Risultati di ricerca
  • 8 artisti, 8 critici, 8 stanze

    a cura di Dede Auregli, Peter Weiermair
    testi di Fabriano Fabbri, Sabina Ghinassi, Silvia Grandi, Stefano Gualdi, Alice Rubbini, Serena Simoni, Valeria Tassinari, Cladia Zanfi
    cofanetto 8 libri di 24 pagine ciascuno
    formato 19 x 19 cm
    data di pubblicazione gennaio 2001
    confezione brossura in cofanetto
    Immagini 19 per ciascun libretto
    lingua italiano
    isbn 98877571292



    €0,00

    Il libro è il singolare catalogo della mostra, a cura di Dede Auregli e Peter Weiermair, tenutasi alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna dal 26 gennaio al 18 marzo 2001. La rassegna include le opere di otto giovani artisti presentati da altrettanti critici, interpretando le stanze della Villa delle Rose e consentendo a ogni lavoro una presenza significativa. Otto agili libretti compongono quindi il catalogo intero, incluso in un cofanetto che li raccoglie e ordina. Le coppie di artisti/critici coinvolti nel progetto sono: Davide Bertocchi e Claudia Zanfi, Piero Cattani e Fabriano Fabbri, Andrea Chiesi e Valeria Tassinari, Flavio Favelli e Stefano Gualdi, Stefania Galegati e Serena Simoni, Luca Piovaccari e Sabina Ghinassi, Stefano Scheda e Alice Rubbini, Italo Zuffi e Silvia Grandi. Ogni volume include immagini, un elenco opere e una dettagliata biografia.

  • Francesco Lo Savio. Colore Luce Spazio

    I Mostri Saggi

    prefazione di Maria Passaro

    pagine: 176
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: gennaio 2024
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877573087



    €18,00

    Siamo a Roma, alla fine degli anni ’50, quando la scena artistica italiana è in grande fermento. Uno dei protagonisti del dibattito sul rinnovamento delle arti è il pittore Francesco Lo Savio, tra le personalità più problematiche dell’avanguardia post-informale italiana.
    Lo Savio è partecipe della rivoluzione, non solo italiana ma internazionale, di una generazione di giovani artisti che vogliono distaccarsi dalla precedente cultura informale per approdare a un nuovo meccanismo di costruzione dell’opera d’arte, incentrato sulle qualità insite alla pittura stessa.
    Nel panorama della letteratura critica si sentiva la mancanza di una visione più dettagliata e organica del suo operato. Il complesso lavoro di Angelo Di Modica costituisce un contributo rilevante per ricostruire a pieno la difficile e significativa storia artistica e umana di Francesco Lo Savio. Indaga l’intero percorso dell’artista in tutti i suoi passaggi fondamentali e ne restituisce un’immagine il più possibile definita. Ne misura le ragioni e le circostanze dell’arte, gettando nuova luce su momenti della sua ricerca non ancora sufficientemente indagati e allo stesso tempo ritrovando tematiche e personaggi che hanno fatto il racconto del secolo scorso.

     

    Angelo Di Modica è dottore di ricerca in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica (2022) e borsista presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno. Storico dell’arte, ha pubblicato saggi e contributi sulle esperienze artistiche italiane del Novecento con particolare attenzione alla scena romana tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta.

  • Anteprima
    Miklós Mészöly

    La morte dell’atleta

    La stanza del mondo

    traduzione di Mariarosaria Sciglitano
    postfazione di Dávid Szolláth
    pagine: 168
    formato: 16 x 22,5 cm
    data di pubblicazione: giugno 2023
    confezione: brossura
    lingua: italiano

    isbn 9788877573148



    €23,00

    Un atleta muore in circostanze che non si sanno spiegare e a ricostruire la sua vita sarà la fidanzata Hildi, incaricata da una casa editrice di scrivere un mémoire. Hildi inizierà così ad indagare tentando di fare chiarezza sulla vicenda, sui colleghi del suo amato Bálint e sulla soffocante atmosfera postbellica che li circonda. Sullo sfondo di uno stadio chiuso, controllato, così come il regime socialista ungherese dell’epoca, un gruppo di amici è accomunato da un unico, agognato obiettivo: raggiungere un primato, nello sport e nella propria vita, attraverso la sfida e la conoscenza di se stessi. Scopriranno presto che quell’aspirazione è inafferrabile, come la verità e la morte stessa.
    Finito nel 1961, La morte dell’atleta è uscito in Ungheria solo nel 1966 dopo essere stato pubblicato in francese da Editions du Seuil (1965) e poco prima che uscisse in tedesco presso la Hanser Verlag di Monaco (1966), che indusse la censura ungherese ad autorizzarne la pubblicazione in patria. Da allora è stato tradotto in quasi dieci lingue.

     

    Miklós Mészöly (Szekszárd, 1921 – Budapest, 2001) è tra gli scrittori ungheresi più significativi della seconda metà del Novecento.
    Laureatosi in legge nel 1944, viene mandato al fronte lo stesso anno, cadendo prigioniero in Serbia. Lavora come drammaturgo, dal 1958 collabora con la rivista letteraria Jelenkor, cofondatore dell'Accademia delle Arti e della Letteratura Széchenyi, è tra i portavoce della Demokratikus Charta. Tra le sue opere più note – per motivi di censura politica non ne sono state pubblicate molte – Magasiskola (1957), Saulus (1966), Pontos történetek, útközben (1970), Film (1976), Megbocsátás (1984), Otthon és világ (1994).

  • Elisa Sighicelli

    testi di Francesco Bernardelli, Stephen Hepworth
    pagine: 140
    formato: 21 x 28 cm
    data di pubblicazione: marzo 2007
    immagini: 90 col. e b/n
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9788877572196



    €35,00

    Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra allestita alla GAM dal 16 marzo al 10 giugno 2007, e racconta la personalità artistica di Elisa Sighicelli attraverso i suoi lavori, dai più recenti fino agli esordi nella seconda metà degli anni novanta. Dopo un’osservazione di molti fra i variegati e compositi effetti che la luce può originare, l’artista ha scelto un’indagine sempre più approfondita intorno ai processi percettivi innescati dai dispositivi visivi e luminosi, sia attraverso le immagini in movimento sia nella ricerca fotografica. Gli ambienti inizialmente fotografati da Elisa Sighicelli sono stanze d’albergo e appartamenti in affitto: luoghi ordinari che rivelano il passare del tempo grazie alla presenza di mobili logori e arredi sbiaditi. Le sue scene sono spesso ambientate in situazioni domestiche, permeate da una luce ordinaria. Narrano della presenza umana attraverso vedute di interni, cioè spazi del quotidiano e del terreno, dove ci viene suggerita la possibilità di fuggire verso il luminoso mondo che si trova all’esterno, oppure di fluttuare verso qualche angolo interiore della mente.

    I testi critici di Francesco Bernardelli e Stephen Hepworth accompagnano le immagini per approfondire i temi dell’arte di Elisa Sighicelli.

  • Nicola De Maria Dario Voltolini

    1000 stelle

    La favola dell’arte

    pagine: 72
    formato: 14 x 20 cm
    data di pubblicazione: febbraio 2006
    immagini: 36 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano
    isbn 9788877572004



    €15,00

    “Notte. Nemmeno una stella in cielo…” Nell’oscurità e nel silenzio di una città di alti palazzi anneriti, Evelina sogna di aprire un albergo a mille stelle, il più lussuoso e luminoso che sia mai stato costruito. E nel suo sogno Evelina si immagina stanze coloratissime e meravigliose. Dall’incontro delle parole di Dario Voltolini con il linguaggio pittorico di Nicola De Maria, nasce un sogno meraviglioso che esorta alla vita affinché “… si sappia che serve anche la rabbia per dare un bel colore a un mondo che sennò muore”.

    Nicola De Maria è nato a Foglianise nel 1954. “Dalla metà degli anni Settanta l’artista sperimenta un originale linguaggio in cui l’astrazione si carica di poetiche allusioni figurative, espressioni archetipiche di natura, gioia e passione. La sua pittura vive di forme semplici e colori puri.” (Achille Bonito Oliva)

    Dario Voltolini è nato a Torino nel 1959. Ha pubblicato Una intuizione metropolitana (Bollati Boringhieri, 1990), Rincorse (Einaudi, 1994), Forme d’onda (Feltrinelli, 1996), 10 (Feltrinelli, 2000), Primaverile (Feltrinelli, 2001), I confini di Torino (Quiritta, 2003), Il tempo della luce (Effigie, 2005). Con Giulio Mozzi ha pubblicato Sotto i cieli d’Italia (Sironi, 2004) e con Antonio Moresco ha curato il volume collettivo Scrivere sul fronte occidentale (Feltrinelli, 2002).

  • Chen Zhen Miguel Angel Mendo

    That I might be born

    La favola dell’arte

    pagine: 56
    formato: 14 x 20 h cm
    data di uscita: aprile 2001
    immagini: 28 col.
    confezione: cartonato
    lingua: inglese
    isbn 9788877571311

     



    €15,00

    I Dignitari del Destino si sono riuniti per decidere le circostanze di una nascita: una nuova vita sarà presto destinata a una donna desiderosa di diventare mamma. Ma poiché la decisione si rivela essere più lunga e difficile del previsto, chi sta per venire al mondo decide di prendere coraggio e di chiedere di avere voce in capitolo nella scelta del proprio destino. Viene così portato nella Camera Gialla, dove potrà pensare in silenzio e in solitudine, e dove, come per magia, gli appaiono una strana città, poi una casa, una stanza ed una culla... Di qui inizia l’emozionante avventura della sua nascita, piena di speranze e di attesa, ma anche di imprevisti che rischiano di compromettere la Chiamata alla Vita. Ma alla fine il miracolo si compie e ciò che aveva solo immaginato diventa improvvisamente realtà.

    Dall’incontro delle parole di Miguel Angel Mendo con le suggestive immagini di Chen Zhen, nasce una storia delicata e divertente che racconta ai bambini il miracolo della nascita con un linguaggio semplice e poetico, che si accompagna ai colori e alle forme dell’Arte.

     

    Chen Zhen (Shangai, 1955 - Parigi, 2000). Ha partecipato all’ultima Biennale di Venezia con l’installazione Jue Chang-Fifty Strokes to Each, esempio della sua ricerca artistica che nasceva dall’incontro tra la cultura occidentale e la cultura cinese. Il valore delle sue opere risiedeva nella costante ricerca dell’armonia tra il corpo e lo spirito, ispirata al Taoismo e alla religione e filosofia buddista.

     

    Miguel Angel Mendo è nato a Madrid nel 1949. Laureato in psicologia diventa psicoterapeuta, sempre in stretta relazione con il mondo dell’infanzia e della pedagogia alternativa. Oltre che autore di letteratura infantile, è stato scrittore di opere teatrali, insegnante di cinema, collaboratore per varie riviste e redattore di programmi televisivi e radiofonici. Ha partecipato al Premio Nazionale di Letteratura Infantile in Spagna, arrivando finalista con El vendedor de agujeros nel 1988 e con Un museo siniestro nel 1993.

  • Chen Zhen Miguel Angel Mendo

    Perché io nascessi

    La favola dell’arte

    pagine: 56
    formato: 14 x 20 cm
    data di uscita: ottobre 2000
    immagini: 28 col.
    confezione: cartonato
    lingua: italiano
    isbn 9788877571137



    €10,33

    I Dignitari del Destino si sono riuniti per decidere le circostanze di una nascita: una nuova vita sarà presto destinata a una donna desiderosa di diventare mamma. Ma poiché la decisione si rivela essere più lunga e difficile del previsto, chi sta per venire al mondo decide di prendere coraggio e di chiedere di avere voce in capitolo nella scelta del proprio destino. Di qui inizia l’emozionante avventura della sua nascita, piena di speranze e di attesa, ma anche di imprevisti che rischiano di compromettere la Chiamata alla Vita. Una storia delicata e divertente che racconta ai bambini il miracolo della nascita con un linguaggio semplice e poetico.

    Chen Zhen (Shangai, 1955 - Parigi, 2000). Ha partecipato all’ultima Biennale di Venezia con l’installazione Jue Chang-Fifty Strokes to Each, esempio della sua ricerca artistica che nasceva dall’incontro tra la cultura occidentale e la cultura cinese. Il valore delle sue opere risiedeva nella costante ricerca dell’armonia tra il corpo e lo spirito, ispirata al Taoismo e alla religione e filosofia buddista.

    Miguel Angel Mendo (Madrid 1949) Laureato in psicologia diventa in seguito psicoterapeuta. Oltre che autore di letteratura infantile, è stato scrittore di opere teatrali, insegnante di cinema, collaboratore per varie riviste e redattore di programmi televisivi e radiofonici. Sono stati tradotti in italiano dalle Edizioni Piemme Junior: Per un maledetto spot  con cui ha vinto il Premio Lazarillo nel 1989, uno dei premi più prestigiosi della letteratura giovanile in Spagna, Un museo sinistroI morti stiano zitti! e Perché io nascessi.

  • STANZE | QOLALKA

    Ultralibri

    testi di Gianluca e Massimiliano De Serio, Suad Omar Sheikh Esahaq, Andrea Del Boca, Luca Ciabarri, Gabriele Proglio
    pagine: 247
    formato: 16,5 x 22 cm
    data di pubblicazione: 2019
    immagini: 102
    confezione: brossura
    lingua: italiano/somalo
    isbn 9788877572783



    €28,00

    Secondo libro della collana Ultralibri, Stanze, narra otto anni di percorso creativo del duo di artisti e registi Gianluca e Massimiliano De Serio che, recentemente, hanno presentato SPACCAPIETRE, unico titolo italiano in concorso alle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia 2020. Un vissuto denso di progetti teatrali, poetici e cinematografici dedicato alla terra somala e alla critica del passato coloniale del nostro Paese, mettendo in relazione vecchie e nuove sopraffazioni. Materiali di archivio e immagini completano il volume, al fine di ripercorrere l'intero processo creativo. Il volume include, tra gli altri, un contributo di Andrea Del Boca e saggi storici di Luca Ciabarri e Gabriele Proglio.

     

    Gianluca e Massimiliano De Serio sono nati a Torino nel 1978. Lavorano insieme dal 1999 come artisti visivi, sceneggiatori e registi cinematografici. Negli anni hanno diretto cortometraggi, documentari e realizzato installazioni che hanno partecipato ai più importanti festival di cinema nazionali e internazionali e a diverse mostre.

  • Giulio Paolini

    Suspense. Breve storia del vuoto in tredici stanze

    pagine 288
    formato 24 x 24 cm
    data di pubblicazione marzo 1988
    confezione brossura
    immagini 188
    lingua italiano
    isbn 98877570083



    €20,66

    “Così come l’abbiamo appena visto un momento fa, prima ancora di aprirlo, questo volume offriva di sé una forma e un colore: un quadrato verde evoca subito un tavolo da gioco ed è qui che ora mi accingo a disporre le varie e mutevoli facce di un solitario”. Giulio Paolini, autore di questo libro d’artista, guida il lettore attraverso le opere dagli esordi, introducendoli a una conoscenza più “strettamente personale” del proprio enigmatico lavoro. Il volume, oltre a una ricca bibliografia, include testi ormai storici dell’artista ed altri del tutto inediti.

     

    Giulio Paolini è nato il 5 novembre 1940 a Genova, risiede a Torino. Dalla sua prima partecipazione a un'esposizione collettiva nel 1961 e dalla sua prima personale nel 1964 ha tenuto innumerevoli mostre in gallerie e musei di tutto il mondo (tra le maggiori, Stedelijk Museum di Amsterdam, Staatsgalerie di Stoccarda, Whitechapel Gallery a Londra). Ha partecipato a diverse mostre di Arte Povera ed è stato invitato più volte alla Documenta di Kassel e alla Biennale di Venezia.

  • Giulio Paolini

    Contemplator Enim

    pagine: 42
    formato: 28 x 37 cm
    data di pubblicazione: marzo 1991
    immagini: 7
    confezione: brossura
    lingua: italiano/inglese
    isbn 9887757030X



    €30,99

    Il volume, coerentemente sospeso come le stesse opere di Giulio Paolini tra visibile e invisibile, definito e insoluto, vede ancora una volta l’artista sporgersi sul rebus del proprio lavoro quale autore partecipe e critico, in dinamico divenire, conservando intatti gli atteggiamenti di meraviglia, tramite i quali affascinare lo spettatore con il quale egli stesso s’identifica. L’artista, nel proprio libro, attraverso sette stanze - altrettanti luoghi di rifrazione, rimando e accumulo, dove ogni cosa può accadere - consente o suggerisce al lettore che si specchia nell’opera, l’attivazione di uno scambio di ruolo ed esperienza, per esplorare ciò che accade fuori e dentro di sé. Il libro si avvale della collaborazione fotografica di Paolo Mussat Sartor.