The catalogue was published for the anthological exhibition held from 26 February to 4 May 2003, with the contribution of the City of Turin and the Piedmont Region, at the Accademia Albertina delle Belle Arti in Turin, which sought to present to the public the production of one of the most important artists in the Piedmontese art scene. The book is a tribute to Gino Gorza and his creative and professional career, which made an important contribution to the cultural growth of Turin.
Introduced by in-depth critical essays by Pino Mantovani, Marco Rosci and Francesco De Bartolomeis, the catalogue reproduces about one hundred works, accompanied by detailed biographical notes written by Anna Maglioni, and provides an exhaustive account of Gorza’s artistic personality, both through his works and through the autograph writings reproduced in their entirety.
The photographic documentation of Gorza’s work opens with the Ritratto del modello of 1949 and continues with the figure-signs of the Icone of the 1950s and the iconographic memories of the Panoplies, before lingering over the centrality of the experience of the Anamorfi and Bivalvi of the 1960s. Passing from the extreme essentiality of the Atti visivi and the aesthetic interpretation of silk in Artemis, we arrive at the musical trend of the Avverbi which constitute his last production together with the Interpunzioni and Alpha. Finally, a large section is dedicated to drawings: among others, the refined series on Nepalese paper.
The catalogue closes with an updated and complete biography and bibliography.

Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra antologica allestita dal 26 febbraio al 4 maggio 2003 presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.

Il volume è un omaggio al maestro Gino Gorza e al suo percorso creativo e professionale che ha dato un importante contributo alla crescita culturale di Torino.
Introdotto da approfonditi saggi critici di Pino Mantovani, Marco Rosci e Francesco De Bartolomeis, il catalogo riproduce un centinaio di opere, corredate da puntuali schede biografiche redatte da Anna Maglioni e racconta in modo esaustivo la personalità artistica di Gorza, sia attraverso le opere, sia grazie agli scritti autografi riprodotti integralmente.
La documentazione fotografica del lavoro di Gorza attraverso le sue opere si apre con il Ritratto del modello del 1949 e prosegue con le figure-segno delle Icone degli anni ‘50 e le memorie iconografiche delle Panoplie, per soffermarsi sulla centralità dell’esperienza degli Anamorfi e Bivalvi degli anni ‘60. Passando dall’essenzialità estrema degli Atti visivi e dall’interpretazione estetica della seta in Artemis, si giunge all’andamento musicale degli Avverbi che costituiscono l’ultima produzione di opere insieme alle Interpunzioni e Alpha. Un’ampia sezione è infine dedicata ai disegni: tra gli altri, la raffinata serie su carta nepalese.