La stanza del mondo
  • Il leone e l'usignolo. Un viaggio attraverso la Turchia moderna

    La stanza del mondo

    traduzione di Luca Castelletti
    postfazione di Andrea Bajani
    pagine: 164
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: aprile 2022
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877572875



    €23,00

    La Turchia, terra divisa tra Oriente e Occidente, appare sospesa tra il suo glorioso passato e un futuro pericoloso e imprevedibile. Dopo il tentato colpo di stato militare contro il presidente Erdoğan nel 2016, un evento che ha scioccato il mondo, il giornalista e romanziere Kaya Genç viaggia alla ricerca dei luoghi e delle persone che racchiudono in sé i contrasti del ricco passato del suo Paese. Mentre attentatori suicidi attaccano Istanbul, e giornalisti e insegnanti vengono imprigionati, Genç cammina per le strade dei quartieri ottomani, raccontando le storie di ordinari cittadini turchi che vivono i conflitti dell’Anatolia. Il leone e l’usignolo, intrecciando memorie, interviste e l'autobiografia dell'autore, è un viaggio contemporaneo attraverso l'anima di un Paese la cui storia è stata divisa tra violenza e bellezza, tra il ruggito dei leoni e il canto degli usignoli.

     

    Kaya Genç è un giornalista, romanziere e saggista di Istanbul. Ha un dottorato in Letteratura inglese ed è autore di quattro libri: The Lion and the Nightingale (I.B. Tauris, 2019), Under the Shadow (I.B. Tauris, 2016), An Istanbul Anthology (American University in Cairo Press, 2015) e Macera (YKY, 2008). Ha contribuito con saggi e articoli alle principali riviste e giornali del mondo, tra cui il New York Times, Foreign Affairs, Times Literary Supplement, The New Yorker, The Nation, The Paris Review, The Guardian e The Financial Times. The Atlantic ha scelto gli scritti di Kaya per la lista delle “migliori opere di giornalismo del 2014” della rivista.

  • Non siete stati ancora sconfitti

    La stanza del mondo

    traduzione di Monica Ruocco
    pagine: 288
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: ottobre 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572882



    €23,00

    Prima traduzione italiana degli scritti del blogger e attivista Alaa Abd el-Fattah, uno dei protagonisti della rivoluzione di piazza Tahrir del 2011. Il libro esce grazie a una rete internazionale di editor e giornalisti, alla famiglia dell’autore, ad Amnesty International che da anni segue il caso dello scrittore tuttora in carcere, ad ARCI e alla collaborazione con la casa editrice Fitzcarraldo di Londra lo pubblica contemporaneamente nella traduzione inglese. Un volume in grado di restituire la drammatica situazione dell'Egitto nelle cui carceri si stimano siano reclusi oltre 60.000 detenuti politici e di coscienza, sottoposti a torture, esecuzioni capitali, ingiusto processo e lunghi periodi di detenzione preventiva, in palese violazione dei diritti umani e civili.

     

    Alaa Abd el-Fattah, nato nel 1981 al Cairo, è entrato per la prima volta in prigione a 25 anni, nel 2006. Le autorità egiziane lo avevano arrestato durante una manifestazione pacifica al Cairo. Divenuto la figura simbolo della dissidenza egiziana ha trascorso gli ultimi sei anni praticamente sempre dentro una cella, privato anche dei libri e della carta per scrivere. È considerato da Amnesty International un ‘prigioniero di coscienza’, il più noto tra le decine di migliaia di detenuti politici nelle carceri egiziane. Figlio della più importante famiglia egiziana di attivisti e difensori dei diritti umani e civili, Alaa incarna un’intera generazione di giovani egiziani che mettono la propria vita e la propria intelligenza al servizio del diritto alla dignità, individuale e collettiva.

  • Campi magnetici. Scritti di arte e politica

    La stanza del mondo

    traduzione di Anna Maria Farinato
    pagine: 224
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: settembre 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572325



    €24,00

    L’arte e la politica sono campi fortemente connessi tra loro, si attraggono e si respingono, disegnano continuità e provocano rotture. I saggi raccolti in questo volume sono soggetti alla tensione tra queste due forze. Sono riflessioni sulla condizione contemporanea, sulla pratica artistica, sui limiti e le potenzialità del museo: ogni testo è situato nel tempo e nello spazio, e riflette il percorso intellettuale di Manuel Borja-Villel, a capo di importanti istituzioni museali, e alcune delle sue preoccupazioni curatoriali, come responsabile di numerose mostre ed eventi pubblici negli ultimi trent’anni. Sostenitore dell’ibridazione e della condivisione di conoscenze, di fronte all’inaccessibile compartimentazione del sapere, questo libro è impegnato nella ricerca interdisciplinare e nell’interrelazione di più campi. Ed è, soprattutto, un invito a riflettere sull’arte, sulle sue organizzazioni e sui suoi attori.

     

    Manuel Borja-Villel è nato a Burriana, Spagna, nel 1957. È stato direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, direttore del Museu d’Art Contemporani di Barcellona, e precedentemente della Fondació Antoni Tàpies di Barcellona. Ha conseguito una laurea in Storia dell’Arte all’Università di Valencia, Spagna, e un dottorato in Storia dell’Arte presso il Graduate Center, City University di New York. Curatore della XXXV Bienal de São Paulo, vive attualmente a Madrid.

  • Il libro della scomparsa

    La stanza del mondo

    traduzione dall'arabo di Barbara Teresi
    pagine: 184
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: maggio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572813

     



    €23,00

    Il mistero avvolge un fatto senza precedenti: verso la mezzanotte di una notte qualsiasi, tutti i palestinesi improvvisamente scompaiono, volatilizzati. Non si sa che fine abbiano fatto autisti, braccianti, medici e infermieri, giovani e vecchi. Cosa potrebbe accadere agli israeliani se i palestinesi non fossero più, allo stesso tempo, il nemico, il capro espiatorio, l’alibi? Cosa succede quando, nella propria vita, scompare il nemico? La scrittrice palestinese Ibtisam Azem firma uno dei romanzi più innovativi del panorama letterario arabo.

     

    Ibtisam Azem, giornalista e scrittrice palestinese, ha pubblicato due romanzi in arabo: Sariq al-Nawm (Il ladro del sonno, 2011) e Sifr al-Ikhtifaa (Il libro della scomparsa, 2014), entrambi per Dar al-Jamal (Beirut, Baghdad e Freiberg am Neckar). Il libro della scomparsa è alla sua prima traduzione italiana. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa, Ibtisam Azem ha studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e successivamente all’Università di Freiburg in Germania. Lavora come corrispondente a New York per il quotidiano arabo al-Araby al-Jadeed e come co-responsabile della ezine Jadaliyya.

  • Adlène Meddi

    1994

    La stanza del mondo

    traduzione di Emilia Gut
    pagine: 224
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: gennaio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572820

     



    €19,00

    In una notte, uomini e adolescenti si muovono circospetti, come ombre in cerca di salvezza, eppure sicuri di non poter sopravvivere a un destino tragico, fatto di colpi di pistola, esecuzioni, assassini. È la notte che l’Algeria ha vissuto per tutti gli anni Novanta, travolta da una guerra civile tra le più cruente. In una città, Algeri, amata e descritta nei minimi dettagli, Meddi fa muovere gli alter ego della sua generazione.

     

    Adlène Meddi, nato nel 1975 a El Harrach, sobborgo a est di Algeri, è giornalista, reporter e scrittore algerino di lingua francese. Ha studiato giornalismo e sociologia dei media all’Università di Algeri e all’EHESS di Marsiglia. Dal 2009 è capo redattore del settimanale «El Watan». Collabora inoltre con le riviste «Le Point» e «Middle East Eye». Nel 2002 ha pubblicato il suo primo thriller, Le casse tête turc (Edizioni Barzakh), nel 2008 La prière du maure (Barkakh), mentre del 2016 scrive insieme a Mélanie Matarese Jours tranquilles à Alger (Riveneuve). Il suo terzo polar, 1994, uscito in lingua originale nel 2017 (Barzakh), ha ricevuto il Premio Transfuge 2018 come migliore thriller francofono.

  • John Keane

    Potere e umiltà. Il futuro della monitory democracy

    La stanza del mondo

    traduzione di Piernicola D’Ortona
    pagine: 496
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: gennaio 2021
    confezione: brossura
    lingua: italiano
    isbn 9788877572806



    €45,00

    Non c’è più tempo: la democrazia deve fare uno sforzo d’immaginazione e deve reinventarsi, se vuole rispondere alle sfide e ai cambiamenti di questi ultimi anni. Ne è convinto John Keane, politologo tra i più innovativi sulla democrazia rappresentativa e la sua evoluzione sul piano globale. Autore di numerosi testi di rilievo internazionale, John Keane propone un’interpretazione radicalmente nuova del destino della democrazia nel XXI secolo. E conia una nuova definizione con cui fare i conti: la monitory democracy.

     

    John Keane, nato in Australia nel 1949, vive a Sydney. È professore di Teoria Politica presso l’Università di Sydney e il Centro di Ricerca per le Scienze Sociali di Berlino (WZB). Keane è inoltre membro della Royal Society of Arts, fondatore del Centro di Ricerca per lo Studio della Democrazia (CSD), consigliere esterno per le Nazioni Unite e membro dell’American Institutions of Democracy Commission. Tra i suoi testi si segnalano: The Life and Death of Democracy, Global Civil Society?, Vaclav Havel: a political tragedy in Six Acts, il pluripremiato Tom Paine: a political life e Media and Democracy, il cui testo è stato tradotto in più di venti lingue. Potere e Umiltà. Il futuro della monitory democracy è alla sua prima edizione italiana.