendo il Premio Speciale dell’edizione svoltasi nel 2001.

  • NON TOCCARE LA DONNA BIANCA

    testo: Francesco Bonami
    schede tecniche a cura di Ilaria Bonacossa
    pagine: 150
    formato: 9,5 x 21 cm
    data di pubblicazione: settembre 2004
    confezione: brossura
    immagini: 61 col., 27 b/n
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877571878



    €25,00

    Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra Non toccare la donna bianca. La liberazione delle diversità allestita presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino dal 17 settembre 2004 al 8 gennaio 2005. La mostra curata da Francesco Bonami vuole essere una riflessione sul ruolo artistico delle donne in una società modellata sull’identità maschile. Il volume, che costituisce il catalogo dell’esibizione, intende indagare questa realtà attraverso il linguaggio creativo di diciannove artiste le cui opere comprendono installazioni, disegni, video e fotografie, mescolando linguaggi eterogenei usati per interpretare il tema della libertà della donna artista nella cultura contemporanea.

    Il volume è stato realizzato mantenendo l’impostazione creativa ideata appositamente dalle artiste che hanno interpretato le pagine a loro dedicate in modo autonomo ed originale: una serie di immagini si susseguono senza soluzione di continuità, in un vivace alternarsi che vede accostate le opere di artiste già conosciute come Shirin Neshat ad altre emergenti come Maja Bajevic.

    Corredato dal testo del curatore della mostra Francesco Bonami e dalle schede delle opere con un’appendice bio-bibliografica, il catalogo propone un’originale lettura delle opere scelte di Micol Assaël, Maja Bajevic, Berlinde De Bruyckere, Marlene Dumas, Ellen Gallagher, Carmit Gil, Fernanda Gomes, Lyudmila Gorlova, Mona Hatoum, Michal Helfman, Emily Jacir, Koo Jeong-a, Daniela Kostova, Senga Nengudi, Shirin Neshat, Shirana Shahbazi, Valeska Soares, Nobuko Tsuchiya e Shen Yuan.

  • Mario Merz. Domenico Bianchi

    a cura di Costantino D’Orazio
    testo di Ludovico Pratesi
    pagine: 48
    formato: 24,5 x 16,5 cm
    data di pubblicazione: luglio 2004
    immagini: 40 col e b/n
    confezione: cartonato
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877571861



    €15,00

    Il volume è pubblicato in occasione della mostra Domenico Bianchi Mario Merz dedicata ai due artisti nell’ambito della manifestazione Art&Maggio e allestita al Castello Svevo di Bari dal 1 maggio al 30 giugno 2004.
    Il catalogo raccoglie la documentazione fotografica della mostra e si apre con le immagini del progetto artistico di Mario Merz allestito presso il cortile interno del Castello angioino: si tratta di un igloo di grandi dimensioni realizzato nel 1998 per essere esposto nel parco del Fundaçao Serralves di Porto e presentato nell’esposizione barese in omaggio all’artista recentemente scomparso. La struttura in ferro dell’igloo è sormontata dal un cervo che simbolicamente sottolinea la dimensione spirituale dell’opera.
    La seconda parte del catalogo è dedicata alle creazioni concepite da Domenico Bianchi e disposte all’interno della Sala Angioina del Castello: undici quadri di grandi dimensioni realizzati utilizzando materiali come il legno, la cera, il palladio e la fibra di vetro.
    L’ultima parte del volume ripercorre attraverso le immagini alcune tra le esperienze più significative realizzate da Bianchi in mostre per spazi interni e da Merz con opere per spazi esterni.

  • Guido Quarzo

    Storie di pietra e d’altro

    La favola dell'arte

    pagine: 52
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: aprile 2004
    immagini: 36 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano
    isbn 9788877571700



    €15,00

    Il libro è la nuova edizione della favola pubblicata nel 1997.

    Se i blocchi di marmo scelti da Michelangelo contenevano già in sé I Prigioni  che lo scultore si sarebbe limitato a portare in luce “per via di torre”, i materiali protagonisti delle Storie di pietra e d’altro contengono già in sé le opere d’arte che l’uomo ne trarrà e il racconto dell’esperienza che farà di lui un artista. Bambini per scelta o per dati anagrafici, i lettori delle Storie di pietra  scoprono i materiali come li riscoprono gli artisti del nostro che spingono all’estremo limite quella sensibilità che permette di cogliere l’artisticità intrinseca nella materia e nella forma preesistenti all’intervento umano. Nel microcosmos  quarziano, così vicino a quello infantile, le pietre pensano, ma i loro pensieri sono più lenti del loro trasformarsi in sabbia, che il fuoco scioglie in un vetro che cambia colore come un camaleonte; gli alberi in crescita distruggono il rigido ordine dei grattacieli ma conservano in ogni foglia l’immagine di un ritmo rigoroso; i vestiti buttati in un angolo della stanza si trasformano in un arcobaleno; e le storie di Quarzo collegano le une agli altri in una sorta di Mille e una notte  illustrata dei materiali dell’arte.

    Guido Quarzo, nato a Torino nel 1948, è laureato in pedagogia e ha lavorato per molti anni nella scuola elementare sia come insegnante sia come formatore. Ha scritto filastrocche, romanzi, racconti per ragazzi di cui ricordiamo Seconda storia del principe Faccia da Maiale, L’ultimo lupo mannaro in città, Comefuché, Il viaggio dell’Orca Zoppa, Sogno disegno matita di legno e testi teatrali rappresentati in scuole e teatro di Torino ed organizza corsi e laboratori per insegnanti e alunni.

  • Guido Quarzo

    Tales of stone and more

    La favola dell’arte

    pagine: 52
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: aprile 2004
    immagini: 36 col.
    confezione: cartonato
    lingua: inglese
    isbn 9788877571328



    €15,00

    Il libro è la nuova edizione della favola pubblicata nel 1997, la seconda uscita della collana La favola dell’arte e ben presto esaurita. Questa nuova edizione contiene, a differenza della precedente, un formato e una impaginazione completamente aggiornati e rivisti. Se i blocchi di marmo scelti da Michelangelo contenevano già in sé I Prigioni che lo scultore si sarebbe limitato a portare in luce “per via di torre”, i materiali protagonisti delle Storie di pietra e d’altro contengono già in sé le opere d’arte che l’uomo ne trarrà e il racconto dell’esperienza che farà di lui un artista. Bambini per scelta o per dati anagrafici, i lettori delle Storie di pietra scoprono i materiali come li riscoprono gli artisti del nostro secolo – Anselmo, Penone, Pistoletto, Merz, Kounellis – che spingono all’estremo limite quella sensibilità che permette di cogliere l’artisticità intrinseca nella materia e nella forma preesistenti all’intervento umano. Nel microcosmos quarziano, così vicino a quello infantile, le pietre pensano, ma i loro pensieri sono più lenti del loro trasformarsi in sabbia, che il fuoco scioglie in un vetro che cambia colore come un camaleonte; gli alberi in crescita distruggono il rigido ordine dei grattacieli ma conservano in ogni foglia l’immagine di un ritmo rigoroso; i vestiti buttati in un angolo della stanza si trasformano in un arcobaleno; e le storie di Quarzo collegano le une agli altri in una sorta di Mille e una notte illustrata dei materiali dell’arte.

     

    La favola dell’arte, grazie al sinergico incontro tra arte della scrittura e arte dell’immagine, propone ai bambini un modo favoloso per entrare nel mondo dell’arte contemporanea, un utile mezzo di divertimento e insieme di conoscenza.

     

    Guido Quarzo, nato a Torino nel 1948, è laureato in pedagogia e ha lavorato per molti anni nella scuola elementare sia come insegnante sia come formatore. Ha scritto filastrocche, romanzi, racconti per ragazzi di cui ricordiamo Seconda storia del principe Faccia da Maiale, L’ultimo lupo mannaro in città, Comefuché, Il viaggio dell’Orca Zoppa, Sogno disegno matita di legno e testi teatrali rappresentati in scuole e teatro di Torino ed organizza corsi e laboratori per insegnanti e alunni.